Champagne, i migliori per il Natale 2021
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Lifestyle

Champagne, i migliori per il Natale 2021

Dodici proposte per il miglior brindisi in stile francese, ma soprattutto dodici storie, antiche e moderne, che hanno sedotto da Winston Churchill a Lady Gaga. Con prezzi per tutte le tasche, da poche decine di euro a cifre molto importanti

Natale si avvicina, tempo di festa, di cene, pranzi e di brindisi. E tra le eccellenze mondiali, da sempre tra i vini per le feste c'è lo Champagne. Queste alcune proposte tra marchi noti e brand sconosciuti per godersi un bicchiere di assoluto livello

1. Bruno Paillard, il fresco che sorprende

Si chiama “2008” la cuvée La Nec Plus Ultra della Bruno Paillard, nata dalla volontà di produrre, indipendentemente da costi e avversità, il più grande Champagne. L’Annata 2008, dopo un inverno piovoso e mite, aveva visto la primavera iniziare con gelate molto circoscritte. A giugno ecco temperature più fresche che rallentano la fioritura, e durante gran parte del periodo vegetativo il sole è debole e permane freschezza. La temperatura, dalla primavera all’autunno, è però superiore alla media delle trenta annate precedenti, così la vendemmia 2008 inizia il 15 settembre con un tempo ventilato, secco, mite durante il giorno e fresco la notte, che si protrae per tre settimane. La maturità delle uve viene dunque raggiunta in modo molto progressivo, permettendo di preservare una bella acidità. Per chi sa aspettare, il 2008 viene così riconosciuto come uno dei grandi millesimi di Champagne. Dei 320 comuni della Champagne soltanto 17 hanno diritto alla denominazione «Grand Cru». La cuvée 2008 è l’unione di alcuni di questi: Oger, Le Mesnilsur-Oger, Chouilly, Cramant, Verzenay, Mailly-Champagne et Bouzy. Secondo la regola stabilita dal primo millesimato, la Cuvée Npu 2008 è creata a partire da una selezione esclusiva di Chardonnay e Pinot nero, assemblati in parti uguali e invecchiate in vecchie botti di quercia.

Se volete pasteggiare, va servito tra 8 e 10 °C in un calice abbastanza ampio che si restringa leggermente nella parte superiore, è ottimo per accompagnare una tartare di vitello leggermente affumicato, una quaglia al foie gras, degli scampi alla griglia ma anche un risotto allo zafferano o con frutti di mare. Alla vista è oro, giallo vivace e profondo, perlage fine che risale lentamente e con costanza. Al naso porta primi aromi di frutta rossa molto fresca e poco a poco si percepiscono aromi di zenzero fresco e menta, che evolvono verso un carattere leggermente affumicato dove si mescolano polvere di cacao e cotognata. Alla bocca dona un attacco preciso e insieme fresco, intenso e sereno. La vivacità dell’annata è meravigliosamente integrata, permettendo di esplorare pian piano la profondità del vino, servita da una consistenza setosa. Si ritrovano gli aromi evocati al naso, supportati da una persistenza lunga e sospesa. Le bottiglie prodotte sono 18.142. brunopaillard.com

