ItsCetty: E pensare che mi ci ero iscritta solo per leggere le news dei telefilm americani

ItsCetty: E pensare che mi ci ero iscritta solo per leggere le news dei telefilm americani

Ora, onestamente, che ve la presento a fare se me l’avete chiesta a gran voce tutti voi? Quindi, a grande richiesta, la splendida ItsCetty. Hai più sostenitori tu su Twitter che Formigoni, come hai fatto a crearti tanti amici? Ciao …Leggi tutto

Ora, onestamente, che ve la presento a fare se me l’avete chiesta a gran voce tutti voi? Quindi, a grande richiesta, la splendida ItsCetty.

Hai più sostenitori tu su Twitter che Formigoni, come hai fatto a crearti tanti amici?

Ciao Andrea! Ti ringrazio per il tempo che mi dedichi, prima di tutto. Avere più sostenitori di Formigoni è semplicissimo, basta avere un numero di followers superiore allo zero, ormai anche le giacche hanno preso le distanze da lui. In realtà non credo di avere molti amici su Twitter, ho inviato una mail a tutti loro chiedendo un prestito di 10mila euro ma nessuno ha ancora risposto, deduco che la storia dell’amico nel momento del bisogno sia un bluff. Seriamente, mi piace molto il modo diretto e sintetico che contraddistingue Twitter ma non credo sia il posto migliore per cercare amici o per definire i followers amici. Ci sono delle simpatie che nascono inevitabilmente ma bisogna tenere sempre a mente che se proprio ci si tiene è meglio coltivarle fuori. Il resto è gente che ti segue per curiosità, interesse, perché li fai ridere  o pensare e se non gli piaci più, come avviene in qualsiasi altro campo della vita, cambiano letture. Adoro la democraticità di Twitter proprio per questo.

La maggior parte dei tuoi tw sono riferiti a fatti di cronaca o politica attuale, qual è la prassi giornaliera che ti porta poi a cominciare a twittare?

Prima do una veloce lettura dallo smartphone per capire se ci sono fatti di rilevante importanza, leggendo la TL mi rendo conto di cosa si parla, cosa è in voga e se è il caso di approfondire preferisco leggere le news da giornali o pc. Se ritengo di poter scrivere qualcosa di divertente o uno spunto di riflessione inizio a twittare, altrimenti resto “in silenzio” finché non ne vale la pena. Twittare tanto per riempire 140 caratteri è uno spreco, anche se non escludo che i primi tempi su twitter sicuramente anche io avrò commesso questo errore. E pensare che mi ci ero iscritta solo per leggere le news dei telefilm americani.

La polemica più inutile a cui hai assistito su un social network?

Indimenticabile, per me “La polemica” per eccellenza è quella con Paola Ferrari. Questa estate era stata sotto i riflettori (giuro, non l’ho fatto apposta) per diverse settimane per via degli Europei di calcio, ormai era diventato tradizione guardare il pre e post partita per poterne commentare la mise, il trucco ma soprattutto la luce che emanava. Dopo settimane di prese in giro tramite tweet annunciò di volere querelare Twitter, che equivale a prendersela col vento. Credo sia stata una reazione di pancia, Twitter è una lama affilata che nelle mani sbagliate può fare anche tanto male. Per cento utenti ironici e che sicuramente non intendevano offenderla ce ne sarà stato qualcuno cafone che le ha vomitato insulti in pubblico. Per il resto tutte le polemiche tra utenti sono inutili allo stesso livello, io le evito per pigrizia, preferisco i litigi live in cui puoi lanciare i piatti. Qui al massimo puoi sparare due hashtag, non è lo stesso.

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Si può cambiare l’opinione pubblica tramite la Rete? O meglio, la Rete ha migliorato le “cose” politicamente parlando?

Sì ad entrambe le domande. Nel primo caso l’esempio più eclatante è quello di Grillo che da anni usa internet ed il blog per diffondere le sue idee. Si è costruito una platea ed ha fidelizzato il pubblico, poi diventato per tutti il “popolo grillino”. La Rete ha migliorato il ritmo e la velocità con cui le notizie arrivano, ma anche il “come”, spesso sono notizie grezze, non ripulite dai partiti o da tg troppo censurati o censurabili. Puoi scegliere le fonti e farti un’idea che non è quella che ti inculcano loro, ma quella che crei tu: una coscienza politica personale ed autentica, per troppi anni è stata telecomandata e viziata da notizie filtrate ed omesse. Non sono un’illusa e sicuramente anche adesso non sappiamo davvero tutto su ciò che accade, ma bisogna riconoscere che la percentuale di informazioni in circolo è aumentata in modo esponenziale. Onestamente non capisco il disinteresse di molti miei coetanei verso la politica, ignorare non porta mai a nulla di buono, probabilmente sono quelli che poi alle elezioni vendono il proprio voto.

