Ericsson, a quota 6,4 miliardi le sottoscrizioni mobili nel mondo
Tecnologia

Ericsson, a quota 6,4 miliardi le sottoscrizioni mobili nel mondo

Tutti i dati e le previsioni contenute nel Mobility Report della multinazionale svedese

È quasi dominio smartphone: sono circa il 40 per cento di tutti i telefonini venduti nel mondo nek corso del terzo trimestre del 2012. Non a caso il traffico dati è raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e crescerà di circa il 50 per cento ogni 12 mesi da qui al 2018, ovvero di 12 volte rispetto a oggi. A trainare questo boom sarà soprattutto l’aumento sempre maggiore della fruizione in mobilità di contenuti video, che rappresentano il 25 per cento del traffico totale dei cellulari e ben il 40 per cento delle tavolette.

Sono questi alcuni dei dati più significativi contenuti nel Mobility Report di Ericsson appena diffuso e che fotografa numericamente qual è la situazione nel cruciale settore della telefonia mobile. Che oggi conta ben 6,4 miliardi di sottoscrizioni e 4,3 miliardi di abbonati, perché, banalmente, molte persone hanno più di un contratto. Nel 2018 arriveremo a 9,3 miliardi: significa che, di nuovo, ci saranno più schede sim attive che persone. Mentre nel terzo trimestre di quest’anno, solo nell’Europa Occidentale, le sottoscrizioni hanno sfondato il muro del mezzo miliardo. Sono 530 milioni.

Per rispondere a questa sempre maggiore sete di traffico dati, bisognerà implementare delle tecnologie di trasmissione adatte e capienti. La buona notizia, stando a quanto riportato da Ericsson, è che a metà 2012 la copertura LTE, ovvero la forma più veloce disponibile al momento per download e upload in mobilità, ha raggiunto 455 milioni di persone nel mondo (in Italia è da poco arrivata nelle principali città e dovrebbe progressivamente espandersi sul territorio nazionale nel corso del 2013). Entro 5 anni più della metà della popolazione mondiale potrà avere a disposizione una connessione LTE. Nel 2018 le sottoscrizioni dovrebbero passare dai 55 milioni attuali a ben 1,6 miliardi. Comunque le reti WCDMA/HSPA, quelle di generazione precedenti ma comunque sempre veloci, continueranno naturalmente a crescere più velocemente dell’LTE. Almeno per ora e in termini assoluti.

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«La correlazione positiva tra maturità ICT e sviluppo socio-economico è ormai ampiamente dimostrata da studi accademici e casi pratici» ha detto Nunzio Mirtillo, amministratore delegato di Ericsson Italia nel corso di un evento organizzato a Roma e a cui hanno partecipato rappresentanti del mondo di istituzioni e imprese.

Concentrandosi in particolare sull’Italia, secondo una recente ricerca di Ericsson Consumer Lab sull’adozione delle nuove tecnologie nel nostro Paese, la fascia dei giovani tra i 15 e i 24 anni mostra una percentuale di accesso a internet superiore al 90 per cento. E già il 40 per cento lo utilizza in mobilità. «Le nuove generazioni» ha commentato Mirtillo «accedono pienamente alla società dell’informazione e rivestono un ruolo chiave nello sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali, vero motore del progresso dell’Italia». Proprio per questo motivo, durante la giornata, sono stati premiati i vincitori del Programma Ego, che aiuterà delle giovani start-up nostrane a crescere e farsi strada.

Twitter: @marmorello

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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