2. Cuvée Belle Epoque, brindisi in stile

La prima Cuvée Belle Epoque fu realizzata nel 1964. Da subito riconoscibile in tutto il mondo, la sua bottiglia è decorata con graziosi anemoni bianchi giapponesi creati per la Maison PerrierJouët dal maestro dell'Art Nouveau Emile Gallé nel 1902. Per realizzarlo oggi sono stati selezionati specificatamente Pinot Noir da due cru, Verzy e Mailly-Champagne, nel nord della Montagna di Reims. Le uve Pinot Noir di Mailly-Champagne, in particolare, hanno un'eleganza e una finezza che si armonizza perfettamente con lo Chardonnay dai terroir Grand Cru della Côte des Blancs. Il risultato è un’elegante cuvée la cui struttura si fonde perfettamente con le caratteristiche note floreali, rendendo Belle Epoque un esempio eccezionale dello stile Perrier-Jouët. Ogni annata esprime le caratteristiche specifiche del proprio millesimo che si ritrovano in ogni bottiglia insieme alle note distintive come la delicatezza, l’armonia e l’eleganza che si combinano per catturare i sensi. Il suo colore oro brillante e il suo sottile scintillio sono un invitante preludio a ricche sfumature di fiori bianchi e frutta a polpa bianca, completate da deliziose note di miele. Un finale lungo e ampio testimonia la rara qualità di questo eccezionale champagne. Per apprezzare a pieno la sua delicata florealità, sarà degustata preferibilmente tra 8° e 10° e abbinata, per esempio, a crostacei, pesce bianco ma anche formaggi non troppo stagionati. L’annata 2013, in particolare, è stata caratterizzata da un inverno freddo e da una primavera fresca e asciutta che hanno portato le viti a fiorire nei primi giorni di luglio, più di due settimane dopo rispetto alla media. Il mese di luglio è stato caldo, secco e soleggiato anche se colpito da diversi violenti temporali, condizioni simili si sono verificate anche ad agosto con temperature più fresche. L’autunno ha portato un clima favorevole fino alla vendemmia, iniziata il 30 settembre. Le uve hanno raggiunto piena maturità con un buon equilibrio tra alcol e acidità, dando al vino finezza, carattere e un notevole potenziale di invecchiamento. E' composto al 50% di Chardonnay, 45% Pinot Noir, 5% Meunier, i Cru: Cramant, Avize, Chouilly, Mesnil-sur-Oger, Vertus, Mailly. Ha colore Oro pallido, chiaro e luminoso come un sole autunnale, i profumi sono aromi di pera matura, un pizzico di agrumi, pepe verde e zenzero con note iodate. Al palato ha un attacco generoso e vivace, una consistenza lussureggiante e una percezione quasi cremosa. perrier-jouet.com

3. Pol Roger, lo Champagne di Winston Churchill

Un grande nome dello Champagne, una delle pochissime maison ancora oggi di proprietà dalla famiglia del fondatore, 170 anni di storia e 6 generazioni che hanno saputo creare uno Champagne simbolo di artigianalità ed esclusività, in Italia distribuito da Compagnia del Vino. La storia della Maison Pol Roger ha inizio nel 1849 ad Aÿ, quando un giovanissimo Pol, rampollo di una famiglia di notai da generazioni, in crisi finanziaria per l’improvvisa malattia del padre si inventa vignaiolo. Il successo è repentino grazie alla scelta orientare subito la produzione verso il dosaggio Brut intuendo le preferenze di quello che il principale mercato di allora – la Gran Bretagna – avrebbe preferito. La Prima Guerra Mondiale e il proibizionismo non fermeranno la crescita del marchio, ma è nel periodo post-bellico che il più grande estimatore di questa Maison entra a far parte della storia dell’azienda: Sir. Winston Churchill, il quale prediligeva i vini maturi, complessi, arricchiti dall’azione del tempo. A 10 anni dalla scomparsa del celebre primo ministro inglese, nel 1975, la Maison decise di mettere in produzione una Cuvée de Prestige che avrebbe portato il suo nome ed esaltato le preferenze di Churchill in fatto di Champagne: struttura, complessità e lungo affinamento. Lanciata sul mercato solo nove anni dopo - 1984 - la Cuvée Sir Winston Churchill è oggi alla sua diciannovesima annata e può essere annoverata tra i più prestigiosi Champagne al mondo. I vigneti Pol Roger hanno un’estensione di 92 ettari, tra la Valle della Marna, la Côte des Blancs e la Montagne de Reims: le vigne di proprietà costituiscono fra il 50 e il 55% degli approvvigionamenti - una grossa percentuale per i parametri della Champagne - mentre le altre uve sono fornite da viticoltori fidelizzati, legati al brand da contratti a lungo termine. I tre vitigni tipici della Champagne, Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier, si ritrovano in parti più o meno uguali nel vigneto e nelle uve acquistate. Tutti gli Champagne Pol Roger si distinguono per eleganza, rigore, regolarità, equilibrio e generosità, costanti di anno in anno, non subiscono nessun passaggio in legno e sono sottoposti a malolattica. Nel creare la sua Prestige Cuvée, la Pol Roger ha voluto esaltare le caratteristiche che Sir Winston Churchill maggiormente apprezzava negli Champagne: l'ampiezza, la struttura, il corpo e la maturità. Il blend è mantenuto segreto e gelosamente custodito dalla famiglia: sicuramente il Pinot Noir predomina conferendo robustezza mentre lo Chardonnay chiude con eleganza e finezza. Ottenuto unicamente da uve provenienti dalle zone Grand Cru Pinot Noir e Chardonnay, da vigne già in essere quando Sir Winston Churchill era in vita, questa cuvée è prodotta solo in annate eccezionali ed è sempre l'ultima ad essere immessa sul mercato in rispetto, ancora una volta, delle preferenze di Churchill che amava vini maturi impreziositi dall'azione del lento scorrere del tempo. La seconda fermentazione avviene in bottiglia - ad una temperatura di 9 °C - in appositi locali situati a 33 mt sotto il livello stradale dove il vino rimane per il remuage, rigorosamente effettuato a mano. La mousse fine e persistente per la quale il Pol Roger è rinomato si deve principalmente alla permanenza in queste cantine che garantiscono condizioni climatiche uniche. Dalle tonalità oro antico con splendide sfumature argentee e un perlage fluido, al naso emana aromi generosi di pasticceria con note di vaniglia e brioche, seguiti da sottili fragranze di spezie dolci via via che si apre nel calice. Il bouquet si sviluppa rivelando una gamma di frutta secca candita, mista a note di banana e papaia. Il primo attacco in bocca è fresco e vivace, subito dopo cede il passo a una straordinaria esplosione di sapori che miscela elegantemente mandorle tostate, miele di acacia, liquore alla nocciola e pan di zenzero. Questo 2012 è un piacere per complessità e raffinata potenza. E' millesimato e il suo assemblaggio è segretamente custodito dalla famiglia. Indubbia la presenza del Pinot Noir e del più fine Chardonnay. In enoteca si trova a partire da 260 euro. compagniadelvino.com

