Presentazione della Relazione annuale dell'Agcom
ANSA/CLAUDIO PERI
Tecnologia

Agcom: in Italia banda larga ancora insufficiente

Il garante sottolinea soprattutto le differenze territoriali nella diffusione dell'infrastruttura. Preoccupa soprattutto l'"ultra" rispetto all'Europa

Un capitolo importante nella relazione annuale dell'autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni - presentata oggi dal presidente Angelo Marcello Cardani - riguarda la diffusione della banda larga nel paese.

Distribuzione territoriale diseguale
Nonostante a livello nazionale, ha detto Cardani, l'infrastuttura abbia raggiunto il 97% della popolazione (attestandosi sul livello medio Ue del 3% in termini di digital divide), la situazione presenta criticità nella distribuzione sul territorio".

Digital divide leggermente ridotto
"Al nord, per esempio - continua Cardani - si va da una copertura del 98,4% della Lombardia all'83% del Friuli; al centro dal 96% del Lazio all'88% dell'Umbria; al sud dal 96,6% della Puglia al 76% del Molise".

"Comunque - chiarisce l'Agcom - vi è un miglioramento rispetto all'anno precedente: il digital divide si riduce dell'1% a livello nazionale".

Penetrazione inferiore all'Europa
"Il livello di penetrazione - allerta però Cardani - si presenta più basso della linea europea, con il 51% delle famiglie che hanno sottoscritto un abbonamento rispetto a una media Ue del 70%.

Tra le ragioni, un minore utilizzo di internet e minore livello di alfabetizzazione, i prezzi dei servizi su rete fissa più elevati dei principali paesi europei, una minore velocità media di navigazione e l'assenza di concorrenza dinamica tra operatori di rete fissa e operatori televisivi via cavo".

La banda ultralarga
"Gli indicatori sulla banda ultralarga - spiega ancora Cardani - presentano un grado di arretratezza preoccupante rispetto all'Europa. L'Italia registra un livello di copertura del 36% contro il 68% dell'Ue a 28 e di conseguenza un digital divide doppio rispetto a quello europeo e con situazioni regionali che arrivano al 100%, ovvero totale assenza di reti a banda ultralarga".

La situazione, secondo il presidente dell'Agcom, è "ancora più critica se si considera il livello di penetrazione: solo il 4% delle famiglie utilizza connessioni "30 Mbps (contro il 26% dell'Ue28) e praticamente nulle sono le connessioni "100 Mbps (9% nell'Unione)".

"Un ruolo decisamente importante per colmare tale divario - conclude Cardani - potrà essere svolto attraverso gli strumenti messi in campo dal governo in attuazione della strategia per la banda ultralarga, che prevede la destinazione di una quota significativa di incentivi e contributi finanziari alle aree bianche (percentuale di digital divide pari al 100%) del Paese". (Lapresse)

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