Lifestyle

Firenze 1966: i colori del fango

Un libro racconta le prime ore dell'alluvione di 50 anni fa catturate dalle foto a colori di un cittadino americano testimone del dramma

Quando circa alle 3 del mattino del 4 novembre 1966 nella pensione affacciata sull'Arno il californiano Joe Blaustein fu svegliato nel cuore della notte da sua moglie Paula, l'alluvione aveva già inghiottito sette vite, spazzate via dalla furia del torrente Reggello ed invaso la ferrovia e l'Autostrada del Sole. Il giovane americano era in Italia da qualche giorno e qualche ora prima era stato in Vaticano in udienza da Paolo VI. Era arrivato a Firenze il giorno prima sotto un diluvio torrenziale. Quando si affacciò dalla finestra del suo albergo nelle prime ore del mattino, la luce elettrica era saltata e un acre odore di olio combustibile impregnava l'aria della zona di Ponte Vecchio.

Blaustein fu tra i primi a lasciare una testimonianza fotografica della sciagura di 50 anni fa, grazie alla sua vecchia Rolleiflex sulla quale aveva caricato i rullini a colori. Scese in strada sul Lungarno nelle stesse ore in cui la furia del fiume ruppe gli argini nel centro di Firenze ed il suo doppio obiettivo reflex colse la tragedia proprio mentre su Firenze sorgeva l'alba più tragica dopo una notte scura e insonne, straziata dal ruggito delle acque ingrossate da giorni di pioggia fitta e incessante.

Quella che avrebbe dovuto essere una giornata di festa nazionale, l'anniversario della Vittoria nella Grande Guerra, si tramutò in una guerra essa stessa per la sopravvivenza alla devastazione dell'acqua che già alle 10 del mattino aveva invaso la piazza del Duomo.

Negli scatti di Blaustein restano impresse le ore precedenti all'intervento della macchina dei soccorsi, allora lenta e per nulla preparata. Sulla pellicola della Rolleiflex si vedono prevalentemente Fiorentini in fuga sullo sfondo di detriti e macerie in un fondale denso in tutte le tonalità del marrone, intervallato solamente dai colori delle auto accatastate una contro l'altra lungo le sponde del fiume infuriato. Quando la città si trovò intrappolata nella morsa delle acque, prima dell'arrivo degli "angeli del fango" che scrissero le pagine dello slancio solidale nella storia della più grave alluvione del grande fiume Arno.  

Le immagini di questo articolo sono tratte dal volume "I colori dell'alluvione - Passato, presente e futuro attraverso le inedite foto a colori di Joe Blaustein"- AB Editore, 2016  . A cura di Filippo Giovannelli e Giuseppe Sabella.

Joe Blaustein, Archivio Storico del Comune di Firenze, Fondo Blaustein
Mattina del 4 novembre 1966. Un mare di fango ha invaso anche le vie più protette del centro di Firenze

I più letti