4. Rsrv Blanc de Noirs 2012, ovvero il Mumm

Massima espressione dell’heritage, del terroir e del savoir faire della maison Mumm, il nome evoca l’antica tradizione, risalente a 200 anni fa, di riservare le migliori cuvée agli amici e agli estimatori. Il Cellar Master le annotava nei registri di cantina con la sigla Rsrv. L’esclusività e il valore sono evidenziati anche dall’etichetta caratterizzata dall’angolo superiore ripiegato che richiama l’uso dei biglietti da visita secondo i dettami del saper vivere dell’epoca: il lembo così posto testimoniava che la bottiglia di champagne era stata consegnata a mano. La vocazione di queste cuvée è superbamente gastronomica: esaltare i piatti ed elevare il piacere della tavola. Rsrv Blanc de Noirs viene prodotto solo nelle migliori annate (nel 2011 fu deciso di non realizzarlo) e il suo dna è 100% di Pinot Noir di Verzenay, il Grand Cru cresciuto a nord delle Montagne di Reims. La mineralità tipica di questo terroir produce un Pinot Noir deciso e di alta qualità. Un invecchiamento minimo di 6 anni in cantina e un dosaggio minimo di 6 grammi di zucchero per litro rivelano la struttura e la ricchezza aromatica di questo vintage, un vino complesso ed elegante. Rsrv Blanc de Noirs è l’emblema della Maison Mumm. La prima menzione del Blanc de Noirs nel registro della Maison risale al 1838, anno della sua nascita. L’acquisto nel 1840 di un appezzamento a Verzenay, suo primo terroir, ha poi suggellato il Pinot Noir a inequivocabile tratto distintivo di Mumm. L’annata 2012 è stata caratterizzata da un inverno mite seguito da una primavera fresca e piovosa che ha portato a una fioritura tardiva della vite. L'estate calda e soleggiata, da metà luglio fino al raccolto, ha determinato una vendemmia eccezionale, con uve sane, raccolte a maturità ottimale. Dal colore giallo con riflessi dorati, al naso ha note di agrumi canditi e albicocche, complesso bouquet di frutta secca, fragranze di pasticceria e note aggiuntive di vaniglia. Al palato è deciso, con un carattere dato dalla struttura e dalla potenza del Pinot Noir e ben bilanciato. Si serve tra 10 e 12 °C. mumm.com

