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Tecnologia

La realtà virtuale è un’opportunità. Anche per il porno

L’utilizzo dei visori immersivi potrebbe cambiare la modalità di fruizione dei contenuti a luci rosse. Anzi la sta già cambiando

Il bello della realtà virtuale è che ti sembra di poter toccare ciò che invece reale non è. Praticamente il sogno di tutta l’industria cinematografica dai fratelli Lumier a oggi. Fra gli addetti ai lavori se ne parla da tempo. Da quando gli Oculus Rift e i suoi fratelli hanno fatto la loro comparsa sul mercato, c’è chi crede che la nostra esperienza davanti a qualsiasi contenuto video sarà presto rivoluzionata.

I più attivi, in questo senso, sono i produttori di videogiochi, ma c’è un altro settore che sembra voler cogliere in pieno tutte le opportunità concesse dal mondo visori VR: il porno. In fondo, a ben guardare, l’idea di mettersi un paio di occhialoni davanti agli occhi capaci per entrare - letteralmente - nel bel mezzo della scena sembra fatta apposta per enfatizzare l’esperienza a luci rosse.

PornHub: ecco la prima sezione dedicata all'hard immersivo
Non sorprende, allora che PornHub - forse il più celebre fra i siti Web dedicati alla distribuzione del porno - abbia appena annunciato l’apertura di un canale interamente dedicato al sesso virtuale.

In pratica, basterà dotarsi di un paio di visori ad hoc (è sufficiente anche un paio di Cardboard, gli occhiali di cartone realizzati da Google), per godere gratuitamente di una nuova serie di contenuti a tripla X a carattere immersivo.

Questo il divertente spot pubblicitario diffuso dal portare per promuovere l’iniziativa realizzata in collaborazione con BaDoink VR:

E se il VR fosse solo il primo passo?
Se quello di PornHub rappresenta il primo vero tentativo di portare il porno virtuale davanti agli occhi di tutti, anche il resto dell’industria di settore sta lavorando in questo senso, anche nel tentativo di risollevare i profitti che . Naughty America, uno dei portali a luci rosse più famosi del mondo, ha già messo online tutta una serie di contenuti VR a pagamento, alcuni dei quali suddivisi per soggettiva (POV), per lui o per lei.

C’è chi si chiede se quello dei visori a realtà virtuale sia solo il primo passo verso un modello di “fruizione” dei contenuti completamente interattivo, capace cioè di coinvolgere tutti i sensi, dalla vista al tatto.

Altro che porno, gli Oculus saranno una rivoluzione sociale


Di certo, la linea di demarcazione che separa il sesso visto da quello consumato dal vero potrebbe ridursi drasticamente nei prossimi anni. Uno scenario che sta già eccitando le fantasie onanistiche di migliaia di utenti ma che d’altro conte pone anche alcuni interrogativi. Uno su tutti: Se Facebook ha sostituito (in parte) le relazioni sociali, il porno virtuale potrebbe fare lo stesso nella sfera sessuale?

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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