Steve McCurry. Icons
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Steve McCurry in mostra Pavia

Dal 3 febbraio al primo luglio 2018, in mostra alle Scuderie del Castello Visconteo oltre 100 scatti di uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea

Curata da Biba Giacchetti, la mostra in programma a Pavia raccoglie oltre 100 scatti che documenta quanto di meglio l’artista americano ha realizzato in quarant’anni di attività. Un percorso espositivo affascinante, che spazia dall'India all’Afghanistan, dalla Birmania al Giappone, passando per l'India e il Brasile, in una sorta di viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che da sempre caratterizzano le immagini di Steve McCurry

Quando

La mostra sarà aperta al pubblico dal 3 febbraio al 1 luglio 2018 nei seguenti giorni e orari

Dal martedì al venerdì: 10.00-13.00/14.00-18.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 - 20.00

Dove

Ad ospitare "Icons", le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, in viale XI Febbraio, 35

Perchè è interessante

Amato o criticato, fotografo di grandi conflitti e di intensi ritratti, Steve McCurry è senza ombra di dubbio un'icona indiscussa del panorama artistico internazionale, una sorta di "Leonardo della fotografia", colui che ha immortalato la famosissima "ragazza afghana", moderna Monna Lisa finita sulla copertina del National Geographic nel 1985 e che, come l'enigmatica Gioconda, tutti, ma proprio tutti conoscono

Grazie allo scatto di McCurry, i suoi grandi occhi verdi e il suo sguardo triste hanno fatto il giro del mondo e il ritratto di Sharbat Gula (questo il suo nome), è da sempre una delle immagini più ammirate nelle mostre del fotografo americano: e probabilmente lo sarà anche nell'esposizione pavese, che inizia con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e d’ironia

A completare il percorso espositivo, un video, dal titolo “Le massime di Steve McCurry”, in cui l’artista americano racconta il suo modo di intendere la fotografia e un altro filmato, prodotto dal National Geographic, dedicato alla lunga ricerca che ha consentito di ritrovare, 17 anni dopo, “la ragazza afghana” ormai adulta.

Attività collaterali

Per tutta la durata della rassegna è in programma una serie di attività didattiche, incontri e visite guidate gratuite per bambini e adulti.

Una mostra “family friendly”, con un angolo per l’allattamento per le mamme, una sala didattica con accesso libero per le famiglie, un percorso creato ad hoc per i bambini, un kit didattico in omaggio da ritirare in biglietteria appositamente creato per la visita dei più piccoli.

Inoltre, all’interno delle Scuderie, un’opera ad “altezza bambino” attenderà i giovani visitatori per un’esperienza immersiva a loro dedicata.

La mostra è organizzata e prodotta da ViDi, con Civita Mostre e SudEst57 in collaborazione con la Fondazione Teatro Fraschini e il Comune di Pavia – Settore Cultura

Steve McCurry, breve biografia

Fotoreporter statunitense, Steve McCurry nasce nel 1950 in un sobborgo di Philadelphia, in Pennsylvania.

Laureatosi in teatro nel 1974, è proprio in questi anni che McCurry si avvicina al mondo della fotografia, partendo per l’India come fotografo freelance.

La sua carriera e la sua popolarità decollano però quando, dopo aver attraversato il confine tra Pakistan e Afghanistan, McCurry porta rotoli di pellicola cucita nei vestiti e mostra al mondo intero le immagini del conflitto: il suo servizio vince la "Robert Capa Gold Medal for Best Photographic Reporting from Abroad" (premio dato a fotografi che si sono distinti per il coraggio dimostrato e per le loro imprese) e il suo nome entra di diritto nella ristretta rosa dei grandi della fotografia

Pluripremiato, McCurry collabora spesso al "National Geographic Magazine" ed è membro della "Magnum Photos" dal 1986.



Steve McCurry. Icons
© Steve McCurry /Ufficio Stampa CLP
Steve McCurry, Mazar-i-Sharif, Afghanistan, 1991

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Rita Fenini