5 Dom Pérignom Lady Gaga, i sorsi più glam

Edizione limitata 2021, è la storia di due creatori: da una parte Lady Gaga, dall’altra Dom Pérignon, nelle vesti del suo Chef de Cave Vincent Chaperon. La collaborazione nasce da una totale e condivisa convinzione nell'assoluta libertà creativa. Lady Gaga ispira gli altri a sognare, a sperimentare, a esprimersi. Dom Pérignon esplora continuamente i confini della creazione con ogni suo millesimato, rivelando l'armonia di una natura in continua evoluzione, del clima e dei vincoli unici che ogni vendemmia porta con sé. Questa collaborazione, annunciata per la prima volta nell'aprile 2021, si è già espressa attraverso una campagna pubblicitaria e una scultura in edizione limitata disegnata dall’artista americana. Portando avanti la ricerca creativa, Lady Gaga ora firma un’edizione limitata per Dom Pérignon Vintage 2010 e Rosé Vintage 2006, racchiusi in confezioni esclusive. La scia iridescente sulla bottiglia riflette il flusso e il movimento di un velo, ondulato e mutevole, il cui design è un'ode visiva alla creatività. Un impulso vitale. Ogni processo creativo ha i suoi vincoli, e per Dom Pérignon si tratta dell’annata: un impegno incrollabile a essere testimone della vendemmia di un solo e unico anno, qualunque sia la sfida. L’annata 2010 si è rivelata una scommessa, vinta grazie all'intuizione e alla maestria. Al naso, Dom Pérignon Vintage 2010 evoca la freschezza di un giardino all'inglese dopo la pioggia e, al tempo stesso, una lussureggiante foresta tropicale. Ha profondità che si afferma al palato, tracciando una presenza solida e accogliente. Da provare con buona musica e da regalare. domperignon.com

6 Krug, Bellezza classica

Una storia di intensità, complementarietà e contrasto armoniosamente legati. La Maison l’ha sopranominato Bellezza classica poiché l’anno 2008 ha dato vita ad un eccellente Champagne classico che armonizza freschezza strutturata e pienezza di aromi. Un calice rivela forza e raffinatezza, con un palato strutturato e intenso, del tutto caratteristico dei vini dell’annata, che riconcilia in modo straordinario intensità e qualità. Più della metà del blend è costituita da una selezione di vini Pinot Noir (53%) che provengono principalmente dagli emblematici appezzamenti Krug della Montaigne de Reims Sud, tra cui Aÿ, Mareuil, Bouzy e Ambonnay. I vini Meunier (25%) apportano tensione e note agrumate, mentre gli Chardonnay (22%), infondono note fruttate all’assemblaggio. Il profilo carismatico, preciso e armonioso di Krug 2008 prende forma dopo 12 anni di riposo nelle cantine, per raggiungere equilibrio e raffinatezza. Mostra una tonalità dorata intensa e brillante, al naso è ricco e ampio, con aromi patinati di miele, liquirizia, mentolo, scorza d’arancio e pompelmo. Al palato emergono note di mela cotogna, frutta candita e agrumi, kiwi gialli, carambola, miele, torta di mele, biscotti al burro, scorza d’arancia, peonie e finocchio, con sfumature floreali e al mentolo. Presenta un finale lungo, equilibrato e preciso, di straordinaria struttura. Krug 2008 accompagna alla perfezione diversi piatti sia di mare sia di terra, tra cui la tartare di ostriche con emulsione di aragosta, tagliatelle con cozze e basilico, terrina di coniglio con acetosella, o piatti preparati con erbe aromatiche, come origano e timo. Si abbina bene anche con i dessert che offrono un certo contrasto di vivacità e rotondità, come la meringata di limone al frutto della passione. krug.com

7 Rent-Perrier Brut Millésimé, caccia alle annate '97 e '99

Un'annata iniziata con un freddo siberiano seguito da gelate primaverili, poi temporali e grandine, ma anche da una bella fioritura e da un agosto molto caldo (4,5 °C sopra la media) hanno dato alle uve una gradazione zuccherina elevata e una notevole acidità. Grazie alla sua eleganza e alla sua raffinatezza, il Brut Millésimé 1997 rientra tra gli champagne Laurent-Perrier da ricordare. Con un dosaggio di zuccheri a 7g/litro, lo troviamo soltanto in bottiglie magnum. Va servito a una temperatura di 10-12 °C per esaltare il suo assemblaggio che vede Chardonnay e Pinot Noir al 50%. I Crus più prestigiosi della Montagne de Reims sono Bouzy, Verzy, Verzenay, quelli della Côte des Blancs sono Mesnil, Cramant, Oger, Chouilly. Di questi eccezionali crus di Chardonnay e di Pinot Noir, viene utilizzata soltanto la cuvée. Si associa bene alle pietanze della tradizione natalizia italiana, dando il meglio di sé con il pesce, anche crudo. Da non perdere anche l'annata 1999, poiché dopo le importanti gelate di novembre (-14˚C), l’inverno molto piovoso e nevoso, seguito da periodi di sole, la primavera vide una nevicata il 14 aprile e poi una fioritura alla fine dello stesso mese, e a fine agosto la vendemmia vide grappoli pesanti, sani e abbondanti. Rispetto al '97, due anni dopo l'assemblaggio è fatto con Chardonnay per il 52% e Pinot Noir 48%. Ne scaturisce un dosaggio di 7g/litro e un insieme di aromi che regalano il meglio serviti tra 10 e 12 °C. laurent-perrier.com

