SVD. E' appena uscito il singolo, MINA E CELENTANO
Musica

SVD. E' appena uscito il singolo, MINA E CELENTANO

Si dice abbia vent'anni e venga da Roma svd.

Mina e Celentano è un titolo schizofrenico. Come a dire che si vuole sparire nel nulla per restare al centro dell’attenzione. Come il backstage vuoto di un tour tutto sold out. Come il male, o il bene, che torna e se ne va. Come Mina e Celentano. La bella scrittura di Mina e l’inglese inventato di Celentano.Come il tutto dal niente.
"Quando mi sentirò una Mina, è solo dall’altra parte del mondo che potrò trovare il mio Celentano.Quando mi sentirò Celentano, è solo dall’altra parte del mondo che potrà esistere la mia Mina.Cosi belli e così lontani, lontani come il bene e il male.Vicini come Mina e Celentano.Stelle come noi, come Mina e Celentano"

SVD
Mina e Celentano è il primo singolo di SVD. Il brano racconta la storia di due stelle irraggiungibili, due come non se ne incontrano mai, destinate a brillare nel cielo per sempre, bellissime e inarrivabili. Per una pura casualità, i due idoli di cui racconta l'artista sono usciti nello stesso periodo in cui lei ha presentato il suo primissimo singolo, che porta il loro nome.
SVD è stata scambiata da tutti per un uomo, ma si chiama Francesca è una ragazza accolta da Roma sud, ma nata a Campo di Fiori. SVD è un nome d’arte che significa triste (se lo si legge come SAD) o sud. O è solo una sigla, come ce ne sono tante, da cui si sente rappresentata.
Ha sempre amato la musica, dal cantautorato di Mina e Celentano e Venditti fino ai più moderni Frah Quintale e Marilyn Manson. "Quando avevo tre anni mio padre mi ha raccontato che ballavo Marlyn Manson a Campo Dei Fiori", vicino a Trastevere.
"Sono una femmina”, dice la cantautrice "ma tutti stanno di parlando di me al maschile". Forse per la sua voce maschile, che così maschile non è, o forse perchè un verso recita “tu sei Beatrice e io Alighieri.”.
"Ma anche se in Mina e Celentano mi definisco Alighieri, sono una donna, una ragazza insomma. Non mi immedesimo in Alighieri perchè è uomo, ma per il percorso che ha compiuto per realizzare il suo sogno, per raggiungere la sua Beatrice. Anche io vorrei raggiungere la mia Beatrice. Ma potrei definirmi un Colombo, se volessi attraversare l’oceano e scoprire un continente. Di Colombo ti resta che era un uomo o che ha attraversato il mondo? Ti identifichi con un’idea e con dei sogni, non con la sua sessualità”.

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Andrea Soglio