Angela Lansbury è morta: addio alla mitica "Signora in giallo"
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Televisione

Angela Lansbury è morta: addio alla mitica "Signora in giallo"

Alla vigilia del suo 97esimo compleanno, si è spenta l'attrice che ha surfato sul successo per più di mezzo secolo. Da giovane star di Broadway alla prima nomination agli Oscar (a 18 anni), è diventata un'icona globale con la serie tv che ha sbancato gli ascolti

In un mondo in cui la parola icona è un'etichetta iper abusata, è indispensabile saper distinguere tra personaggi di successo e artisti veri (e immortali). Angela Lansbury appartiene di diritto alla seconda categoria e lo dimostrano le clamorose reazioni alla sua morte, annunciata poche ore fa dalla famiglia: «I figli di Dame Angela Lansbury sono tristi di annunciare che la loro madre madre è morta pacificamente a casa a Los Angeles all’1:30 di oggi, martedì 11 ottobre 2022, a soli cinque giorni dal suo 97esimo compleanno», si legge nella nota diffusa dai media americani. Insomma, il 2022 si porta via un altro tassello fondamentale della storia dello spettacolo e della televisione, uno di quelli monumentali visto il successo globale della mitologica Signora in giallo, diventato un vero e proprio fenomeno cult inaspettatamente capace di resistere alle mode, ai tempi e alle rivoluzioni mediatiche.

Nessuno, nemmeno i capataz della Cbs che lanciarono la serie nel 1984, si sarebbero mai immaginati di avere tra le mani un tesoretto di quelle proporzioni: serviva una nuova serie dopo la cancellazione di Ellery Queen, magari una nuova versione di Miss Marple, ma gli eredi di Agatha Christie non acconsentirono e così furono costretti ad inventarsi un personaggio tutto nuovo. Nacque così, quasi per caso, Jessica Fletcher, una signora di mezz’età del Maine che scrive gialli per diletto: quando uno di quelli sbanca in poche settimane le classifiche di vendita, la carriera della donna decolla e la polizia locale si affiderà sempre più spesso a lei per risolvere casi apparentemente inestricabili.

Un plot tutto sommato semplicissimo e forse, proprio per questo, destinato ad una gloria ultra decennale: il risultato sono state 12 serie da 22 episodio l'uno, per un totale di 263 puntate (e quattro film tv) replicate così tante volte che gli episodi - basati sempre sullo stesso schema - sembrano in realtà infiniti. Solo in Italia, vanno in onda ininterrottamente dal 1988, prima su Rai1 e poi su Rete4, che ne ha fatto un pilastro del palinsesto del mezzogiorno, con ascolti inscalfibili stagione dopo stagione. Ovviamente il merito di questo fenomenologica serie è quasi tutto della Lansbury, perfetta nel ruolo, con i suoi tailleur color pastello, il filo di perle e quell'aria imperturbabile da signora di provincia che non si lascia impressionare da niente e da nessuno. Angela Lansbury è riuscita ad essere intergenerazionale, una professionista amata dagli addetti ai lavori ma soprattutto dal pubblico e un'attrice a suo modo unica. «Non c'è palcoscenico a New York dove non abbia recitato», raccontava spesso l'attrice, che soli 17 anni era già una star del musical e a 19 firmò un contratto con la Mgm, a Hollywood. Un anno prima aveva già conquistato la sua prima nomination agli Oscar per il film Angoscia di George Cukor (ne collezionerà altre due e poi le verrà assegnato quello alla carriera, cui si sommano sei Golden Globes), da quel momento la sua carriera è decollata e ha recitato anche con Spencer Tracy, KatherineHepburn, Vincent Minelli e Frank Sinatra.

E ancora con Ingrid Bergman (era la tremenda domestica in Angoscia tormenta) e con Liz Taylor (in Gran Premio) mentre nel suo curriculum ci sono Sansone e Dalila, Và e uccidi e un culto assoluto come Pomi d’ottone e manici di scopa (era l'indimenticabile apprendista strega). Insomma, ha saputo coltivare il suo talento e scegliere registi e progetti giusti con cui crescere e diventare una star e quando il cinema si è "dimenticato" di lei, in maniera intelligente ha ripiegato sulle serie tv imponendosi a livello globale. Senza mai sgomitare o puntare sul gossip, ha surfato sul successo per più di cinquant'anni, interpretando alcuni personaggi memorabili al cinema e a Broadway: resterà nell'immaginario collettivo e continuerà ad essere una fonte di ispirazione per diverse generazioni di attori.

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Francesco Canino