ALTphabet: il nuovo linguaggio dei media indipendenti
Phil Manker , Flickr
Tecnologia

ALTphabet: il nuovo linguaggio dei media indipendenti

Nasce il sito per scrivere con un alfabeto alternativo incomprensibile ai più. Ecco perché

“In Europa il diritto all’informazione e la libertà dei media è a rischio ogni giorno. Per questo abbiamo invitato giornalisti, blogger e utenti a rendere inaccessibili i loro articoli, post e status con un linguaggio criptato chiamato ALTphabet per far riflettere, creare consapevolezza e spingere a un’azione da parte di tutti. Il nostro obiettivo è raggiungere un milione di firme, in questo modo l’Unione Europea interverrà per tutelare il diritto di ciascun cittadino ad avere media liberi e indipendenti.”

È questo il manifesto di ALTphabet, il sito nato per regalare a tutti la possibilità di criptare i propri messaggi e renderli illeggibili ad occhi indiscreti. La “magia” è resa possibile cliccando il tasto ALT della propria tastiera mentre si scrive il messaggio oppure digitando il messaggio in italiano e traducendolo (come su Google Translate) nel linguaggio criptato. A questo punto sullo schermo appaiono caratteri alternativi e non il testo normale, che possono essere tradotti solo attraverso un tool specifico sviluppato dal team di Aphabet.org e disponibile sul sito.

Secondo gli sviluppatori, ALTphabet è uno strumento di crittografia che vuole andare al di là della semplice condivisione di messaggi non comprensibili. Alla base dell’iniziativa vi è la volontà di voler “riaffermare il diritto all’informazione”. La piattaforma è online dal 5 marzo ed è stata realizzata dall’agenzia Saatchi & Saatchi con l'European Initiative For Media Pluralism e il supporto dell'European Alternatives e dell'Alliance Internationale de Journalistes. Il fine è di porre l’Unione Europea dinanzi a casi in cui la libertà di stampa viene messa in seria discussione, con governi, testate e giornalisti che finiscono col diventare solo degli esecutori dei messaggi di propaganda dei più forti. Fermare tutto questo e restituire un'informazione più libera è possibile.

“Il diritto ad una informazione corretta non è garantito da una legge univoca – si legge su ALTphabet.org – concentrazioni di proprietà editoriali, controllo sulla pubblicità, influenza dei partiti politici, tentativi di censura delle libertà digitali sono minacce inaccettabili per chi vuole vivere in un’Europa libera e democratica”. L’obiettivo principale è quello di arrivare fino alla Commissione Europea; una possibilità da realizzare attraverso la firma di almeno 1 milione di cittadini in sette diversi paesi (ad oggi siamo a poco più di 14 mila) con la conseguente promozione dell’indipendenza dei media attraverso una Direttiva UE che a quel punto sarà legittima.

La presa di posizione nei confronti dell’Unione Europea è forte: “L'UE è chiamata a dare risposte coerenti ai suoi cittadini non solo per quanto riguarda l’economia ma anche per la salvaguardia dei loro diritti umani e civili. Alla stesso tempo i media sono chiamati a scrollarsi di dosso la falsa ideologia del web come la soluzione a tutti i problemi. ALTphabet è un potente strumento di sensibilizzazione nella nostra lotta per avere cittadini più informati di tutta Europa, la stessa Europa che riteniamo debba essere più democratica” – hanno sottolineato Lorenzo Marsili e Giovanni Melogli di Initiative Media.

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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