X Factor e i vincitori che non vincono fuori dalla tv
(Ansa)
Musica

X Factor e i vincitori che non vincono fuori dalla tv

Il format che ha acceso la luce sui Maneskin non riesce più a produrre popstar. Perché i tempi della tv sono troppo lenti e uguali a se stessi rispetto a quest'era di musica usa e getta per social e piattaforme streaming

Quanti si ricordano una o più canzoni dei Santi Francesi, di Casadilego, Baltimora o Sofia Tornambene? Se non vi viene in mente nemmeno un pezzo e non avete nemmeno idea di chi siano i quattro artisti citati, sappiate che sono gli ultimi quattro vincitori di X Factor Italia.

Un format che all'inizio ha tenuto incollati davanti alla televisione milioni di persone, che per primo ha acceso i riflettori sui Maneskin (secondi nel 2017 preceduti da Lorenzo Licitra) e che adesso procede senza senza sussulti di stagione in stagione. Un rito che si ripete e che come tutti i riti mostra segni di stanchezza per cui tutto assomiglia a qualcosa di inesorabilmente già visto. C'è il giudice che si commuove sempre, quello più "cinico" che guarda al potenziale di mercato e quello che invece "fa scelte di qualità" infischiandosene di tutto il resto.

Ci sono le audizioni, i live, l'artista che sembra una grande promessa, i brani originali, le cover di classici più o meno martoriati dall'esordiente di turno. E poi, ancora, i grandi ospiti e il grande show della finale nel segno dell'entertainment più mainstream e spettacolare che ci sia. E, infine, la ruota dei giudici che vanno e vengono, che lasciano polemizzando e poi tornano in maniera circolare. Per la cronaca nella prossima edizione ci saranno Morgan (dopo nove anni), Ambra, Fedez e Dargen D'Amico.

Al di fuori delle logiche televisive, se però parliamo di musica, allora la riflessione si allarga. Con qualche rara eccezione, la scena musicale di oggi è una selva di schegge impazzite, fatta di singole canzoni che arrivano ai più giovani più che altro attraverso i social o le playlist in streaming. Tutto avviene a velocità supersonica, quel che è trendy oggi è obsoleto domani. In questo contesto la liturgia televisiva di X Factor è troppo complessa e involuta rispetto ai tempi della popolarità instant di questo tempo.

Nella parcellizzazione dei gusti fioriscono un numero infinito di nicchie che non si parlano tra di loro che di fatto creano tanti piccoli famosi che spesso rimangono tali per poco tempo. Ciascuno campione nel suo ambito, ma niente di più. E, allora, non sorprende che vincere un talent show non sia garanzia di successo su larga scala e nemmeno certezza di avere una carriera.

Quel che avviene a X Factor, al netto del protagonismo più o meno invadente dei giudici di turno, è solo una fotografia di quel che succede nel pianeta musica. Dove c'è un disco d'oro per tutti (grazie ai clic in streaming) un lampo di fama per quasi tutti, che dura giusto un attimo, il tempo che il pubblico si distragga per un istante e inizi a cliccare un'altra playlist...

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Gianni Poglio