L'album del giorno: The Who, Tommy
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L'album del giorno: The Who, Tommy

Il doppio disco, poi diventato anche film di successo, è uno dei primi concept album nella storia del rock, oltre che una magnifica metafora di un uomo che, dopo un periodo buio, ritrova la vista

Portabandiera del movimento Mod nell'Inghilterra degli anni Sessanta, gli Who hanno innalzato il rock da mero intrattenimento a forma d'arte con le rock opera Tommy e Quadrophenia, entrambi prima album di culto e poi film di successo. L'alchimia perfetta tra l'esuberanza vocale del frontman Roger Daltrey, le rivoluzionarie intuizioni compositive di Pete Townshend, l'irruenza percussiva di Keith Moon e il virtuosismo del bassista John Entwistle hanno permesso agli Who di vendere oltre 100 milioni di dischi e di essere l'unico gruppo ad aver partecipato a tutti i grandi raduni rock degli ultimi cinquant'anni, tra cui Woodstock.

Nonostante la morte di Keith Moon, avvenuta nel 1978, e di John Entwistle, nel 2002, gli Who hanno continuato a portare avanti il verbo del rock, a riunirsi per poi sciogliersi di nuovo, a pubblicare album, l'ultimo dei quali è il convincente Who di fine 2019. Pochi album, nella storia del rock, hanno avuto l'importanza e la carica innovativa di Tommy nel 1969. Un doppio album entrato di diritto nella Grammy Hall of Fame e che, ad oggi, ha venduto oltre venti milioni di copie. Un successo che ha spinto il regista Ken Russell a trarne nel 1975 un film immaginario e psichedelico, che trae la sua forze dalle geniali composizioni del chitarrista Pete Townshend.

Tommy è uno dei primi concept album della musica rock, in cui si racconta la storia di un bambino che, a seguito di un episodio violento di cui è involontario spettatore, diventa sordo, cieco e muto. Il suo è un lento calvario, in cui incontra personaggi negativi come lo zio e i cugini violenti, dal quale riesce a salvarsi parzialmente grazie all'unico senso rimastogli, il tatto, che lo fa diventare un campione di flipper. Un dottore si accorge che l'unico modo per comunicare con Tommy è attraverso gli specchi, una teoria non assecondata da sua madre che, in un momento di rabbia, distruggerà tutti gli specchi di casa. Un evento che, magicamente, permetterà a Tommy di riacquistare tutti i sensi perduti. Indimenticabile la scena del film in cui Tommy, interpretato da Roger Daltrey, dopo essere stato per anni sordo, cieco e muto, riacquista tutte le sue facoltà, correndo a perdifiato per la gioia sulle leggendarie note di I'm free: 2 minuti e 40 di pura esaltazione rock.

The Who - Pinball Wizard (Live)www.youtube.com


Straordinaria anche Pinball Wizard, in cui è difficile scegliere tra la versione di Daltrey e quella di Elton John nel film Tommy. La canzone, un classico del rock, è una festosa celebrazione del potere salvifico del flipper, di cui Tommy diventa campione assoluto. Tra i momenti più emozionanti dell'album spicca, naturalmente, See me Feel me/ Listening to You: il pathos della prima parte, che è il tema portante di Tommy, si trasforma nella cavalcata epica di Listening to You, caratterizzata da un coro di sapore gospel. Bastava anche solo questo brano per consegnare gli Who alla leggenda del rock. Memorabile anche l'iconica copertina del doppio album, creata dall'artista Mike McKinnerney, che rappresenta, in modo quasi onirico, una sfera di colore azzurro, con nuvole e colombe, rendendola volutamente simile a una gabbia nella quale sono racchiusi i ritratti dei quattro componenti della band in bianco e nero. Sul retro le colombe in stormo vanno a riempire il fondo nero, squarciato da un pugno. La storia di Tommy è una magnifica metafora, ideata da Pete Townshend, di un uomo che, trovandosi impantanato nella sua vita, non ha altro modo che l'immaginazione per uscirne fuori e ritrovare finalmente la luce perduta.

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Gabriele Antonucci