8 Moët & Chandon 2013, calda atmosfera

La Maison de Champagne rilascia due nuovi Vintage che richiamano i colori dorati dell’autunno, eccezionalmente maturi eppure raffinati ed energici. Grand Vintage 2013 è la 75° annata dichiarata dalla Maison, ottenuta da uve assemblate per catturare la splendida maturità della vendemmia più tardiva degli ultimi 30 anni. Insieme a Grand Vintage Rosé 2013, 44° annata in rosé rilasciata dalla maison, incarna l'eccellenza enologica capace di produrre annate spettacolari, che maturano 7 anni nelle cantine. Grand Vintage incarna la storia unica di una specifica annata. Grand Vintage è assolutamente originale ed esprime la libera interpretazione dello Chef de Cave, che seleziona e assembla i vini più iconici di una singola vendemmia. Dal 1842, quando per la prima volta gli Champagne Moët & Chandon Grand Vintage videro la luce per soddisfare il palato degli intenditori britannici e americani, che amavano vini più maturi e invecchiati, ogni annata riflette la valutazione soggettiva ed emotiva, da parte dello Chef de Cave, della personalità e del potenziale di ciascun vitigno, testimoniando il suo rispetto per l'individualità e la specificità racchiuse in un dato anno.

L'annata 2013 si è contraddistinta per un clima invernale freddo, che ha ritardato il ciclo di crescita e ha portato a una vendemmia più tardiva del solito, in ottobre. Il germogliamento medio è cominciato attorno al 27 aprile: l’ultima volta così tardi fu solo nel 1996. La primavera ha portato umidità e periodi prolungati di frescura, ottimali per la crescita. La fioritura, inizialmente nelle prime parcelle dello Chardonnay, è cominciata all’inizio di luglio, in concomitanza con il ritorno del bel tempo, circa venti giorni dopo rispetto alla media degli ultimi dieci anni. In luglio e agosto, le temperature sono state nella media o poco al di sopra di essa, con precipitazioni scarse (ma alcune grandinate hanno distrutto l’equivalente di 600 ettari di vigneto). In queste condizioni, il ritardo nella maturazione si è ridotto di circa 15 giorni. Settembre è stato fresco e, nonostante le giornate di sole, molto umido. Il mosto ha rivelato quantità di zucchero e acidità che hanno superato le aspettative; la quantità zuccherina (9,9% di alcol potenziale) era identica alla media degli ultimi 25 anni, con lo Chardonnay (10,4%) più maturo del Meunier (9,6%) e del Pinot Noir (9,75%) la cui fase finale di raccolta ha incontrato più difficoltà. Fedele allo spirito originale che contraddistingue i Grand Vintage, il 2013 è uno Champagne extra-brut caratterizzato dalla sua struttura raffinata e dall'equilibrio energico al palato, dal suo colore giallo dorato chiaro e dalle sue bollicine fini e persistenti. In un'annata di Chardonnay maturati splendidamente, lo Chef de Cave ha coraggiosamente scelto di rafforzare l’apporto dei Pinot Noir, selezionati appositamente per questo Grand Vintage. Il risultato vede una leggera predominanza di Chardonnay (41%) bilanciata dalla notevole presenza di Pinot Noir (38%), avvolto dai contorni arrotondati del Meunier (21%), che creano un assemblaggio dinamico che coglie il carattere singolare di un anno eccezionale. Anche Grand Vintage Rosé 2013, 44° Rosé Vintage della casa, è finemente cesellato con aromi generosi e un fruttato speziato che ne definisce la sensazione in bocca. La sua struttura è caratterizzata dalla predominanza del Pinot Noir (44% del suo assemblaggio di cui il 14% è vino rosso), l'eleganza dello Chardonnay (35%) e la presenza del Meunier (21%). Con un dosaggio di 5 g/l, Grand Vintage 2013 e Grand Vintage Rosé 2013 sono extra brut e qualificati come tali come specificato sulle rispettive etichette. Si accosta a carne o pesce che offrano la giusta consistenza e succosità per abbinarsi alla leggerezza del vino. Una tenera costata di vitello potrebbe essere un punto di partenza adatto per costruire un abbinamento con Grand Vintage 2013, mentre un piatto di aragosta si adatterebbe a Grand Vintage Rosé 2013, dal punto di vista della consistenza e della succosità. Ingredienti aggiuntivi come i limoni in salamoia per Grand Vintage 2013 e la gelatina al frutto della passione per Grand Vintage Rosé 2013, scelti per richiamare lo stile morbido e invitante dello Champagne, forniscono elementi di contrasto che esaltano le note rinfrescanti del pompelmo, deliziosamente piccante sul finale. Per concludere, la salinità delle vongole cotte o del lardo di colonnata croccante enfatizzerebbero il coro di sapori a disposizione, creando un dialogo unico tra il piatto e rispettivamente Grand Vintage 2013 e Grand Vintage Rosé 2013. Per trovare ulteriori suggestioni di food pairing è possibile visitare la piattaforma dedicata di Moët & Chandon su moet.com

