Congo, Robocop nel traffico di Kinshasa

Congo, Robocop nel traffico di Kinshasa

Per #FutureofCities, il fotografo Brian Sokol ci racconta la curiosa soluzione adottata per gestire gli ingorghi stradali nella grande città africana

Come in molte grandi città africane, a Kinshasa, la capitale della Repubblica democratica del Congo - dove oggi vivono oltre 10 milioni di persone - il traffico su gomma sta diventato un problema molto rilevante. Il miglioramento delle infrastrutture procede molto lentamente, a differenza della crescita esponenziale dei veicoli in circolazione sulle strade e dei conseguenti ingorghi. Le autorità della città, consapevoli della mancanza di fiducia nelle forze di polizia da parte della popolazione e desiderose di utilizzare nuove tecnologie, hanno escogitato una soluzione creativa al problema del traffico che congestiona Kinshasa.

Presso i principali snodi stradali cittadini sono stati installati dei robot con telecamere incorporate collegate a una centrale computerizzata che svolgono le funzioni di semaforo e vigile urbano, dando direttive visive e sonore ai conducenti dei veicoli e ai pedoni. Questi particolarissimi sostituti dei vigili urbani, realizzati in alluminio e acciaio inossidabile, alti 2,4 metri circa, dotati di un busto girevole, sono alimentati con energia solare. Lavorano 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno e, soprattutto, non vengono alle mani con gli automobilisti né intascano tangenti, cosa che invece accade spesso alla ai vigili umani. L'iniziativa ha avuto tanto successo nella Repubblica democratica del Congo che altri Paesi africani stanno valutando di importarla. 

Ce la racconta il fotografo newyorchese Brian Sokol con il suo reportage dal titolo Robocops, contributo al viaggio nelle grandi città del mondo del progetto #FutureofCities, lanciato da Sony in collaborazione con l'agenzia fotografica Panos Pictures e con la World Photography Organisation

Le precedenti tappe di #FutureofCities:


Brian Sokol/Panos Pictures/Sony's Global Imaging Ambassadors
Kinshasa, Repubblica democratica del Congo, novembre 2014. L'imprenditrice Therese Kirongozi, presidente di "Women’s Tech" e "madre" dei vigili robot, posa con una delle sue creature in corso di realizzazione.

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