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Economia

Truffe in vacanza: come proteggersi e cosa fare

Voli cancellati, hotel in over booking e case vacanze da incubo. La guida per difendersi dai problemi quando si viaggia

Si passa un intero anno a sognare e progettare le meritate vacanze e il più delle volte si torna in città rigenerati e carichi per affrontare scuola e impegni lavorativi. C'è però sempre qualcuno che a settembre racconterà ad amici e colleghi le disavventure di quella che, per una serie di vicessitudini, si è trasformata in una vacanza da incubo.

Voli cancellati, bagagli smarriti, strutture fatiscenti, hotel in over booking e disguidi di ogni genere e sorta ogni stagione vengono subiti da inconsapevoli turisti che in vacanza invece di trovare pace e relax incontrano guai e problemi.

Difendersi però si può e le numerose associazioni a tutela dei consumatori presenti in Italia hanno sportelli dedicati all'SOS Vacanza e numeri verdi che ogni anno in questo periodo vengono presi d'assalto.

I voli

Tra le vicessitudini più frequenti ci sono quelle legate ai voli, che sia l'imbarco negato o la partenza rimandata per più di tre ore se non addirittura cancellata. In questi casi è fondamentale conservare il biglietto ed essere in grado di dimostrare di aver potenzialmente avuto tutte le carte in regola per poter viaggiare (documenti regolari, carta d'imbarco, posti assegnati, etc). 

L'Enac ha messo a disposizione on-line la guida per richiedere il rimborso dei biglietti e spiegare ai viaggiatori come far valere i propri diritti. Inoltre tutte le compagnie aeree dispongono di un servizio clienti dove inviare reclami e richiedere rimborsi totali o parziali dei biglietti.

Hotel in over booking

Un altro guaio che accade di frequente è quello di trovarsi alla reception di un hotel e vedere che la propria prenotazione è finita nell'elenco dell'overbooking e che quindi la camera riservata non è disponibile.

A questo punto le opzioni sono due: chiedere la risoluzione del contratto e quindi il rimborso totale dell'alloggio (con l'opzione di rivolgersi al giudice di pace e aggiungere anche i danni morali al pacchetto) oppure prendere il considerazione la proposta di alloggio alternativo che l'albergatore è tenuto ad avanzare.

Si tratta di un obbligo che il referente della struttura in over booking ha e deve essere in grado di proporre una soluzione di livello pari o superiore a quello della struttura originaria, nelle vicinanze e che abbia spazio per l'intera famiglia.

Inoltre l'hotel dovrà occuparsi dello spostamento di persone e bagagli e il tutto senza spese aggiuntive rispetto al pattuito.

Pacchetti vacanze

In questo caso il consiglio a livello preventivo è uno: occhio ailow coste ai last minute all inclusive. Dietro proposte eccessivamente economiche avanzate dai tour operator o disponibili online di solito c'è la fregatura.

Se il pacchetto last minut include volo più hotel è sempre meglio controllare sui siti della compagnia aerea e dell'hotel che i prezzi corrispondano a quelli pubblicizzati e che il turista non vada incontro a sovrattasse e costi aggiuntivi da saldare in loco. Le truffe dei pacchetti vacanze sono all'ordine del giorno e spesso gli all inclusive includono clausole di non rimborsabilità che devono essere un campanello d'allarme per i consumatori.

In questo caso è fondamentale tenere tutte le ricevute degli eventuali pagamenti e le conferme delle prenotazioni e, con quelle, ci si può rivolgere alle associazioni dei consumatori o, in ultima analisi, ai giudici di pace.

Casa vacanza fantasma o albeghi fatiscenti

A volte il confine tra disguido e truffa è molto labile e il turista dissennato potrebbe non rendersi conto che dietro l'offerta allentante di una casa vacanza a pochi spicci c'è una truffa messa in atto da proprietari senza scrupoli.

E' capitato più volte di trovarsi di fronte a case molto diverse da quelle mostrate nelle foto disponibili online, prive del più elementare dei confort e di ogni standard di qualità a livello di ostelleria. E' successo che venissero pubblicizzati appartamenti "vista mare" che il mare però sì lo vedevano, ma col binocolo.

E' successo poi di incappare in strutture  (case o alberghi che fossero) sporche, disordinate, con l'aria condizionata rotta o le finestre bloccate.

A qualche malcapitato è persino successo di aver prenotato una casa vacanza che in realtà non esisteva e, dopo aver pagato la caparra se non l'intero costo della vacanza, lo sfortunato vacanziero si è trovato letteralmente fregato.

Se si prenota online presso case vacanze o bed and breakfast è bene abbonare solo una parte dell'intera quota a mo' di caparra e tenere ogni ricevuta stampando le e-mail e qualunque tipo di contatto si abbia avuto con i referenti della struttura.

Tramite foto bisogna essere in grado di mostrare i disservizi o la discrasia tra le immagini pubblicizzate e l'effettivo stato della casa. Con tutta questa documentazione ci si può rivolgere al giudice di pace o chiedere consiglio alle associazioni dei consumatori che sanno come muoversi. 

In generale la questione è che un turista informato e consapevole difficilmente cade in trappola e prevenire truffe e disguidi in vacanza è più semplice ed economico di dover correre ai ripari.

Il consumatore ha comunque una serie di diritti che è possibile far valere e che corrispondono a rimborsi e risarcimenti che, se è vero che economicamente risolvono in problema, dall'altro lato resta l'amaro in bocca perché sono state rovinate le ferie tanto agognate.

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Barbara Massaro