Popcorn Time, ecco perché il Netflix pirata ha smesso di funzionare
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Tecnologia

Popcorn Time, ecco perché il Netflix pirata ha smesso di funzionare

Le autorità non c'entrano, è stata una scelta degli sviluppatori: non erano più in grado di garantire la sicurezza del servizio

Di solito va così: sei così abituato ad avere un accesso veloce, gratuito e illegale a film e serie-TV, che quando la tua piattaforma pirata di riferimento viene chiusa (strano) cominci a batterti il petto come se ti avessero privato di chissà quale diritto acquisito. È quello che sta succedendo a migliaia di utenti di Popcorn Time, noto anche come il “Netflix pirata”, che nelle ultime ore, al posto del loro adorato spacciatore di film gratis, si sono ritrovati ad accedere alla pagina neutra di un provider.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le autorità non c'entrano. A mettere fuori uso il sito sono stati i suoi stessi sviluppatori che, dopo l'ammutinamento di alcuni collaboratori nelle scorse settimane, hanno ammesso di non essere più in grado di garantire una connessione sicura al servizio.

Negli ultimi giorni qualcuno ha incasinato la nostra infrastruttura e non siamo in grado di convincere il nostro provider Gandi.net che siamo chi siamo e che vogliamo restare online” si legge in un comunicato ufficiale.

Se Popcorn Time era così noto, il motivo principale consisteva proprio nella sicurezza garantita dalla piattaforma rispetto ad altri siti che offrono pellicole piratate. Per utilizzare Popcorn Time era sufficiente scaricare un software sul proprio dispositivo (Mac, Windows, Linux, iOS e Android), che consentiva di scegliere tra una vasta offerta di pellicole senza rischiare di aprire le porte del proprio dispositivo a malware di ogni tipo.

Inoltre, l'interfaccia intuitiva consentiva a un pubblico non esperto di accedere con facilità alla sconfinata libreria di torrent presente nel Web. Infine, il tutto era ammantato da un'aurea di legalità che altre alternative non potevano vantare. Più volte, del resto, gli sviluppatori hanno ribadito come Popcorn Time fosse un servizio tecnicamente legale, il che non era esattamente vero. Certo, nei server della piattaforma non si trova un solo film piratato, ma di fatto il sito poteva essere utilizzato per accedere a torrent illegali. L'utente che sceglieva il contenuto di fatto lo scaricava e, nel contempo, lo metteva a disposizione automaticamente per gli altri utenti. In parole povere, Popcorn Time sarà anche stato legale, ma chi lo usava diventava automaticamente un pirata.

Le grane per Popcorn Time sono cominciate nel marzo del 2014, quando i fondatori avevano deciso di abbandonare la startup. Gli altri sviluppatori sono riusciti a mantenere vivo il servizio, garantendone l'accesso anche da mobile, finché settimana scorsa alcuni degli sviluppatori hanno deciso di abbandonare a loro volta la nave, per paura di ventilate cause legali. Tra questi c'era anche chi aveva registrato il dominio Popcorntime.io, e questo ha di fatto creato un'inedita vulnerabilità per il sito.

Non è detto che Popcorn Time torni attivo, e probabilmente non nella stessa forma. Ciò nonostante, nel suo anno e mezzo di vita, questa piattaforma ha di fatto introdotto un nuovo modo di fruire i file video presenti in rete (ricordiamo che esistono anche torrent legali e film non protetti da diritto d'autore).

I creatori di Popcorn Time hanno lanciato da poco una versione totalmente legale del servizio chiamata Butter, che attingerà da Vodo.net per i suoi contenuti. Ma non è detto che ciò decreti necessariamente un travaso di utenti dalla vecchia alla nuova piattaforma. La cosa più probabile è che qualcuno approfitti del temporaneo "vuoto di potere" per introdurre una piattaforma simile e ugualmente illegale.

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Fabio Deotto