Brasile, le foto più belle della protesta
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Brasile, le foto più belle della protesta

Un'ondata di manifestazioni contro il caro trasporti, la corruzione e gli investimenti per i grandi eventi sportivi sta mettendo in subbuglio il Paese: solo ieri sono scese in piazza 250.000 persone

In Brasile si allarga l'ondata di proteste popolari innescata dall'aumento dei biglietti dei mezzi pubblici a San Paolo (da 3 reais a 3.20 reais, pari circa 7 centesimi di euro) e divampata con l'avvio della Confederations Cup di calcio. Dopo che a Brasilia 200 manifestanti sono riusciti a salire sul tetto dell'Assemblea nazionale, la Presidente Dilma Rousseff è intervenuta per difendere il diritto di manifestare. Attraverso un portavoce, l'ex esponente del Partito dei Lavoratori ha dichiarato che "le proteste pacifiche pacifiche sono legittime" e "parte della democrazia" e che "è prerogativa dei giovani manifestare".

 

A Rio de Janeiro, almeno 100.000 "indignados" hanno marciato nella notte lungo l'arteria principale del centro, prendendo d'assalto edifici pubblici, banche e negozi. Oltre 100.000 manifestanti hanno protestato nelle vie di San Paolo e a migliaia sono scesi in piazza a Salvador, Brasilia, Porto Alegre, Victoria. A Belo Horizonte, dove di disputava Nigeria-Tahiti per la Confederations Cup, due poliziotti sono rimasti feriti e sono stati eseguiti una decina di arresti dopo che gli agenti hanno bloccato la folla che tentava di raggiungere lo stadio Mineirao.

 

A Rio un gruppo di incappucciati ha attaccato con molotov e spranghe la sede dell'Assemblea Legislativa regionale, dando fuoco a un'auto. Militanti del 'Battaglione Shock' hanno anche danneggiato a sprangate una banca del centro storico, la Banca d'Itau. A Porto Alegre la polizia, in assetto antisommossa, ha lanciato lacrimogeni in direzione degli indignados che avevano incendiato i bidoni della spazzatura e lanciato pietre contro le forze dell'ordine. A Brasilia centinaia di manifestanti, approfittando della passività della polizia, hanno occupato temporaneamente le rampe di accesso all'Assemblea nazionale e sono saliti sul tetto del Parlamento.

 

Le proteste, partite dal gruppo studentesco di sinistra, Movimento Paese Libero (MPL), hanno preso di mira non solo il caro trasporti, ma anche la corruzione e il malgoverno del Paese e i costosi investimenti per i grandi investimenti sportivi, la Confederations Cup di calcio in corso, i mondiali del prossimo anno e le Olimpiadi del 2016. L'MPL ha convocato nuovamente i manifestanti - attraverso i social network - per le 17 ora locale di oggi (le 22 in Italia) davanti alla cattedrale, nel centro della capitale paulista. Quella odierna sarà la sesta manifestazione di protesta nella sola San Paolo.  (AGI)

TASSO MARCELO/AFP/Getty Images

San Paolo, Brasile, 13 giugno 2013. 

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