9 Rare Champagne 2008, l'infinito

Chi desidera assaporare appieno questa annata ed esplorare la profondità dei suoi sapori dovrà essere paziente. E' il mantra di uno champagne prodotto solo in annate straordinarie, quando la natura mostra il suo lato più imprevedibile. Rare è pronto a svelare in anteprima il suo dodicesimo gioiello, Rare Millésime 2008, una cuvée intrigante capace di esprimere con eleganza e brio il carattere di un’annata che nella regione dello Champagne ha già assunto lo status di mito consacrato al nome di Infinito, dove giovinezza e fragrante freschezza sviluppano illimitata ricchezza e persistenza. Queste sensazioni si intrecciano al palato in un ciclo costante di sapori, ciascuno più preciso e armonioso del precedente. “Sebbene sia già estremamente piacevole da bere, questa annata ha acquisito un’eccezionale complessità e un carattere minerale, costellato da note di spezie esotiche che promettono una longevità davvero infinita” ha commentato Régis Camus, chef de Cave di Rare Champagne. Rare Millésime 2008 esprime il carattere deciso della fredda annata 2008 che ha conferito alle uve Chardonnay un'intensa mineralità, una notevole freschezza e una longevità senza precedenti. Nell'assemblaggio di questo vino, Régis Camus ha espresso la sua più intensa visione, spingendosi fin dove è stato possibile osare, trasportato dall'euforia della vendemmia stessa. Il tempo è un vero alleato che consolida la personalità unica di freschezza e purezza, Rare Champagne si è preso il tempo necessario per creare Rare Millésime 2008 e ha atteso il momento giusto che sbocciasse con il suo blend unico, composto al 70% da Chardonnay e al 30% da Pinot Nero, dopo un periodo di maturazione in cantina di 13 anni. Accompagna qualsiasi cibo nobile e curato, sapori bilanciati che ne risultano esaltati. In Italia è distribuito in Italia da BS-International.

