Poppy: la popstar nata nel computer diventa rock
Epa/Nina Prommer
Musica

Poppy: la popstar nata nel computer diventa rock

Da personaggio virtuale ed enigmatico a rocker adrenalinica: la sorprendente metamorfosi di Moriah Rose Pereira

Quando non canta, parla come l'assistente vocale di un customer service. Si chiama Poppy, ha i capelli lisci e biondi, la pelle eburnea e per anni si è presentata al mondo come un un alieno, a metà strada tra un meme e un personaggio dei fumetti, inondando YouTube di video ipnotici quando enigmatici in cui alternava canzoni e frasi senza senso ripetute all'infinito (tipo: "I'm Poppy" declinata in tutte le tonalità vocali esistenti in natura). Lei, seduta in una stanza dalle pareti bianche e completamente spoglia, fatta eccezione per una piccola pianta di basilico, l'unico segno di vita in un contesto asettico e algido al tempo stesso, popolato solo da lei stessa e da un inquietante manichino chiamato Charlotte. Apparentemente un nonsense, più che un'espressione artistica, che però, ha raccolto milioni di clic su YouTube (in un anno le visualizzazioni sono cresciute del duecento per cento). I suoi seguaci, ribattezzati Poppy Seeds, sono tanti, sparsi nelle camerette di tutto il mondo, adolescenti stregati dall'eterea inconsistenza di Moriah Rose Pereira (il vero nome), nata a Boston e cresciuta a Nashville, che, stando a Wikipedia avrebbe 24 anni (lei però nega decisamente che questa sia la sua vera età). Non elemosina like e nemmeno follower Poppy. Non parla volentieri di se stessa e nemmeno delle sue esperienze scolastiche cavandosela con frasi ad effetto come "Internet è stato il mio vero ed unico maestro".

Per chiunque non sia nativo digitale è ovviamente quanto di più lontano ci possa essere dall'idea di celebrity, ma in questo tempo i meccanismi della fama, specie in ambito musicale, sono lontani anni luce dalle regole standard che per decenni hanno governato l'entertainment.


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Eppure, anche Poppy e gli strateghi che ne curano l'immagine e la carriera, da qualche tempo, hanno compreso i limiti intrinsechi di una popstar che vive quasi esclusivamente online. Essere un "computer generated charachter" affascina e incuriosisce, crea un alone di mistero, ma poi fuori c'è il mondo reale, con cui bisogna misurarsi e confrontarsi per uscire dalla nicchia, per quanto ampia, dei fan online. Ecco perché da qualche tempo Poppy ha iniziato un'inesorabile marcia di avvicinamento al mainstream, seguendo però una traiettoria impossibile da prevedere.

Il primo passo è stata la presentazione al Sundance Film Festival di I'm Poppy, un mini film di 24 minuti destinato a diventare il pilot di uno show destinato alla televisione. In pratica, una surreale parodia del sistema dei media e della fama virtuale dei fenomeni da Youtube. Niente di epocale, sia chiaro, solo un altro pezzo del complesso e ancora inestricabile puzzle che Moriah Rose Pereira e il suo staff (ha di recente interrotto la collaborazione con lo storico partner creativo Titanic Sinclair) stanno mettendo a punto per rompere le barriere della realtà virtuale. Decisivo, in questo senso, sarà il nuovo album, I disagree, in uscita il 10 gennaio, seguito poi da un tour mondiale che toccherà l'Italia il 25 marzo alla Santeria Toscana di Milano. "Il fatto che mi chiami Poppy non significa che le mie canzoni debbano per forza suonare pop" ha dichiarato di recente. E, infatti, nel disco, come nell'immagine, non ci sono ammiccamenti allo stile di Taylor Swift o Billie Eilish. Quello che sta per uscire è infatti un album che va oltre i generi, che tiene insieme l'elettro-pop e l'heavy metal.

A fare da contorno, giusto per spiazzare un po', un pirotecnico gioco di look che attinge direttamente dal guardaroba più bizzarro di Lady Gaga e dagli outfit dark del suo nuovo amico Marilyn Manson. Una reinvenzione totale, quindi, come se la Poppy timida e introversa, chiusa nella stanzetta bianca in compagnia di una piantina di basilico, non fosse mai esistita. In fondo, oggi, per le star nate nella rete, vale tutto e il contrario di tutto: basta premere il tasto "delete" e la carriera ricomincia da zero. Così la ragazza-meme, dalla voce quasi robotica, è diventata una truce rocker che per presentare le nuove canzoni ha scelto di esibirsi, inguainata in una tutta di pelle nera, sul ring del World Wrestling Entertainment a Orlando, in Florida. Come se nulla fosse…

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Gianni Poglio