Giulio Romano
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Giulio Romano: Mantova lo celebra con due grandi mostre

A Palazzo Ducale e a Palazzo Te, sino al 6 gennaio 2020, due grandi mostre celebrano il genio artistico di Giulio Romano

"Con nuova stravagante maniera" e "Arte e Desiderio". Palazzo Ducale e Palazzo Te.

Questi i titoli delle mostre - e le rispettive sedi - che, nella spendida Mantova, celebrano l'arte e il genio di Giulio Pippi de' Jannuzzi, in arte Giulio Romano, il più talentuoso degli allievi di Raffaello.

Un evento eccezionale (a cui il Presidente Mattarella ha assegnato la prestigiosa Medaglia del Presidente della Repubblica), che regala ai visitatori un ritratto a tutto tondo del genio artistico di Giulio Romano, dagli esordi a Roma, alla lunga e intensa attività a Mantova, evidenziando la molteplicità dei suoi interessi.

Con Nuova e Stravagante Maniera, la mostra a Palazzo Ducale

Un titolo che riporta al Vasari e una splendida collezione di 72 disegniprovenienti dal Louvre di Parigi: questi i tratti salienti della mostra a Palazzo Ducale, curata da Peter Assmann, Laura Angelucci, Paolo Bertelli, Roberta Serra, con la collaborazione di Michela Zurla e di un ampio comitato scientifico.

L'esposizione intende illustrare la figura di Giulio Romano e la sua “nuova maniera” di fare arte, in particolare nella città gonzaghesca, mettendone in luce le peculiarità e l’aspetto fortemente innovativo.

Articolata in 3 sezioni -Il segno di Giulio, Al modo di Giulio, Alla maniera di Giulio - accanto alle opere del Louvre, l'esposizione propone un’ulteriore e ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l’Albertina di Vienna e il Victoria and Albert Museum di Londra), oltre a dipinti, arazzi e stampe.

Per arricchire il percorso espositivo, sono inoltre state utilizzate le più recenti tecnologie digitali al fine di ricreare, attraverso ricostruzioni 3D, oggetti e ambienti giulieschi.

Arte e Desiderio, la mostra a Palazzo Te

Curata da Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Linda Wolk-Simon, questa mostra indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia.

Concentrandosi sulla produzione di Giulio Romano, il percorso espositivo evidenzia la capillare diffusione di un vasto repertorio di immagini erotiche nella cultura artistica cinquecentesca e svela le influenze esistenti tra cultura alta e cultura bassa nella produzione di tali immagini. Il tema della mostra, che offre al pubblico la possibilità di indagare un aspetto relativamente poco noto dell’arte del Rinascimento, è strettamente connesso al luogo che la ospita:soggetti erotici e storie amorose sono infatti ricorrenti nelle sale di Palazzo Te, capolavoro indiscusso della carriera artistica di Giulio Romano e arricchita, in occasione delle "celebrazioni Romanesche", da una fantasmagorica, suggestiva, nuova illuminazione della Sala dei Giganti

Suddivisa in più sezioni, il cuore della mostra è senza dubbio rappresentato dal monumentale quadro di Giulio Romano intitolato i "Due Amanti" (conservato all’Ermitage di San Pietroburgo), probabilmente realizzato poco prima dell’arrivo dell’artista a Mantova- nel 1524 - e condotto nella città dei Gonzaga per il marchese Federico.

Ad affiancare il dipinto due opere di eccezionale importanza artistica, affini ai "Due Amanti" per soggetto e cronologia: un arazzo – spettacolare per dimensioni e preziosità dei materiali – con Mercurio ed Erse, ispirato a un’invenzione di Raffaello per la Villa Farnesina e un raffinato cartone di grandi dimensioni raffigurante Giove e Danae, realizzato da Perino del Vaga (un altro collaboratore di Raffaello), che servì da modello per un arazzo (ora perduto) realizzato su commissione di Andrea Doria, parte di una serie dedicata agli amori clandestini di Giove.

Importanye sottolineare, infine, che la mostra è parte integrante del programma di mostre ed eventi "Giulio Romano è Palazzo Te" (settembre 2019 – giugno 2020), promosso dalla Fondazione Palazzo Te e dal Comune di Mantova, organizzato e prodotto con la casa editrice Electa

Dove e Quando. Info generali

Visitabili con un UNICO BIGLIETTO, le mostre aprono al pubblico dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020

Palazzo Ducale

Orari: Aperto dal martedì alla domenica: dalle 8.15 alle 19.15.
Chiuso: lunedì, 25 dicembre, 1° gennaio.

Biglietteria unica. Piazza Sordello, 40 - Mantova

Ufficio Stampa: CLP Relazioni Pubbliche/Anna Defrancesco www.clp1968.it - Ufficio Stampa Palazzo Ducale/Alessandro Colombo/Ylenia Appollonio www.mantovaducale.beniculturali.it

Palazzo Te

Orari: lunedì dalle 13.00 alle 19.30 - dal martedì alla domenica: dalle 9.00 alle 19.30.
Chiuso: lunedì, 25 dicembre, 1° gennaio. 

Ufficio Stampa: Electa/Giulia Zanichelli giulia.zanichelli@consulenti.mondadori.it

INFO E PRENOTAZIONI. Tel. + 39 0376/1979020


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Ufficio Stampa CLP
Giulio Romano, Cristo e l’adultera, Parigi, Musée du Louvre, Département des Arts graphiques

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