I funerali di Eyal, Gilad e Naftali in Israele

I funerali di Eyal, Gilad e Naftali in Israele

Le immagini dell'ultimo saluto ai tre studenti rapiti e uccisi in Cisgiordania

Israele ha sepolto stasera i suoi ragazzi. Eyal Yifrach (19 anni), Naftali Fraenkel e Gilad Shaar (16 anni), riposano l'uno accanto all'altro, per volontà delle famiglie, nel cimitero di Modi'in, a poca distanza da Tel Aviv, dove decine di migliaia di persone da tutta Israele hanno partecipato alla loro cerimonia funebre, celebrata dopo le esequie private svoltesi nei luoghi di residenza dei tre studenti (rispettivamente Nof Ayalon , Elad  e Talmon ). Alla cerimonia congiunta per i tre studenti della yeshivà di Kfar Tzion era presente l'intera leadership israeliana: dal presidente uscente Shimon Peres a quello entrante Reuven Rivlin, ai ministri del governo, ai due rabbini capo di Israele. Attorno una marea di persone, in viaggio da stamattina con ogni mezzo, per dare l'estremo saluto ai tre rapiti e uccisi in Cisgiordania. Non un grido, non uno slogan, non una voce esagitata o di vendetta ha turbato le esequie, solo un'atmosfera fortemente religiosa dove la fede è stata la protagonista assoluta.

 

Prima dei funerali pubblici, nella cerimonia familiare, visibilmente emozionata Rachel Fraenkel, madre di Naftali, gli ha dato l'ultimo saluto dicendo ''Riposa in pace, figlio mio. Sentiremo sempre la tua voce nei nostri cuori''. La donna - che ha parlato anche all'Onu per la liberazione dei tre - ha poi ringraziato i soldati: ''avete promesso che li avreste trovati e portati a casa. Lo avete fatto''. ''Stiamo piangendo - ha sussurrato Uri Yifrach nella cerimonia per il figlio Eyal - ma le nostre lacrime sono di forza e amore''. Agli assassini del figlio ha poi detto: ''Voi siete dei malfattori, la nazione di Israele ha promesso che il vostro giorno arriverà. Non molleremo... siamo qui e non potete cambiare questo. Siamo una nazione forte''. Ofir Shaar, padre di Gilad, ha sottolineato che il figlio ''fa parte della famiglia di Israele''. Poi ha fatto cenno all'ultima telefonata del figlio alla polizia, poco dopo il rapimento, che oggi è stata resa nota ufficialmente: ''il tuo ultimo messaggio ha messo fine alle divisioni e unito un'intera nazione''. 

 

"Sia lieve a loro la terra. Sia benedetto il loro ricordo."

 

I ragazzi uccisi e il rischio di una ritorsione generalizzata

 

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Dalla parte di Israele

EPA/JIM HOLLANDER

1 luglio 2014. I genitori di Naftali Frenkel, Rachel e Abraham, di fronte al corpo del loro ragazzo coperto da una bandiera israeliana a Nof Ayalon, Israele. 

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