Sopravvissuti a Ebola: ritratti dalla Liberia
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Sopravvissuti a Ebola: ritratti dalla Liberia

Hanno contratto il virus ma sono guariti e diventati immuni: il fotografo John Moore ci mostra i loro volti e ci racconta le loro storie

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il tasso di mortalità dell'epidemia di Ebola in corso nell'Africa occidentale è di circa il 70%. Sono oltre 1800 i casi accertati di persone che hanno contratto il virus ma sono guariti e diventati immuni. 

In Liberia, il fotografo John Moore ha chiesto a decine di loro di posare per un ritratto e raccontare la propria storia. Li ha incontrati in un Centro per il trattamento dell'Ebola di Medici senza frontiere a Paynesville, subito dopo una riunione di sopravvissuti, e presso il Centro per la cura dell'Ebola dell'ospedale JFK di Monrovia.

Tutti hanno perso almeno un familiare, alcuni l'intera famiglia. Molti raccontano di avere perso anche il lavoro per via dell'emarginazione da parte della comunità, che ha paura di chiunque abbia avuto a che fare con il virus, anche se si è immunizzato e non rappresenta più un pericolo per gli altri. 
Medici senza frontiere ha arruolato alcuni di loro perché lavorino accanto ai malati, offrendo conforto senza temere il contatto fisico e senza necessità di indossare la pesante tuta protettiva usata dagli operatori sanitari, seppur muniti di guanti, grembiule, mascherina e occhiali. 


John Moore/Getty Images
Paynesville, Liberia, 16 ottobre 2014. Benetha Coleman, 24 anni. Suo marito e i suoi due figli sono morti a causa della malattia.

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