Radio online, anche Microsoft tra Apple e Pandora
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Radio online, anche Microsoft tra Apple e Pandora

Xbox Music lancia canali basati sugli artisti: come Apple, Pandora, Spotify

Non è tanto una questione di "copiare": ormai non si capisce neppure chi abbia iniziato per primo né se qualcuno abbia in tasca un brevetto per qualcosa del genere; ma con l'ultima mossa di Microsoft la concorrenza nel campo dello streaming musicale si sta facendo ancora più dura. 

Un paio d'anni fa una cosa del genere sarebbe passata inosservata: con l'arrivo di Windows 8.1, Xbox Music, erede del vecchio servizio musicale che portava il nome di Zune - lancia canali radio personalizzati, basati su artisti o canzoni, cosa che già fanno in molti, da Pandora a Spotify fino a Grooveshark.

La cosa non è affatto casuale: arriva poco dopo l'annuncio di iTunes Radio da parte di Apple . Gli osservatori del "circo" della musica digitale (ma anche gli analisti di borsa) iniziano a ripetere il mantra "Pandora killer". Come se di questi tempi per essere leader nella musica via Internet sia semplicemente necessario qualcosa che consenta di spazzar via Pandora o perlomeno di scimmiottarne certi aspetti.

Microsoft offrirà musica gratuita inframmezzata da pubblicità e più facile da trovare (due click contro gli attuali sei, in media); la formula subscription mensile del servizio già esistente resta invariata (9,99 dollari al mese per gli USA). Redmond peraltro non ha mai avuto grande fortuna in campo musicale, né con i download del defunto MSN Music, né col player Zune (paradossalmente, il relativo marketplace e il servizio di streaming in abbonamento andavano decisamente meglio del player per cui erano nati).  Ma chiaramente essere presenti in forze nell'attuale "guerra dello streaming " sembra importante.

Pandora, nel frattempo, continua a essere un caso anomalo: da un lato, oggetto di pesante concorrenza da parte di tutti i nomi che abbiamo citato ed altri ancora (Google, Rdio, Mog...) e da un paio di settimane anche di una grana legale non da poco (una citazione in giudizio avviata da BMI , una delle "SIAE" americane, per il pagamento di royalty).

Dall'altro, sulla cresta dell'onda in borsa anche grazie alla presenza dei propri canali radio su ben 100 modelli di automobili ; e attualmente vicina ai suoi valori massimi dal debutto al Nasdaq, a dispetto di tutto e tutti. Certamente, c'è chi in buona fede - vedendo l'interesse di tanti grandi nomi per la musica in streaming - scommette sul titolo. Ma è innegabile che lo stesso sia al momento oggetto di forte speculazione...

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