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Tecnologia

Come avere successo su YouTube, una guida pratica

Scritto da due giornalisti, il manuale "Professione Youtuber" insegna i segreti per costruire e gestire un canale di successo

Ha un doppio merito il libro «Professione Youtuber» (Apogeo education - Maggioli editore) scritto dai giornalisti ed esperti del mondo digitale Paolo Crespi e Mark Perna: da una parte permette di capire come sono nati fenomeni del web in grado di rastrellare centinaia di migliaia di clic facendo cose che potrebbero sembrare alla portata di tutti, da giocare a un videogioco a indovinare il nodo di una cravatta, da eseguire una ricetta davanti a una telecamera a scegliere il make-up perfetto per una serata speciale; dall’altra è una cassetta degli attrezzi vasta, puntuale, chiara e completa per cambiare prospettiva, passare dal mouse all’obiettivo. Tentando, sul serio, la via del successo.

«Secondo i dati di comScore» spiega Mark Perna a Panorama.it «solo lo scorso gennaio in Italia sono stati visti 8,1 miliardi di video online, segno che questo tipo di contenuti è sempre più popolare. Lo youtuber è quindi una figura professionale emergente, con competenze specifiche, in grado di rispondere alle richieste di un mercato digitale in forte evoluzione».

Ecco. La parola chiave del libro è la parola «professione». Non hobby. Non passatempo. Non ritaglio. Non tentativo improvvisato. Ma lavoro in grado di generare un guadagno. Non necessariamente come le star della rete che intascano cifre a vari zeri, ma proporzionale agli sforzi e alle tecniche imparate. E incoraggiato dai nuovi attori in gioco.  «Il recente programma di remunerazione dei video annunciato da Amazon, il possibile ingresso di Facebook e il boom dei servizi di streaming» aggiunge Perna «dimostrano chiaramente che investire in questo mestiere è una scelta vincente».

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«Questo libro dà una spinta nuova a tutti coloro che hanno voglia di farsi conoscere sulla rete e trarne vantaggi sociali ed economici. Il suo valore pedagogico è fondamentale»

Ne è convinto anche il guru della comunicazione Derrick de Kerckhove, che nella prefazione del testo inizia un ragionamento partendo dal sociologo Marshall McLuhan e arriva a concludere: «Questo libro dà una spinta nuova a tutti coloro che hanno voglia di farsi conoscere sulla rete e trarne vantaggi sociali ed economici. Il suo valore pedagogico è fondamentale».

Valore pedagogico a parte, è però il senso pratico che riempie le pagine a rimanere impresso. Di capitolo in capitolo, si apprende non solo perché bisognerebbe diventare uno youtuber, ma come si realizza un video, come si costruisce e organizza il proprio canale, come se ne promuovono e distribuiscono i contenuti, dove e come si genera il profitto, come si analizza l’andamento del proprio lavoro, grazie agli strumenti certi, a volte spietati di misurabilità che il mezzo offre.

Chiarendo, in parallelo, temi per nulla pigri, anzi cruciali quali il copyright. Estendendo il ragionamento a tutta la galassia in fermento ed espansione dei video sul web. Ascoltando, infine, la voce dei protagonisti, i clamorosi casi di successo, gli Youtuber più famosi. Quelli che della loro passione sono già riusciti a fare una professione.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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