John McAfee, continua la fuga dell'ex re degli antivirus
Tecnologia

John McAfee, continua la fuga dell'ex re degli antivirus

L'ex re degli antivirus McAfee è sempre in fuga: ma intanto posta su un blog, carica file audio, pubblica smentite e lancia accuse; e ieri sera presunto attacco informatico a siti governativi del Belize

La fuga continua: ma il silenzio è stato rotto da un pezzo. John McAfee, ex re degli antivirus e pioniere dell'informatica, continua la "fuga" tra giungle e città del Belize, il paese centroamericano in cui si è stabilito qualche anno fa per iniziare una nuova attività nel campo delle ricerche farmaceutiche, e in cui è ancora ricercato dalle autorità che vorrebbero interrogarlo per informazioni in merito all'omicidio di un altro cittadino americano.

Ma non si nasconde alla platea di internet, dove si sta anzi rendendo fin troppo visibile, al punto che in molti hanno cominciato a bollare la vicenda persino come operazione pubblicitaria.

Ma andiamo con ordine: avevamo lasciato il nostro nascosto da qualche parte in Belize, mentre sul web compariva un sito, whoismcafee.com, che riportava la testata "The Hinterland". Titolo di quello che pareva essere un blog personale di McAfee ma anche di una graphic novel a lui dedicata dal cartoonist Chad Essey. Ecco perché, dopo la "sparizione" di McAfee e un paio di post dello stesso Essey in cui si diceva che era stato contattato dall'amico in fuga, che lo stesso stava cercando un collegamento internet e via dicendo (post peraltro poi cancellati) e un presunto blocco dei commenti sul sito, da più parti si è gridato alla mossa pubblicitaria.

In seguito, non solo è stata riaperta la possibilità di commentare, ma McAfee ha preso a scrivere e rispondere con regolarità su questo sito, che ora porta il suo nome, mentre alla copertina del romanzo grafico in lavorazione è dedicata una pagina a parte. Essey lascia intendere che il volume a fumetti era dedicato semplicemente all'incontro e all'amicizia con il pittoresco personaggio McAfee, e che solo ora la cosa è degenerata in una storia diversa e ovviamente - aggiungiamo noi - con un finale tutto da scrivere.

Nel fiume di parole che McAfee sta postando c'è fin troppa carne al fuoco: pesanti accuse al governo del Belize, appelli in favore della liberazione di amici e collaboratori che sarebbero ancora trattenuti dalle autorità a suo dire praticamente per il solo fatto di aver lavorato per lui e di essergli stati accanto; una ricompensa di 25.000 dollari per chi fornirà informazioni relative all'omicidio di Gregory Viant Faull; riflessioni - con tanto di immagini - sulle pittoresche figure femminili incrociate dal nostro nelle sue (dis)avventure centroamericane. Anche un paio di post scritti da Sam (Samantha), la donna che gli è accanto anche ora durante i suoi spostamenti. Tra i commentatori ha fatto capolino un certo Eugene Kaspersky: sarà veramente lui, altro pioniere del settore antivirus per computer? E anche una spiegazione per la storia del forum sulle droghe in cui un tale "Stuffmonger" aveva descritto le sue prodezze in fatto di sostanze psicotrope.

Stuffmonger è davvero McAfee, come lui stesso conferma. Ma la cosa sarebbe stata una gigantesca bufala, come peraltro molte persone presenti sullo stesso Bluelight.ru avevano sostenuto. In pratica, McAfee si autodefinisce un burlone, con l'hobby di scherzi assurdi: ad esempio raccontare fesserie di ogni genere al giornalista di turno, che poi regolarmente le pubblica (dopotutto arrivano direttamente da una fonte così autorevole). Nel caso del sito russo, sapendo dell'esistenza di questo forum sulle droghe, vi aveva postato sostenendo di riuscire a creare il thread più lungo di Bluelight: il tutto per una bizzarra scommessa con un amico, peraltro vinta. Il thread in cui Stuffonger mostra provette e immagini del suo laboratorio ha avuto oltre 1000 post complessivi, prima di essere chiuso dai gestori del forum.

Il nostro negli ultimi giorni si è dato fin troppo da fare, per qualcuno che dovrebbe essere in continuo movimento e non avere una connessione stabile ad Internet: oltre che nel blog, è apparso su Facebook, Twitter, YouTube e Soundcloud. In questi ultimi due postando una intercettazione ambientale con tanto di trascrizione, che proverebbe che c'è davvero qualcuno intenzionato ad eliminarlo fisicamente.

Ieri sera, McAfee - di cui vediamo finalmente una foto scattata da Sam durante quello che lui chiama "esilio" - scriveva di problemi al sito ufficiale del Governo del Belize ; lo stesso risultava accessibile dall'Italia ma a quanto pare ci sono effettivamente stati molti problemi soprattutto per chi tentava di visitarlo dal Nordamerica. Il sito downforeveryoneorjustme.com confermava la non accessibilità; questo funzionamento a singhiozzo pare sia durato per parecchie ore, ben 24 ore a detta di McAfee. Problemi anche per un form da cui si poteva contattare il locale ente del Turismo. Che ne pensa McAfee, che nei giorni scorsi aveva postato liste di indirizzi del Belize a cui scrivere per perorare la sua causa? Che forse c'è nientemeno che lo zampino di Anonymous , visto che anche qualche membro del noto collettivo di attivisti digitali pare aver visitato il blog e seguito la vicenda. Se così fosse, però, McAfee chiede di non attaccare siti ma di perorare la sua causa diffondendo informazioni, datosi che il governo locale starebbe tenendo nascosta la vicenda ai media del paese e ai propri cittadini.

Solo paranoia e disinformazione? Forse.

Nella giungla del Belize, l'avventura del John Rambo dell'era di Internet prosegue.

[Aggiornamento]:

A poche ore dalla pubblicazione di questo pezzo, alcuni post del blog risultano scomparsi del tutto. Tra questi uno in cui erano ben visibili due foto di Sam che cucina per John, a casa di un amico che li ospita, e anche lo stesso post con la foto di McAfee di cui qui è riportato un particolare.

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