Tari, 5 cose da sapere
Ciro Fusco/Ansa
Economia

Tari, 5 cose da sapere

Milioni di italiani dovranno versare nelle prossime settimane la tassa sui rifiuti. Ecco come funziona

Dopo la stangata della Tasi, ora è la volta della Tari, la nuova tassa sui rifiuti. In parecchie città è già scaduta la data per versare l'acconto di questo balzello e in molte altri Comuni scadrà nelle prossime settimane. Ecco, di seguito, cinque cose importanti da sapere prima dei versamenti.


Cos'è la Tari

E' la nuova tassa sui rifiuti che ha sostituito la vecchia Tares. Assieme alla Tasi e all'Imu, la Tari rappresenta uno dei tre prelievi applicati dai comuni italiani e destinati, almeno si spera, a essere unificati nel 2015.

Leggi qui: Tasi, dieci cose da sapere

Chi deve pagarla

A differenza dell'Imu e della Tasi, che sono due imposte a carico soprattutto dei proprietari degli immobili, la Tari colpisce principalmente chi produce i rifiuti, cioè chi occupa un'abitazione o un fabbricato a qualsiasi titolo. Il versamento spetta dunque agli inquilini ma anche ai titolari di esercizi commerciali come i bar e ristoranti.

Leggi qui: quando la Tasi supera l'Imu

Quanto si paga

A stabilire l'importo della tassa è il singolo Comune, che tiene conto principalmente di due fattori: il numero di persone che occupano l'immobile e la sua superficie calpestabile. Anche se la tassa sarà molto salata (soprattutto per i gestori di bar e ristoranti) c'è almeno un aspetto positivo. A differenza di quanto avviene per l'Imu e per la Tasi, la Tari non richiede calcoli complicati perché il Comune invia a casa del contribuente un modello F24 con già indicato l'importo da versare.

Entro quando si paga

In linea di massima, tassa va versata entro la fine dell'anno ma in realtà parecchi Comuni hanno stabilito termini diversi, con molti pagamenti che dovranno essere effettuati entro il prossimo 31 ottobre. Per conoscere bene le scadenze, meglio informarsi nel sito internet della propria amministrazione municipale.

Come e dove si paga

Di solito, per i versamenti, l'amministrazione comunale invia a casa del contribuente un modello F24 già pronto per essere saldato (con indicato il codice tributo 3944). Il pagamento può avvenire in banca o alle Poste o con il conto online, per chi usufruisce dei servizi di home banking.

I più letti

avatar-icon

Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

Read More