Donalf Trump
Mark Wilson/Getty Images)
Economia

Perché Trump ha bloccato l’acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom

L'intervento del presidente americano blocca sul nascere l'OPA del gruppo di Singapore sul colosso americano dei semiconduttori. Ecco i motivi

"Un minaccia alla sicurezza nazionale". Così Donald Trump ha motivato la decisione del suo governo di bloccare sul nascere il tentativo del gruppo di Singapore Broadcom di acquisire l'americana Qualcomm.

La decisione, arrivata lunedì a mezzo decreto, pone fine a una lunga scalata culminata con un’OPA ostile da 117 miliardi di dollari, la cifra più importante mai messa sul piatto in una trattativa di tipo tecnologico. 

Qualcomm, lo ricordiamo, non è solo il primo produttore al mondo di chipset per dispositivi mobili, ma anche una delle società più attive nello sviluppo della mobilità di prossima generazione, il cosiddetto 5G. Un’eventuale fusione con Broadcom, altro gigante del mondo dei semiconduttori e dei circuiti integrati, avrebbe portato alla nascita di un'invincibile armata nel ricco segmento del silicio.

  • Cosa intende Trump quando parla di minaccia alla sicurezza nazionale: per il presidente americano la preoccupazione maggiore risiede nell’eventualità che una società cardine per gli equilibri dell'economia del mondo hi-tech finisca in mani straniere. I dubbi – ribaditi anche dalla Commissione per gli investimenti esteri degli Stati Uniti (CFIUS) - si sono concentrati soprattutto sulla natura speculativa dell’acquisizione, e in particolare sull’eventualità che Qualcomm fosse interessata più alla redditività immediata dell’operazione piuttosto che allo sviluppo di un piano congiunto di investimenti a lungo termine.

    Un'azione di questo tipo, interpretano gli analisti, favorirebbe l’avanzata dei competitor di Qualcomm, prima fra tutte quella Huawei che - proprio secondo l'amministrazione Trump - rappresenta una delle minacce più serie alla sicurezza del popolo americano.

  • Perché è un fatto importante: perché fa capire una volta per tutte che l’amministrazione Trump si opporrà in tutti i modi ai tentativi dei gruppi esteri di acquisire società americane, soprattutto se – come nel caso di Qualcomm – si tratta di realtà di primissimo piano. Dal 1990 ad oggi, solo cinque tentativi di scalata verso aziende Usa sono stati bloccate centralmente dal governo a stelle e strisce, e di questi due sono opera di Trump.

  • Cosa succederà ora a Qualcomm: ora che l’ipotesi di una scalata ostile è stata scongiurata, Qualcomm può tornare a concentrarsi sullo sviluppo della prossima generazione di semiconduttori. Parallelamente, però, dovrà cercare di ricucire il suo rapporto con l'azionariato: la vicenda Broadcom ha dimostrato che il gigante di San Diego è tutt'altro che inattaccabile. Senza contare che sul futuro della società pesa poi un'altra pericolosa incognita: la causa aperta da Apple per pratiche monopolistiche e anti concorrenziali.

  • Cosa succederà ora a BroadCom:  incassato il veto da parte del governo americano, Broadcom dovrà gioco forza rivedere i suoi piani di rilancio, cercando nuovi alleati disposti a convergere sui suoi stessi  obiettivi. Difficile fare previsioni ora, ma intanto c'è chi azzarda il nome di Intel, l’unica società che può oggi vantare un appeal pari, se non superiore, a quello di Qualcomm.

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Roberto Catania

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