Kesha contro Dr Luke - Le 5 cose da sapere
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Kesha contro Dr Luke - Le 5 cose da sapere

Ieri sera Adele ha dedicato la statuetta di Best British Female alla cantante, che ha perso la causa contro il produttore accusato di molestie

Dr Luke è stato il suo produttore dal 2005 al 2013

Uno dei momenti più emozionanti della serata dei Brit Awards,i premi dedicati agli artisti inglesi,  è stato il discorso di Adele, trionfatrice della serata con quattro premi. Quando ha ritirato la statuetta più importante, quella di British female solo artist, la cantante inglese ha dichiarato: “Grazie alle altre artiste in nomination, è un privilegio essere al vostro fianco. Vorrei utilizzare questo momento per sostenere pubblicamente Kesha”. Un gesto coraggioso, visto che Adele è un’artista della Columbia, etichetta del colosso major Sony, la stessa società che Kesha ha citato in giudizio chiedendo la rescissione del contratto per le presunte molestie del suo produttore Dr Luke.

Una vicenda complessa e dolorosa, che ripercorriamo in 5 punti. [Cliccare su Avanti]

1) La collaborazione con Dr Luke

Kesha ha collaborato con Dr. Luke dal 2005 al 2013, pubblicando due album per la Sony. Nel 2009 è diventata una star grazie al clamoroso successo di Tik Tok. Sono due anni che Kesha non incide nuove canzoni ed è finita in rehab a causa di una bulimia nervosa dovuta alla rottura del rapporto con il produttore.

2) La causa per molestie

Nell’ottobre del 2014 Kesha ha chiesto la rescissione del contratto che la lega alla Sony e al produttore Dr Luke, sostenendo di non essere più in grado di lavorare con l’uomo. Quest’ultimo è accusato di averla riempita di alcool e di droghe in diverse occasioni, prima di fare avance sessuali e, in un'occasione, perfino di aver utilizzato la cosiddetta “pillole anti sbronza”, che cancella ogni ricordo della serata precedente, per abusare di lei.

3) La sentenza

Venerdì 19 febbraio il giudice Shirley Kornreic ha dato ragione alle tesi di Dr. Luke e della Sony per la mancanza di prove di natura medica dei presunti abusi sessuali. Fondamentale, per la decisione, è stato un video girato nel 2011 che mostra Kesha dichiarare, sotto giuramento, che "Dr Luke non mi ha mai fatto avances sessuali". Mark Geragos, l'avvocato di Kesha, ha sottolineato che quella deposizione fu resa sotto minaccia di ripercussioni da parte di Dr Luke, senza, però, convincere il giudice. Kesha, durante la lettura della sentenza, è scoppiata in lacrime.

4) La difesa di Dr Luke

Dr Luke ha commentato la sentenza su Twitter, dopo anni di silenzio sulla vicenda: “Non ho stuprato Kesha e non ho mai fatto sesso con lei. Kesha e io siamo stati amici per tanti anni ed era come una sorella minore per me. Kesha ha negato sotto giuramento le orribili accuse che ora mi si stanno muovendo contro. Ho tre sorelle, una figlia e un figlio con la mia ragazza, e una mamma femminista che mi ha cresciuto correttamente. Kesha e io abbiamo fatto molte canzoni insieme, ed è stato spesso bello ma a volte ci sono state divergenze creative. È triste che lei abbia trasformato una negoziazione contrattuale in qualcosa di così orrendo e non vero”.

5) La solidarietà delle colleghe

Dopo la lettura della sentenza molte colleghe hanno espresso solidarietà a Kesha attraverso l'hashtag #FreeKesha. Il gesto più eclatante è stato quello di Taylor Swift che le ha regalato 250.000 dollari per  sostenere le onerose spese processuali, come dichiarato dalla madre di Kesha su Twitter. Ieri Adele, davanti a milioni di spettatori, ha espresso il suo sostegno alla cantante che ora, dopo la sentenza, è chiamata a rispettare il contratto precedentemente stipulato con la Sony e con Dr Luke. Una brutta vicenda che, ne siamo certi, riserverà ulteriori sviluppi e colpi di scena.

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Gabriele Antonucci