Musica

Il K-pop sbarca in America e si prepara a conquistare il mondo

La collaborazione tra la coreana Big Hit Entertainment e Universal Music Group porterà alla creazione, nel 2022, di una nuova boyband mista. Le selezioni avverranno attraverso un talent show live a cui potranno partecipare aspiranti musicisti da tutto il mondo

Portare il K-pop nel mondo, trascendendo i confini - culturali e geografici - e le barriere linguistiche. È questo l'annuncio che la Big Hit Entertainment, la società coreana madre dei BTS e Universal Music Group (UMG), hanno annunciato nel corso di una breve conferenza stampa questa notte.

La partnership strategica, già trapelata nei giorni scorsi, vedrà le due società lavorare a stretto contatto per aumentare le opportunità per gli artisti attraverso l'innovazione e la tecnologia, espandendo al contempo la portata globale della musica e della cultura K-pop nel mondo. Gli artisti UMG sfrutteranno Weverse della Big Hit, una piattaforma dinamica basata sulla comunità che permette ai fedeli fan degli artisti di impegnarsi, condividere e interagire con i propri artisti preferiti e al contempo vedere e sentire nuovi contenuti e acquistare nuovi prodotti. Weverse è già utilizzato da alcuni artisti della UMG, tra cui Gracie Abrams e Yungblud. Ma, come sottolineato da Sir Lucian Grainge, Chairman & CEO della Universal Music, nei prossimi mesi si aggiungeranno alla piattaforma altri artisti. «Con il loro approccio innovativo nello sviluppo degli artisti e nell'abbracciare le nuove tecnologie, la Big Hit è diventata una delle aziende più dinamiche nell'intrattenimento musicale» ha commentato Sir Grainge «Siamo entusiasti di lavorare insieme mentre lanciamo una nuova joint venture tra le nostre aziende che accelererà ulteriormente il K-pop come fenomeno culturale globale».

Ma c'è di più. Big Hit e UMG si uniranno in un progetto a livello globale che vedrà la nascita di una nuova boy band K-pop che debutterà nel 2022 negli Stati Uniti. Il nuovo progetto discografico, il primo K-pop al di fuori dei confini della Corea, sarà rilasciato sotto una nuova etichetta JV che sarà creata tra Big Hit e UMG Geffen Records, un'etichetta storica che ha contribuito a plasmare la cultura musicale e giovanile globale negli ultimi 40 anni, attraverso artisti iconici come Nirvana, Guns N'Roses, Elton John e Avicii. La neonata etichetta opererà da Los Angeles e lavorerà a stretto contatto con i team di Big Hit America, Geffen Records e UMG per lanciare con successo questo progetto.

I membri di questo nuovo boy group saranno selezionati attraverso un programma di audizione globale e sarà lanciato in collaborazione con un importante partner mediatico statunitense. I trainee del programma saranno allenati e cresciuti dalla Big Hit in puro stile K-pop mentre il team della Geffen Records sfrutterà la sua vasta rete industriale e i suoi partner per supervisionare le operazioni di produzione musicale, marketing e distribuzione globale.

Nel fare l'annuncio, Bang Si-Hyuk, Chairman & CEO della Big Hit Entertainment ha sottolineato come «Le nostre due aziende condividono valori e visioni in quanto entrambe perseguiamo innovazioni costanti e ci impegniamo a fornire ai nostri fan musica genuina e contenuti del più alto e intransigente livello di qualità». «In questo senso» ha concluso «credo fortemente che UMG e Big Hit creeranno una sinergia che riscriverà la storia della musica globale».



A rimarcare le parole di Bang PD, Lenzo Yoon, CEO Global & Business della Big Hit Entertainment. «Ci sforzeremo di assicurare la leadership competitiva della nostra piattaforma e di sviluppare un gruppo di artisti di alto livello attraverso la stretta collaborazione tra le nostre due società, permettendo al K-pop di trascendere tutti i confini e le lingue» ha commentato. «Questo progetto è particolarmente significativo perché applicherà la formula di successo che ha contraddistinto la Big Hit al modello statunitense che, negli ultimi 16 anni, è stato il centro del mercato musicale globale».

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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