Che lavoro fai nella vita fuori da un wireless o un 3G pieno?

Sono una spia. Adesso che l’ho rivelato non lo sono più, forse. Tengo staccata la mia vita personale da Twitter, alla fine, a chi importa? Però posso dire che sto vivendo un periodo di passaggio, uno di quei momenti in cui ti trovi davanti a 20 porte e non sai quale intraprendere, ma la cosa non mi spaventa, tutti abbiamo un posto in questo mondo, dobbiamo solo riconoscerlo.

La tua popolarità su Tw ti ha aiutato anche nella vita di tutti i giorni?

Certamente! I fotografi mi aspettano fuori casa e soltanto dopo che i miei bodyguards li malmenano posso uscire tranquillamente in moonbot ed occhialoni. Prendo il mio cane mosca e lo metto nella borsetta da 5mila euro e faccio il brunch, che fotograferò per postarlo su Instagram e Flickr. Poi un giro in centro dove incontro amici vip col Suv placcato d’oro, giretto in negozio alla moda da cui esco solo con borse piene di abiti omaggio. Happy Hour con la Fra, la Cami e la Silvia e poi come delle pazze in discoteca dove c’è un privé a mio nome con modelli in slip usati come vassoio. Nel week-end vado a Parigi a comprare la baguette e di passaggio un salto a Vienna per il dessert. Mi sa che non sono credibile, vero? Assolutamente no, in casa mi prendono anche in giro e sperano io possa guarire presto.Vivo in un paesino di poche anime, il massimo della trasgressione qui è andare a messa la domenica.

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Spezziamo un po’ di cuori… sei fidanzata, sposata, innamorata? Se sì, la tua metà non è gelosa della tua vita 2.0?

Sì, il mio lui ha dato un ultimatum: “Decidi: o me o Twitter”. Adesso sono single.

È in corso, da un po’ di tempo, la polemica che vorrebbe i blogger non retribuiti per il loro lavoro giornalistico o d’opinione, seguita a ruota dal problema dei “furti” di notizie fresche dai social o battute e idee da parte di alcuni autori o comici televisivi. Cosa ne pensi di questi due fatti?

E’ una questione spinosa quella dei blogger non pagati da grandi testate giornalistiche. Secondo me il tempo è denaro, quando vogliono il tuo tempo ma non sono disposti a spenderci un euro è uno scambio non equo. C’è chi dice che si ha pubblicità, però non si mangia con quella. Alla fine sta al blogger decidere se il gioco valga la candela, articoli in cambio di “presunto risalto” su una testata giornalistica oppure dedicarsi a qualcosa che ti retribuisca sin dal principio. Il problema è che per uno che dice no ce ne saranno due che accettano. Se il blogger è un politico o un personaggio molto conosciuto il problema non si pone, sono ben pagati per definizione. E’ nel momento in cui il blogger è un disoccupato che trovo ingiusto “sfruttarlo” con la ricompensa in visibilità. Per quanto riguarda le battute copiate bisogna distinguere tra battute facili e che potrebbero venire in mente a chiunque e battute che hanno dei ragionamenti più raffinati ed arzigogolati dietro. Nel primo caso si pensa alla coincidenza, è capitato anche me di fare una battuta simile ad un’altra, quando succede mi rimprovero sempre: “Avresti potuto pensare diversamente, se viene in mente ad altri sei troppo prevedibile, sforzati!“. Nel secondo caso si tratta di plagio vero e proprio ed accusare qualcuno senza prove tangibili è rischioso. Io spero che gli addetti ai lavori non attingano mai da Twitter, significherebbe ammettere di non avere più idee da sfruttare per conto proprio, un fallimento.

3 profili Tw da consigliarci?

Andrea confesso che questa è la domanda più delicata a cui rispondere. Tre profili sono troppo pochi, renderei merito a tre persone ma escluderei ingiustamente tanta altra gente. Quindi eccoti il link ai miei following https://twitter.com/following c’è chi mi fa ridere, chi mi fa riflettere, chi mi informa, chi mi affascina con le parole e chi mi ricorda che esistono tanti altri ingredienti nella vita oltre satira ed ironia. Pian piano scopro sempre nuova gente e cerco di seguirla, li leggerei tutti, se potessi.

Sei felice?

La felicità è fatta di secondi, ogni tanto lo sono. Posso dire d’essere serena, questo sì.

Seguitela qui belli miei! —>@ItsCetty

 

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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