Pietro Donzelli
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Pietro Donzelli, il Delta del Po negli anni '50: la mostra a Rovigo

La "Terra senz’ombra" raccontata in oltre 100 fotografie, in gran parte inedite, esposte a Palazzo Roverella

Inaugura il 25 marzo a Rovigo, presso Palazzo Roverella, la mostra Pietro Donzelli. Terra senz’ombra. Il Delta del Po negli anni Cinquanta, che per la prima volta presenta oltre 100 fotografie, molte assolutamente inedite, della grande e importante ricerca compiuta dal fotografo tra il Delta del Po e le terre del Polesine, dal 1953 al 1960.

Da grande narratore, Pietro Donzelli (Monte Carlo, 1915 – Milano, 1998) ha raccontato la Terra senz’ombra in una serie considerata tra i pilastri della storia della fotografia italiana: uno dei più precoci e coerenti esempi di fotografia documentaria, in cui l'autore mostra una grande capacità di creare un vero e proprio affresco umano e ambientale.

Tra topografia e sociologia, gli scatti dedicati a questo "luogo-mito" della nostra cultura - rappresentato anche in innumerevoli opere cinematografiche e letterarie di importanti autori italiani - si concentrano soprattutto sulle persone (il lavoro dei pescatori e dei contadini, i momenti di calma e di svago) e sugli ambienti (il paesaggio di pianura, il fiume, le rotte che tanto hanno devastato territori e uomini, il mare).

In mostra anche importanti materiali di documentazione del progetto, scritti dello stesso Donzelli e composizioni di sue fotografie di con rime del poeta Gino Piva (1873 - 1946).

Pietro Donzelli CropPietro Donzelli in un ritratto del 1997 (© Barbara Klemm)

Nelle sue serie fotografiche, Pietro Donzelli ha testimoniato principalmente l'Italia dal dopoguerra agli anni sessanta, nel passaggio dalla società rurale e preindustriale alla società dei consumi. Attento al rapporto tra l'uomo e il suo ambiente, ha lavorato su Milano, Napoli, la Calabria, la Sicilia, la Sardegna e il paesaggio toscano (serie Crete senesi).

Nel corso della sua lunga avventura professionale, ha però operato anche come collaboratore di riviste specializzate e curatore di mostre, divenendo una figura determinante per la diffusione della cultura fotografica nel nostro Paese. Grazie alla sua instancabile attività, sono state presentate in Italia, per la prima volta, opere di Dorothea Lange, di Alfred Stieglitz e dei fotografi della Farm Security Administration.

A partire dal 1948 è stato tra i fondatori e gli animatori della rivista Fotografia, mentre dal 1957 al 1963 è stato redattore e poi condirettore dell'edizione italiana di Popular Photography. Con Piero Racanicchi ha curato due volumi (1961 e 1963) di Critica e Storia della Fotografia, che raccoglievano testi e materiali sui più importanti fotografi della storia. Nel 1950 è stato tra i fondatori dell'Unione Fotografica, che mirava a spostare l'attenzione sul realismo in fotografia, promuovendo manifestazioni di livello internazionale e sostenendo la fotografia italiana all'estero.

PIETRO DONZELLI
Terra senz’ombra. Il Delta del Po negli anni Cinquanta
a cura di Roberta Valtorta
25 Marzo 2017 - 02 Luglio 2017
Palazzo Roverella
Via Giuseppe Laurenti 8, Rovigo

La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo, l'Accademia dei Concordi e Silvana Editoriale che ne pubblica il catalogo (208 pagine, circa 120 immagini), a cura di Roberta Valtorta e Renate Siebenhaar.

Pietro Donzelli
© Renate Siebenhaar/Estate Pietro Donzelli, Francoforte sul Meno
Il traghetto di Forti per l'isola Camerini, 1953.

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