Whitney Houston
Ansa
Musica

Whitney Houston: 10 anni senza la diva del pop-soul

L'11 febbraio del 2012 moriva tragicamente a 48 anni quella che, secondo il Guinness dei Primati, è stata "l'artista più premiata e famosa di tutti i tempi". Una vita divisa tra trionfi e demoni interiori

Dieci anni fa, il mondo della musica si è fermato per l'improvvisa morte, a soli 48 anni, di Whitney Houston, la cantante di maggior successo di sempre, con 200 milioni di dischi venduti tra album e singoli, sei Grammy Awards e ventidue American Musica Awards. Nel 2006 il Guinness dei Primati l'aveva dichiarata "l'artista più premiata e famosa di tutti i tempi", mentre nel 2012 l'ha certificata come prima e unica artista ad avere 12 brani contemporaneamente nella Official Singles Chart. Whitney, che da anni combatteva contro i suoi demoni, venne ritrovata nella vasca da bagno del Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills.

L'autopsia fugò tutti i dubbi sulle cause della sua morte: annegamento in seguito a un arresto cardiaco, provocato da un mix di alcol, droghe e farmaci. "The Voice", come l'aveva soprannominata Oprah Winfrey, è stata una delle cantanti più dotate vocalmente nella storia della musica pop e soul, dominando con la sua eleganza gli anni Ottanta e Novanta, mentre negli anni Duemila i problemi personali hanno superato di gran lunga i suoi successi, fino al tragico epilogo di dieci anni fa. Whitney Elizabeth Houston, nata il 9 agosto 1963 a Newark, nel New Jersey, era figlia d'arte di Emily "Cissy" Drinkard, eccellente voce gospel che è stata per 50 anni la corista di Aretha Franklin e prima ancora di Elvis Presley, mentre le sue cugine erano Dee Dee e Dionne Warwick. Dopo essersi formata fin da ragazzina tra i locali in cui si esibiva la madre e il coro della New Hope Baptist Church, a soli quattordici anni Whitney iniziò la sua carriera professionale cantando come corista nei singoli I’m Every Woman di Chaka Khan e Life’s a Party della Michael’s Zager Band.

Nei primi anni Ottanta iniziò a lavorare come modella, conquistando le più importanti copertine americane, ma la musica rimase sempre la stella polare della sua carriera, soprattutto dopo il folgorante album d'esordio Whitney Houston del 1985, che, con 29 milioni di copie, è entrato nel Guinness dei Primati come l'album più venduto di sempre di una cantante esordiente. Grazie al singolo Saving All My Love for You, la cantante conquistò il suo primo Grammy Award, bissato due anni dopo dalla frizzante I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me), che trainò il successo del secondo album Whitney nel 1987. Nel 1990 il terzo album I'm Your Baby Tonight non riuscì ad arrivare in vetta alla classifica di Billboard, fermandosi alla terza posizione, ma il riscatto era dietro l'angolo, con il clamoroso successo della colonna sonora di The Bodyguard, di cui era co-protagonista insieme a Kevin Costner. Nell'album spiccavano ben sei canzoni della Houston: I Have Nothing, I'm Every Woman, Run to You, Queen of the Night, Jesus Loves Me e soprattutto la hit I Will Always Love You, un brano di Dolly Parton che, nella sua nuova versione, è diventato uno standard del pop di qualità. Si calcola che la colonna sonora di The Bodyguard abbia venduto circa 42 milioni di copie, trasformandolo in uno dei dieci album più venduti di sempre. La cantante ha partecipato anche alle colonne sonore di Waiting to Exhale: Original Soundtrack Album (1995), The Preacher's Wife: Original Soundtrack Album (1996), When You Believe: The Prince of Egypt Soundtrack (1998), mentre sono uscite postume, dopo la sua morte, Sparkle: Original Motion Picture Soundtrack (2012) e I Wish You Love: More from The Bodyguard (2017).

Come attrice, la Houston ha recitato anche in La piccola grande Nell (1984), Così gira il mondo (1984), Il mio amico Ricky (1985), Donne (1995), Uno sguardo dal cielo (1996), The Wonderful World of Disney (1997) e Sparkle - La luce del successo (2012). I suoi problemi personali iniziano nel 1992, dopo il matrimonio con il collega Bobby Brown, avversato da amici e familiari: il cantante, che aveva alle spalle precedenti penali, problemi di tossicodipendenza e tre figli avuti da tre donne diverse, peggiorò il suo rapporto (già problematico) con le droghe, oltre a tradirla e a picchiarla ripetutamente. La nascita della figlia Bobbi Kristina Houston Brown nel 1993 non riuscì a migliorare il rapporto tra i due artisti, sempre più schiavi delle droghe pesanti: il divorzio, però, arriverà solo nel settembre del 2006, dopo infiniti tira e molla. Anche nei momenti più bui, le è sempre rimasta accanto Robyn Crawford, assistente personale, amica e (probabilmente) amante: nel libro A Song For You: My Life with Whitney Houston, la Crawford ha raccontato che la loro relazione, osteggiata da mamma Cissy, è durata circa vent'anni, dal 1980, quando si conobbero in un campeggio estivo nel New Jersey, fino al Duemila. Nel 1999 When You Believe, cantata in duetto con l'amica-rivale di sempre Mariah Carey, si aggiudicò l'Oscar come migliore canzone originale, mentre nel 2000 è tempo di un primo bilancio della sua carriera con il fortunato Greatest Hits (10 milioni di copie vendute), un doppio CD antologico contenente i duetti inediti If I Told You That con George Michael, Could I Have This Kiss Forever con Enrique Iglesias e Same Script, Different Cast con Deborah Cox. Il terzo millennio è stato segnato dai problemi di droga, anoressia e bulimia, oltre che da una dolorosa causa legale con il padre e manager John Houston, che chiese 100 milioni di dollari alla figlia per mancati pagamenti: Whitney vinse la causa nel 2004, un anno dopo la morte del genitore. I Look to You è il settimo ed ultimo album in studio della cantante statunitense, pubblicato il 28 agosto 2009: il disco, grazie all'apporto di R.Kelly, Alicia Keys e Akon, ha venduto oltre 3 milioni di copie nel mondo, ma appariva ormai lontana l'ispirazione dei suoi lavori negli anni Novanta.

Seguirà un tour mondiale all'insegna del sold out, ma la voce incerta e il corpo sempre più esile della cantante rivelarono troppo spesso i suoi disagi interiori. L'11 febbraio del 2012 la notizia della morte della cantante fece il giro del mondo e le sue splendide canzoni tornarono in vette alle classifiche, permettendo anche a un pubblico più giovane di apprezzarne le qualità vocali fuori dal comune. Nel 2020 Whitney Houston è entrata ufficialmente nella Rock and Roll Hall of Fame, uno dei massimi riconoscimenti per un artista con almeno 25 anni di carriera, mentre pochi giorni fa la sua I Will Always Love You è stata certificata disco di diamante dalla Recording Industry Association of America (RIAA), l’equivalente di 10 milioni di copie. Si tratta della quarta certificazione di diamante nella sua carriera, la prima con un singolo, dopo la colonna sonora di The Bodyguard e dei suoi album Whitney Houston del 1985 e Whitney del 1987. La carriera e la vita dell'artista saranno ripercorse quest'anno dal biopic I Wanna Dance With Somebody, diretto da Kasi Lemmons, con l'attrice britannica Naomi Ackie chiamata al difficilissimo ruolo di non far rimpiangere la voce unica e l'impareggiabile eleganza di Whitney Houston.

I più letti

avatar-icon

Gabriele Antonucci