È morto Pau Donés, voce degli Jarabe De Palo
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È morto Pau Donés, voce degli Jarabe De Palo

Il cantante era malato da tempo di tumore al colon. La band di Depende e La Flaca era amatissima in Italia per le collaborazioni con Jovanotti, Modà e Niccolò Fabi

Il mondo della musica piange la scomparsa prematura di Pau Donés, il cantante degli Jarabe De Palo, dopo una lunga battaglia contro il cancro al colon iniziata nel 2015. La notizia è confermata da un messaggio della famiglia postato sul sito e sui canali social della band: "La famiglia Dones Cirera comunica che Pau Dones è morto il giorno 9 giugno a seguito del cancro che gli era stato diagnosticato nell'agosto del 2015. Vogliamo ringraziare l'equipe medica e tutto il personale dell'Osedale de la Vall di Hébron, l'ospedale Sant Joan Despí Moisès Broggi, l'Istituto Catalano di Oncologia e tutti per il lavoro e la dedizione in tutto questo tempo. Chiediamo il massimo rispetto della privacy in questo momento difficile".

Il cantante, amatissimo in Italia grazie ai successi di Depende e La Flaca, oltre che per le collaborazioni con i nostri Jovanotti, Modà e Niccolò Fabi, aveva reso partecipi i suoi fan di avere un tumore con un commovente video postato nell'agosto del 2015. Da allora Pau ha sempre condiviso gioie e dolori delle sue cure, fino a tornare a esibirsi dal vivo, per poi doversi fermare di nuovo per l'aggravarsi delle sue condizioni fisiche. Un po' come accade con i Jamiroquai e i Simply Red, spesso si confondeva Jarabe De Palo con il frontman, quando in realtà era un gruppo. La band si è formata nel 1996 dall'incontro tra il cantante Pau Donés con il batterista Alex Tenas, il bassista Joan Genè, il chitarrista Jordi Mena e il percussionista Daniel Forcata.

Gli Jarabe de Palo devono il loro successo a un viaggio di Pau Donés a Cuba con l'amico e regista Fernando de France. È proprio sull'isola che i due conoscono una ragazza magrolina che diventerà, a sua insaputa, il personaggio centrale di La Flaca. La canzone diventa il tormentone dell'estate 1997 e trascina il loro primo album, che vende cinque milioni di copie. La band dimostra di non essere un fenomeno passeggero col secondo disco Depende, che esce nel 1999, un anno in cui dilaga in Europa la moda della musica latinoamericana. La ricetta vincente degli Jarabe de Palo consiste in canzoni ricche di energia e di immediata presa, come Depende, una allegra cantilena sulla relatività di colori, sentimenti e sensazioni. La canzone vanta anche una versione italiana curata da Jovanotti, amico fraterno di Pau. Un sodalizio che continua anche nell'album successivo De vuelte y vuelta, in cui Lorenzo si esibisce in un duetto con Pau nel brano Tiempo."La vita è breve e scorre via veloce- ha dichiarato Pau Donés- per cui bisogna cercare di divertirsi e cogliere il bello di ogni momento: è questo il messaggio della canzone". Il disco lancia anche una campagna contro l'anoressia, mostrando prima del videoclip un breve filmato di denuncia contro questa malattia, ancora poco conosciuta e capita.

Mi piace come sei Jarabe De Palo & Niccolò Fabiwww.youtube.com


Per celebrare i traguardi raggiunti, gli Jarabe de Palo pubblicano nel 2003 una raccolta dei brani più celebri intitolata Grandi successi. La filosofia del loro quarto album, Un metro quadrado, può essere riassunta dalla frase "Dammi un metro quadrato di illusioni e tieniti pure il resto". Un inno alla spensieratezza, un bisogno di sperare per il meglio e la ricerca di uno spazio di felicità dove far entrare chi si vuole. Hanno collaborato al disco diversi esponenti della musica latina, tra i quali Rafalitu Salazar e Antonio "Sicus" Carbonell. La collaborazione più illustre è quella di Chrissie Hynde, la voce dei Pretenders, che duetta con Pau in Cry (if you don't mind). In un periodo in cui si era attenuata l'onda lunga della musica latinoamericano, gli album Adelantando e ¿Y ahora que hacemos? non hanno avuto il successo che meritavano, pur essendo tra i lavori più interessanti della band. ¿Y ahora que hacemos? si distingue dagli altri dischi per un sound più orientato al rock e meno pop.

Gli Jarabe de Palo hanno un rapporto molto stretto con l'Italia e gli artisti italiani. Oltre alle collaborazioni con Jovanotti il gruppo ha dettato con i Nomadi ne Lo specchio ti riflette, con Fabrizio Moro in Non è una canzone, con Niccolò Fabi in Mi piace come sei (Me gusta como eres), con Francesco Renga ne La quiero a morir e con i Modà in Come un pittore (Como un pintor) del 2012. Il gruppo è sempre stato molto attivo sul fronte della solidarietà e delle cause sociali, partecipando al concerto Free Tibet organizzato nel 2010 dalla casa del Tibet di Barcellona, alla campagna Pastillas para el dolor ajeno di Medici Senza Frontiere e ai corsi di musica a Bamako nel Mali con l'ong Voces. Nel 2014 esce l'ottavo album di inediti del gruppo, intitolato Somos. Nell'album sono contenuti due brani cantati in italiano, Siamo e Oggi non sono io, che vedono la partecipazione, rispettivamente, di Jovanotti e di Kekko Silvestre dei Modà. Il videoclip del brano Come un pittore in collaborazione tra Jarabe de Palo e i Modà è stato girato sulle spiagge di Campagnola (frazione di Malcesine), località della parte settentrionale del Lago di Garda. Il 26 maggio 2020 pubblicano il decimo album dal titolo Tragas o escupes. Il testo della sua ultima canzone Volvo (in italiano Torno) lasciava sperare a un ritorno alla normalità del cantante: "Torno, perché la musica è tornata di nuovo nella mia testa. Torno, perché è tempo di condividere ancora i nostri sentimenti, torno perché tornare su un palco è la sola cosa a cui penso, torno per essere quello che ho sempre voluto essere".

JARABE DE PALO - "DEPENDE"www.youtube.com

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Gabriele Antonucci