Scarpe
Robert Shele @Flickr
Economia

eBay: ecco le 10 nazioni in cui l’export italiano tira di più

Germania in testa, ma anche Stati Uniti e Russia nella top 10. I venditori professionali: “Nel resto del mondo, il Made in Italy è un valore riconosciuto"

La tradizionale conferenza eBay di fine anno è da sempre una buona occasione per riflettere sullo stato di salute del commercio elettronico italiano. Gli oltre 26 mila venditori professionali registrati sulla piattaforma tricolore rappresentano ormai un campione molto rappresentativo dell’ecommerce nazionale, considerata anche la varietà merceologica degli articoli proposti.

Ebbene, i dati del consuntivo 2015 mostrano un quadro più che confortante, soprattutto per quanto riguarda le vendite transfrontaliere: l’ecommerce verso l’estero - ha spiegato Claudio Raimondi, General Manager di eBay italia - è cresciuto del 22%, un dato nettamente superiore a quello fatto registrare dall’intero export italiano (+2%, fonte Istat).

Ancor più scoppiettante l'incremento in termini di volumi: sono oltre 2,2 milioni gli oggetti che hanno valicato le frontiere nei primi nove mesi dell’anno, con una crescita pari a +36% rispetto allo stesso periodo del 2014. Ad oggi - commenta il responsabile delle operation italiane di eBay - 67 venditori professionali su 100 esportano la propria merce.

Il Made in Italy piace in Europa (e Stati Uniti)
Fra le 214 destinazioni internazionali aperte al servizio, è la Germania il Paese più interessato al Made In Italy, seguita da Francia e Regno Unito. Questa, nel dettaglio, la top 10 dei Paesi che comprano di più dai venditori italiani:

1. Germania
2. Francia
3. Regno Unito
4. Stati Uniti
5. Spagna
6. Svizzera
7. Belgio
8. Russia
9. Austria
10. Olanda

Tecnologia, casa e arredamento, ricambi auto & moto e abbigliamento i settori più apprezzati. Lo scontrino medio, si legge ancora sul report stilato da eBay, è di quasi 70 dollari per gli acquisti oltre confine.

La parola ai venditori
L’ampiezza della piazza (eBay conta ad oggi circa 160 milioni di acquirenti attivi nel mondo) non spiega da sola le ragioni di un trend così netto. L’impressione - al di là di tutto - è che il mercato estero sia particolarmente attratto dal prodotto italiano, soprattutto quello di qualità.

"I marchi del Made in Italy sono molto apprezzati a livello internazionale", spiega Mario Calabrese, titolare di Footlover, brand lucano specializzato nella vendita di calzature e che oggi fattura quasi l’80% delle proprie attività su eBay.

Gli fa eco Paolo Benasciutti, titolare dell’omonimo marchio dedicato alla vendita di biancheria d’arredo: “Riceviamo molte richieste da Australia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Emirati Arabi per i marchi italiani firmati o comunque per quei prodotti che rappresentano l’essenza del Made in Italy".

Interessante notare come l’ecommerce verso l’estero sia sempre più spesso considerato l’unico vero deterente alla stagnazione della domanda interna, ormai quasi cronica nel nostro Paese: “Oggi il negozio eBay incide per il 40% della nostra intera attività”, spiega Lucia Gaudioso, responsabile della Casa Del Rasoio, esercizio fondato a Bari nel 1964, da quattro anni in pianta stabile anche su eBay. “I nostri articoli, molti dei quali autentici generi di lusso, vengono venduti ovunque, anche in Corea e Australia”.

eBay compie 20 anni: le tappe che hanno fatto storia

eBay
Matt Cardy/Getty Images
1995 - Pierre Omidyar lancia AuctionWeb, un sito per "mettere in contatto acquirenti e venditori in un mercato onesto e aperto". È l’embrione di quello che diventerà da lì a poco eBay. Il primo oggetto messo all’asta è un puntatore laser rotto, acquistato per 14,83 dollari.

I più letti

avatar-icon

Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

Read More