"Immagini che scorrono sul monitor delle "agenzie": il mondo come lo avvertiamo, mediato, non dall'impossibile ritmo continuo delle televisioni, ma dal ritmo discreto degli scatti dei fotografi; un flusso di momenti che inquadrano una giornata. Una serie di "istanti infiniti" che ci aiutano a vedere. Nessuna ambizione di primato estetico - troppo veloce e caotica la selezione - ma, certamente, il valore estetico delle fotografie scelte è parte della loro funzione: non solo "documento", ma soprattutto espressione delle possibilità della fotografia come media narrativo e rappresentativo."
EPA/WOJCIECH PACEWICZ
13 dicembre 2013. A Lublino, in Polonia, un momento della rievocazione storica dell'entrata in vigore della legge marziale, con cui il 13 dicembre 1981 il governo comunista della Repubblica Popolare Polacca limitò drasticamente le libertà, nel tentativo di schiacciare l'opposizione del movimento di Solidarnosc. Migliaia di attivisti dell'opposizione furono internati senza accuse formali e fino a 100 persone vennero uccise. La legge marziale rimase in vigore fino al 22 luglio 1983, ma molti dei prigionieri politici vennero rilasciati solo dopo l'amnistia generale del 1986.
