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Le foto più belle della settimana: dal 2 all'8 settembre

I bambini siriani, i bambini birmani. La minaccia nord coreana, un altro uragano e i turisti a Barcellona negli scatti più significativi degli ultimi giorni

Messaggi di pace, segni di guerra.

I contrasti colti dagli obietttivi dei fotografi negli scatti più importanti della settimana.

I palloncini dei bimbi siriani si sono levati nei cieli di guerra sopra Damasco durante la festa islamica di Eid-Al Adha, in contrapposizione allo sguardo sperduto di un piccolo profugo birmano fuggito in Bangladesh dopo l'eruzione della violenza contro la minoranza dei Rohingya.

A migliaia di chilometri di distanza un altro bimbo salito assieme alla mamma sul belvedere di un grattacielo di Seoul ci hanno ricordato che il confine con la Corea del Nord dista meno di 250 km. dalla capitale sudcoreana. Poche ore prima a Pyongyang una parata militare aveva celebrato la riuscita dell'ultimo test nucleare nordcoreano.

Due surfisti hanno sfidato le onde lo stesso giorno, in contesti totalmente diversi: il primo a Portorico appena dopo l'uragano Irma; il secondo al circolo polare artico in territorio norvegese in un tripudio di colori e acqua, la cui mancanza è stata fotografata lungo la Loira colpita dall'eccezionale siccità di questa estate 2017.

La fede è stata protagonista negli scatti in occasione della visita di Papa Francesco in Colombia e dalla festa multicolor in onore di Ganesh in India.

La speranza invocata dal pontefice e la risposta al terrore sono state fissate nello scatto che immortala il relax dei turisti di un albergo sullo sfondo della Sagrada Familia di Barcellona, obiettivo dei terroristi di questa estate di sangue per la capitale catalana.

Un confine reale ed uno culturale sono stati fotografati tra Messico e Stati Uniti in occasione della protesta seguita all'annuncio di Trump di abolire i DACA e in Scozia, dove la regina Elisabetta ha inaugurato in tempi di Brexit un nuovo ponte stradale nei pressi di Edimburgo.


birmania violenze profughi
K M ASAD/AFP/Getty Images
Un piccolo rifugiato birmano tiene in braccio il fratellino in un campo profughi nel Bangladesh dopo l'ondata di violenze scoppiata nel paese. 5 settembre 2017.

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Edoardo Frittoli