Keep calm and fucking monday

Ormai molti anni fa John Lennon ci illuminava con queste poche parole: “Lavoro è vita, e senza quello esiste solo paura e insicurezza”. Purtroppo per molti di noi il lavoro più che un’ancora di salvezza rappresenta quel cinghialotto comodamente …Leggi tutto

Ormai molti anni fa John Lennon ci illuminava con queste poche parole: “Lavoro è vita, e senza quello esiste solo paura e insicurezza”.

Purtroppo per molti di noi il lavoro più che un’ancora di salvezza rappresenta quel cinghialotto comodamente seduto sul nostro stomaco, un po’ come in quel famoso spot pubblicitario di un digestivo.

Sono uno psicologo del lavoro, ma in questo blog non intendo convincere proprio nessuno che il lavoro è sempre una figata, anche perché sinceramente questa cosa non la penso. Il lunedì mattina quando suona la sveglia vi giuro che la mia prima reazione non è quella di giubilo. Se essere al settimo cielo il lunedì mattina è piuttosto strano, anche avere una viscerale repulsione per il nostro lavoro ci deve far pensare. Ci ritroviamo infatti, in alcuni casi, rinchiusi all’intero di alcuni meccanismi lavorativi infernali.

Una volta capaci di riconoscere queste dinamiche mefistofeliche possiamo acquisire spunti di riflessione utili e (magari) predisporci ad un cambiamento. Ciascuno di noi purtroppo ha diverse resistenze al cambiamento. Tali resistenze ostacolano una nostra presa di coscienza su ciò che non funziona nella nostra vita professionale ed extra.

Appartenete a quella categoria di esseri umani convinti che una volta fuori dal luogo di lavoro avvenga una sorta di epurazione sinaptica che vi consente di cancellare tutto ciò che di peggio avete vissuto in ufficio? Sappiate allora che non esistete!

Parliamoci chiaramente: il lavoro può mandare in frantumi la psiche di qualsiasi individuo (siamo tutti più o meno fragili) e le conseguenze non sono circoscritte solo ad un ambito specifico. Vedo famiglie andare in frantumi e persone imbottirsi di psicofarmaci come fossero caramelle.

Cerchiamo di capire cosa non funziona nella nostra vita lavorativa e intanto diamogli un nome!

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Matteo Marini