Guns N' Roses: fu Duff McKagan a mettere pace tra Axl Rose e Slash
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Guns N' Roses: fu Duff McKagan a mettere pace tra Axl Rose e Slash

Nella nuova edizione di "Axl – La biografia del leader dei Guns N’Roses", scritta da Ken Paisli, emerge il ruolo fondamentale del bassista nel riunire a sorpresa la band californiana nel 2016

Per chi è nato tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta i Guns N’ Roses hanno rappresentato, insieme ai più introspettivi Nirvana, la band più rappresentativa della Generazione X, cresciuta quando già in molti davano erroneamente il rock per morto e sepolto. I Guns N' Roses, nella loro formazione-base, hanno suonato insieme per meno di dieci anni ma, in quei quattro album, hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia del rock. I rapporti tra i componenti della band sono sempre stati piuttosto burrascosi (eufemismo), in particolare tra Axl Rose e Slash, per cui non stupisce che il documentario sulla band californiana si intitoli proprio The Most Dangerous Band in the world (La band più pericolosa al mondo). Il 28 settembre è uscita nelle librerie Axl – La biografia del leader dei Guns N’ Roses aggiornata al 2021, firmata dal misterioso scrittore neozelandese Ken Paisli (autore dei fortunati Michael Jackson Dossier - la vita, gli scandali, il processo e Solo Ozzy), edita in Italia per Il Castello (marchio Chinaski Edizioni).

Proprio nell’anno in cui il frontman dei Guns N' Roses ha compiuto 60 anni, Paisli unisce, in oltre 300 pagine, i punti di una vita costellata da abusi sessuali, problemi con la legge e milioni di dischi venduti. Donne bellissime, amori e rivalità, droga, alcool e sullo sfondo sempre il rock a scandire il tempo di questa storia sempre sul filo del rasoio. Retroscena sui turbolenti rapporti coi membri storici della primissima formazione Slash, Duff McKagan, Izzy Stradlin e Steven Adler (“Nel periodo in cui non parlavamo, Slash venne di notte a casa mia ubriaco per lasciarmi un bigliettino”). Gli infiniti cambi di line up che riguardarono Gilby Clarke, Matt Sorum, Buckethead e un'altra decina di musicisti che hanno fatto capolino alla corte di Re Axl da Use Your Illusion in poi. Le fidanzate Erin Everly e Stephanie Seymour, i manager Alan Niven, Merck Mercuradis e Doug Goldstein, discografici e produttori, i colleghi musicisti (“I Rolling Stones smisero di suonare per fargli una ramanzina”). Ognuno ha aggiunto un tassello per disegnare questa storia fatta di rock, business ed eccessi (Il primo tour dei Guns fu merito di un camionista strafatto di anfetamine). Per concessione dell'editore, pubblichiamo un estratto del libro che mette in luce il ruolo determinante di Duff McKagan come paciere tra Axl Rose e Slash per la reunion a sorpresa del 2016, che ha dato vita a uno dei tour di maggior successo nella storia del rock.


«Nell’agosto 2015 fu Slash a concedere alcune dichiarazioni che spiazzarono l’intero mondo della musica pesante. Intervistato dal canale svedese Aftonbladet TV, il chitarrista ammise candidamente di aver riallacciato i rapporti con Axl: “È molto bello che sia successo. Finalmente abbiamo lasciato che questa negatività fra noi se ne andasse, perché ormai era davvero da troppo tempo che le cose andavano avanti così”. Con questa semplice dichiarazione, fu chiaro a tutti che l’empasse degli ultimi vent’anni avrebbe potuto finalmente risolversi. Forse. Ma com’era potuto capitare? Due ex amici che non si parlavano da più di quattro lustri, con alle spalle una delle più memorabili rotture nella storia della musica, adesso - di punto in bianco - avevano riallacciato i rapporti?! Per comprendere cosa fosse successo ecco venirci in aiuto il fotografo Marc Canter, amico e collaboratore della band fin dagli esordi, al punto da essere stato definito a quei tempi ‘il sesto Gunners’. In un’intervista concessa al Daily Mail, Canter raccontò come fosse merito quasi esclusivo di Duff McKagan se i due avessero fatto pace, e che un evento importante nella fine delle ostilità era stato rappresentato dalla separazione di Slash dalla moglie Perla Ferrar nel 2014, dopo tredici anni di matrimonio e due figli.

La Ferrar, invisa a Rose, gestiva da tempo la carriera di Slash ricoprendo incarichi esecutivi in tutte le sue attività; secondo Canter, Axl vedeva la presenza della donna come un grosso ostacolo verso un’eventuale riappacificazione. L’uscita dai giochi di Perla, quindi, aprì la strada a McKagan nei tentativi di riavvicinamento fra i due. “Duff ha avuto un ruolo importante nel farli tornare insieme. Stava lavorando di nuovo con Axl ed è un buon intermediario” - chiosò Canter. “Non c’era nessun altro che comunicasse sia con Slash sia con Axl... Duff è stato capace di mostrare ad Axl le cose attraverso il punto di vista di Slash”.

Canter aggiunse altre informazioni, che mostravano l’importante ruolo di mediazione svolto negli anni da Duff all’interno dei Guns: “Un paio d’anni fa, Axl ha pubblicato un DVD live che aveva bisogno dell’autorizzazione di Slash, perché conteneva le vecchie canzoni del gruppo. Slash non lo avrebbe mai firmato, e Axl si sarebbe comportato allo stesso modo se fosse stato Slash a richiedere quei permessi di utilizzo. Ma Duff è stato in qualche modo capace di convincerlo a firmare. Poco dopo, Axl sottoscrisse una liberatoria a Slash per il suo ‘Live at the Roxy’ con Myles Kennedy & The Conspirators. Questi episodi furono il segnale di una sorta di tregua”. Se davvero la guerra fra i due si era conclusa, non c’erano motivi per cui la tanto invocata reunion miliardaria non potesse avvenire in tempi ragionevoli. Da tempo Axl non aveva più avuto particolari problemi con gli altri membri della vecchia line-up. L’unico vero ostacolo era rappresentato dal riccioluto chitarrista. Ma se pace era stata fatta, beh... what’s the matter? Anche le vibrazioni cosmiche segnalavano che stavamo entrando in un periodo foriero di ritorni. David Lynch aveva appena iniziato a girare la terza stagione di Twin Peaks dopo venticinque anni; perché i Guns non sarebbero potuti tornare a esibirsi? Meglio su un palco che nella loggia dai drappi color porpora!»

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Gabriele Antonucci