Johnny Depp, il maledetto del cinema fa il maledetto del rock
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Johnny Depp, il maledetto del cinema fa il maledetto del rock

Sta iniziando la sua "seconda vita" fatta di musica strong. E adesso tutti lo vogliono. Lo racconta Patti Smith, su Panorama

Johnny Depp è rock. Sul set, in limousine, nei club dove consuma le notti, ma soprattutto quando ha una chitarra elettrica fra le mani. Quella sei corde giallo canarino diventata la via d’accesso alla sua seconda vita: il rock’n’roll. Suona forte, Johnny, con il volume al massimo e un plettro nero opaco stretto fra il pollice e l’indice. Ha stile, carisma e, adesso, anche credibilità. Gliel’hanno regalata le jam session con tre icone di tre generazioni diverse: Patti Smith, Marilyn Manson e i Black Keys, con cui ha duettato alla cerimonia degli Mtv awards. "Nine, uno dei brani del mio ultimo cd, Banga" racconta Smith "è nato sulla barca di Johnny ormeggiata a Porto Rico. Era il 9 giugno, il giorno del suo compleanno. Io ci ho messo la voce, lui ha suonato chitarra e batteria. Il ragazzo ci sa fare".

Dalla sacerdotessa del punk al reverendo dell’heavy rock, l’uomo che si fa chiamare Marilyn. "Ci siamo chiusi in uno studio di Los Angeles e abbiamo inciso un classico di Carly Simon. Io e lui che cantiamo, guardandoci negli occhi, You’re so vain: il trionfo dell’autoironia. Siamo diventati complici nel 1999, quando ho regalato a sua figlia Lily Rose un paio di stivali neri di pelle. Lily portava ancora i pannolini, ma io guardavo avanti. In studio con noi c’era anche Jack (10 anni, ndr), suo figlio, che ha suonato alcune parti di batteria. Jack ha un debole per me, mi ha invitato alla sua festa di compleanno e io ho cantato. Lui e i suoi amici erano in estasi. Gli altri invitati, in evidente paranoia".

Non si ferma più Johnny, adesso che il gotha del rock lo coccola come un nuovo talentuoso membro del club. Nei suoi piani c’è una carriera da batterista per Jack e un futuro da songwriter per se stesso. E nelle ultime settimane ha trascorso molte notti nel bunker-sala di registrazione degli Aerosmith, dove ha cantato una canzone scritta interamente da lui. "Compone come un professionista" riferisce il leader della band, Steven Tyler. Un vero rock’n’roll survivor. "Gli ho proposto un affare: io canto le tue canzoni e tu interpreti me nel film sulla mia storia. La storia di un cantante dalle nove vite, tutte vissute pericolosamente".

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Gianni Poglio