"Immagini che scorrono sul monitor delle "agenzie": il mondo come lo avvertiamo, mediato, non dall'impossibile ritmo continuo delle televisioni, ma dal ritmo discreto degli scatti dei fotografi; un flusso di momenti che inquadrano una giornata. Una serie di "istanti infiniti" che ci aiutano a vedere. Nessuna ambizione di primato estetico - troppo veloce e caotica la selezione - ma, certamente, il valore estetico delle fotografie scelte è parte della loro funzione: non solo "documento", ma soprattutto espressione delle possibilità della fotografia come media narrativo e rappresentativo."
PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images
31 ottobre 2013. Membri dell'organizzazione anti-aborto "Derecho a vivir" (Diritto di vivere) manifestano in un finto cimitero a Madrid, per chiedere al governo spagnolo una riforma della legge sull'aborto. Il governo del Primo ministro Mariano Rajoy aveva promesso di presentare entro la fine del mese alcune modifiche alla vigente legge liberale sull'aborto, approvata nel 2010 dall'allora governo socialista. Il Partito popolare conservatore di Rajoy e la Chiesa cattolica si sono aspramente opposti alla legge del 2010, che permette l'aborto fino a 14 settimane di gravidanza o fino a 22 settimane se il feto è deformato.