10 Il calice dell'Illuminismo

Fondata nel 1729, nel pieno dell’Illuminismo, in un mondo ricco di idee, scambi e cultura, la Maison Ruinart è la più antica Maison de Champagne. Nelle sue cantine gli esperti dello Chardonnay portano avanti il carattere distintivo della casa con eleganza naturale e freschezza aromatica che ritroviamo nel vino, dove svelano la luminosità di questa varietà di uve. Il rapporto di Ruinart con l’arte affonda nella storia. Nel 1896, André Ruinart chiese all’artista ceco Alphonse Mucha di creare la sua prima pubblicità. Da allora, artisti da ogni parte del mondo hanno decorato le confezioni dell’iconica bottiglia, fornendo la propria visione della maison, che da sempre promuove, tramite la sua storia radicata tra arte e gastronomia, uno stile di vita elegante ma accorto. La Maison agisce concretamente per minimizzare il suo impatto ambientale, adattando continuamente le sue pratiche pur mantenendo l’eccellenza dei propri vini, ma al tempo stesso innova, ricerca e aggiunge la sua firma Chardonnay nel cuore di ogni bottiglia. Quanto alla confezione, la Second skin case, lanciata nel 2020 e ora disponibile anche per i formati magnum, non altera l'esperienza di degustazione pur essendo al 99% carta (1% colla) in fibra di cellulosa proveniente da foreste europee gestite in modo ecologico. È nove volte più leggera della precedente generazione di confezioni regalo, abbattendo del 60% l’impronta di carbonio. Racchiudendo la forma caratteristica della bottiglia, la confezione protegge lo Champagne dalla luce, resiste all’umidità di cantine o frigoriferi, e resta intatta nel secchiello del ghiaccio fino a 3 ore. Se chiedete a un enologo quale dimensione scegliere per una bottiglia, probabilmente vi consiglierà la magnum. Ciò perché è uno dei modi più efficaci per preservare la freschezza del vino. Tale formato riduce al minimo il contatto con l’ossigeno in rapporto alla quantità di liquido (1,5 litri), che influisce in modo significativo su come lo champagne evolve nel tempo. Per ridurre ulteriormente tale contatto, il collo delle bottiglie di Ruinart è di 26mm, più stretto del diametro standard che è di 29mm per la maggior parte degli champagne. Per le magnum, il collo più stretto si sposa a un periodo di invecchiamento più lungo rispetto ai formati standard, consentendo lo sviluppo di note più intense.

Quanto all'assaggio, le note più complesse si susseguono e sposano con cibi della tradizione come con piatti innovativi dall'accostamento audace. Si serve tra 8 e 10 °C nel calice classico, meglio se non troppo sottile. ruinart.com

11 La Grande Dame 1990, capodanno a Versailles

Uno Champagne che dimostra l’eccellenza della maison esprimendo alla perfezione il suo amore per il Pinot Noir. Un omaggio a Madame Clicquot e alle anime creative ed eleganti che hanno seguito le sue orme, questo vino è l’immagine della stessa Grande Dame, rappresenta il tesoro nascosto, lo Champagne del millennio lanciato nel 1999 per inaugurare il passaggio del millennio, eventofesteggiato nell'eccezionale cornice dell'Orangerie della Reggia di Versailles, durante una serata di gala. Il 1990 fu un anno eccezionale, di notevole generosità e qualità in Champagne. L'anno più solare degli ultimi 30, celebrato per la sua eccezionale quantità di sole. Un'estate apparentemente infinita che ha brillato sui vigneti. Con l'eccellenza del suo savoir-faire, la maison ha deciso di ricavare prestigiosi formati Magnum e Jéroboam da quest’annata. Il Pinot Noir prevale per circa il 61%; le uve provengono da Aÿ, nella Grande Vallée de la Marne, da Verzenay, Verzy, Ambonnay e Bouzy nella Montagne de Reims. Il 39% dello Chardonnay è stato vendemmiato nei vigneti dei Grands Crus di Avize, Oger e Mesnil-sur-Oger, nella Côte des Blancs. La Grande Dame 1990 in formato Magnum offre note di apertura di frutta candita, come albicocche, mango, fichi, mele cotogne e datteri. A queste si accompagnano calde note di pasticceria gourmet: marzapane, tarte tatin, mandorle e praline. Altre note speziate più complesse, come tabacco biondo, foglie secche e spugnole completano la ricchezza di questo vino. Alla bocca, l’attacco è fresco ed energetico, mentre la texture è ricca e setosa. La Grande Dame 1990 in formato Jéroboam offre note di apertura tostate e affumicate molto espressive: pietra focaia, caffè e pane croccante. A esse fanno seguito sottili aromi di frutta in guscio: nocciole e anacardi tostati. La particolare complessità di questo vino è completata da sfarzose note calde di cera d’api, miele e persino vaniglia. Alla bocca, l’attacco è molto concentrato, la texture è ricca e la struttura è ben definita; ne consegue un vino ampio e generoso. Il finale è lungo ed espressivo, il ricordo invoglia a sperimentare con cibi complessi come con i più semplici, dal caviale a una semplice un'oliva preziosa, capolavori della natura. veuveclicquot.com

