Warner Bros cambia i set per ripartire con la televisione
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Warner Bros cambia i set per ripartire con la televisione

Addio a scene d'amore e combattimenti corpo a corpo. La casa cinematografica sta lavorando a una serie di linee guida per riprendere la produzione dopo il lockdown

La nostra vita non sarà più la stessa. Una frase che si sente ripetere spesso dopo che l'emergenza sanitaria ha richiesto una quarantena obbligata a milioni di persone in giro per il mondo. Anche l'industria dell'intrattenimento è rimasta colpita, costringendo tante serie televisive ancora in produzione ad accorciare le loro stagioni. Ma come cambierà la nostra televisione una volta superata la fase di lockdown? Susan Rovner e Brett Paul, presidenti di Warner Bros Television, hanno provato a rispondere a questa domanda, delineando alcune delle idee per riprendere a girare in completa sicurezza.

«Stiamo lavorando con impegno così che quando ci sarà permesso tornare sul set saremo pronti» ha detto Paul durante una conferenza per gli addetti ai lavori. Non ci sono ancora voci su possibili riaperture, ma le città più interessate sono sicuramente Los Angeles, New York, Atlanta, Vancouver e Toronto. Warner Bros Television è una vera e propria istituzione, essendo la casa produttrice di successi internazionali come Er e Friends. L'attuale catalogo Warner Bros include la serie per ragazzi Riverdale, lo spinoff dedicato al protagonista di Big Bang Theory Sheldon Cooper e molti telefilm dedicati all'universo dei fumetti, come Supergirl, The Flash e Dc's Legends of Tomorrow.

Tra le ipotesi c'è la completa eliminazione delle scene d'amore per evitare che gli attori si trovino troppo vicini e quella delle scene di combattimento corpo a corpo che non permetterebbero agli stuntman di mantenere il distanziamento sociale. Durante il meeting Paul ha spiegato che «la priorità è quella di tornare al lavoro il prima possibile, ma è necessario accettare che l'intero processo sia sicuro». «La situazione si sta evolvendo velocemente» avrebbe spiegato, sottolineando la possibilità di tornare al lavoro prima che si trovi un vaccino.

Gli sceneggiatori si troveranno a lavorare in smart working nel futuro prossimo, e i casting verranno svolti da remoto. La post produzione sarà gestita anche esser da casa, con una possibile «combinazione di digitale e di un piccolo numero di dipendenti in ufficio». Le commedie che di solito vengono registrate con pubblico presente diventeranno a porte chiuse.

«Ci saranno grandi sfide da affrontare nel futuro, non tornerà tutto come prima» ha spiegato Rovner al termine della chiamata, sottolineando che le ore di produzione saranno sicuramente dimezzate, così come la presenza di comparse e guest star sarà il più possibile limitata. «Sarà molto difficile girare scene con tante persone, sia per il distanziamento sociale sia per i regolamenti sugli assembramenti». L'utilizzo di effetti speciali, come già utilizzati in grandi produzioni come il Trono di Spade aiuterà a gestire questo aspetto.

Diventerà inoltre più difficile girare scene all'aperto perché i permessi saranno sicuramente complessi da ottenere. La produzione di set fissi o meno dovrà quindi aumentare per far fronte alle necessità degli sceneggiatori. Tutti i presenti sul set - tranne gli attori in scena - indosseranno mascherine, guanti e possibilmente anche dei camici. Non sarà possibile ricevere persone sul set e non esisterà più il «craft service» (servizio a buffet, ndr). «Una sola perdita per noi è troppo, specialmente se possiamo prevenirlo con alcune semplici accortezze» ha dichiarato Paul concludendo l'incontro.

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Mariella Baroli