Apple, utili in calo. Tim Cook suona la carica
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Economia

Apple, utili in calo. Tim Cook suona la carica

Dopo 10 anni di crescita, i profitti della società di Cupertino virano in rosso. Ma il numero uno della società rassicura: stiamo lavorando sodo per creare nuove categorie di prodotti

Apple non è in crisi ma c’è un problema. Il titolo con cui lo scorso gennaio abbiamo commentato i dati dell’ultimo quarto del 2012 è più che mai attuale anche oggi alla luce dei risultati dell’ultima trimestrale .

La società di Cupertino continua a crescere in fatturato, trainata dalle buone performance di vendita dei suoi dispositivi mobili (in particolare iPhone e iPad cresciuti rispettivamente del 7 e del 65%) ma non a sufficienza per far volare gli utili. Anzi, il periodo che va da gennaio a marzo del 2013 passerà agli annali come il primo trimestre, dopo 10 anni di continua escalation, nel quale la Mela ha riportato una contrazione degli utili: circa il 18% in meno, dagli 11,6 miliardi di dollari dello scorso anno agli attuali 9,5 miliardi di dollari.

In attesa di capire quale sarà la reazione dei mercati nelle prossime settimane (il titolo Apple, lo ricordiamo ha perso dal mese di settembre più del 40% del suo valore) le attenzioni degli analisti sono ora concentrate sulle prossime mosse del gigante californiano dal punto di vista delle strategie di prodotto.

Ad alimentare le aspettative ci ha pensato Tim Cook, che ha voluto sottolineare gli sforzi che sta compiendo la società per riportare l’entusiasmo fra utenti e investitori: “Il declino del prezzo delle azioni di Apple negli ultimi trimestri è frustrante per noi tutti ma Apple rimane forte e stiamo lavorando su nuove entusiasmanti categorie di prodotto”, ci ha tenuto a sottolineare il numero uno della società. Un riferimento, quello alle categorie di prodotto che secondo molti è il segnale di un nuovo corso caratterizzato da una maggiore spinta verso l'innovazione.

Quali siano questi nuove categorie non è dato sapere (anche se tutto lascia credere che il riferimento sia al tanto chiacchierato smartwatch del quale si parla da tempo) ma non servirà aspettare molto per capire. Dall’autunno in poi ha precisato lo stesso AD "ci sono grandi cose a venire".

Tim Cook, che nei giorni scorsi è stato al centro delle critiche – tanto da portare Forbes a mettere in discussione la sua stessa permanenza a capo di Apple – intende dunque rispondere coi fatti a quanti continuano a rimarcare la scarsa vena creativa della sua società all’indomani della morte di Steve Jobs. E a quanti (è il caso del Wall Street Journal) parlano di una società in crisi di identità. Hardware, software e servizi, ha specificato il responsabile americano, saranno ancora al centro dei piani futuri della società.

Nel frattempo Apple dovrà comunque gestire i rischi di una spirale di sfiducia in Borsa. Per farlo la società si appresta a mettere mano al sue gigantesco portafogli per avviare un nuovo piano di buyback (si parla di un investimento di circa 60 miliardi per il riacquisto delle proprie azioni, contro i 10 dello scorso anno) e un rialzo del 15% dei dividendi. Una mossa che Wall Street sembra aver gradito, visto che nelle contrattazioni after-hour il titolo è arrivato a guadagnare il 4,5%.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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