12 Tris da non perdere

Marie-Forget Champagne Premier Cru Brut è uno Champagne di alto livello prodotto nel domaine della famiglia Forget, che da quattro generazioni coltiva e produce Champagne a Ludes. E’ un Premier Cru vendemmiato manualmente che riposa sui lieviti per 24 mesi. Tra la sboccatura e la commercializzazione trascorrono circa 6 mesi. Sorprende se consumato a tutto pasto, è piacevolissimo come aperitivo. Il vitigno utilizzato è 17% Pinot Noir, 68% Pinot Meunier, 15% Chardonnay. La Cantina appartiene alla categoria Récoltant-Manipulant e si estende per 14 ettari ripartiti su 11 crus. Ha un prezzo al pubblico di circa 35,00 regalando un grande brindisi a un costo comunque contenuto. In alternativa segnaliamo il Fallet Dart Champagne Cuvée Heres Brut, Collection Privée, vignaioli dal 1610. Questa Cuvée rende omaggio al savoir-faire familiare della vinificazione lenta e meticolosa. Tutto il lavoro è svolto manualmente e passano 60 mesi prima che possa essere commercializzato. Questo Champagne appartiene alla nuova Collection Privee prodotta da Fallet-Dart che presenta 4 caratteristiche principali: dosaggio molto limitato per preservare l’autenticità e la tipicità dei vigneti e del territorio; tappo in sughero naturale di alta qualità per garantire una conservazione ottimale; vinificazione totale o parziale in fûts de chêne francesi; lunga maturazione per permettere allo champagne di sviluppare completamente il bouquet Vitigno. L'assemblaggio è 45% Pinot Meunier, 30% Chardonnay, 25% Pinot Noir. La Cantina: appartiene alla categoria Récoltant-Manipulant. Il prezzo al pubblico è di 35 euro.

Infine ecco lo Charles Jolly Champagne Pérséverance Brut, fatto in una tenuta che si trova nella città di Landreville nella Côte des Bar, mentre i vigneti sono situati su 3 comuni: Landreville, Viviers-sur-Artaut e Essoyes. Questo Champagne ha un assemblaggio del 51% da uve Chardonnay e 49% da uve Pinot, è ottenuto principalmente dall’uva vendemmiata nel 2015 ed è rimasto sui lieviti per oltre 36 mesi. La sboccatura avviene 10 mesi prima della commercializzazione per permettere che si mescoli bene al prodotto. Accompagna perfettamente i crostacei, il pesce o il classico aperitivo grazie al vitigno Pinot Meunier, Chardonnay e Pinot Noir. Il prezzo al pubblico € 28 euro. wineman.it

In barca, in aereo, sulla Vespa Struzzo come sulla Rolls

Un prezioso (tanto) bauletto per Champagne che ospita fino a quattro bottiglie e il set dei calici, un oggetto elegante che accompagna il romantico pic-nic e al tempo stesso arreda la casa di buon gusto, la barca come l'aeroplano. Completo di porta ghiaccio e interno rimovibile è disponibile nella versione da 10 e 15 bicchieri. Realizzato con materiali naturali e interamente a mano, è totalmente personalizzato nei colori e nei dettagli, perché realizzato appositamente, costituendo così un pezzo unico destinato a prendere valore. Da 16.600 a 20.200 euro. Della stessa produzione anche il porta sigari a umidità controllata, il baule porta stereo e dj-set, e naturalmente borse da passeggio.

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13 Comte de Montaigne

Sarà una delle novità più esclusive e golose per il Natale 2021. Una raffinata selezione di praline allo Champagne Brut Grand Réserve di Comte de Montaigne -Cuvée di Champagne de Prestige dell’Aube che ha portato in Italia l’autenticoChardonnay importato dalle Crociate nel XIII secolo – nata dalla creatività e dall’esperienza dei Maestri Cioccolatieri di T’a Milano, il brand di alta cioccolateria diCasa Alemagna. Una autentica chicca per veri Gourmet, che conterrà quattro praline di cioccolato al latte con cacao 36% monorigine proveniente da Java e otto praline di cioccolato fondente con un blend di fave di cacao provenienti da Brasile, Ecuador e Venezuela.Ma, soprattutto, uno scrigno che racconta la passione per la qualità, l’artigianalità e ilBon Vivre che unisce le famiglie Revol e Alemagna. Già disponibili online per l’acquisto sul sito di T’a Milano, le praline, tutte realizzate a mano, conterranno un morbido ripieno dal retrogusto fruttato che rivelerà le note inconfondibili del Brut e saranno impreziosite da una golosa copertura con granella di cioccolato.

Bruno Paillard Non Plus Ultra 2008

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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