Multinazionali: ecco chi ha guai con il fisco in Europa
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Economia

Multinazionali: ecco chi ha guai con il fisco in Europa

Non c’è solo il caso Apple: sotto osservazione ci sarebbero altri colossi come Mc Donald’s e Starbucks

Si arricchisce sempre più il dossier-fisco della Commissione europea riguardante il trattamento tributario di favore ricevuto da grandi multinazionali in Paesi aderenti all’Unione. Gli accertamenti e le indagini portate avanti in particolare dalla Commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, non si sono infatti fermate alla clamorosa vicenda della Apple, obbligata a restituire qualcosa come 13 miliardi di euro di tasse non versate all’Irlanda. Altri casi sono finiti ora nel mirino, e riguardano altri grandi gruppi del calibro di Mc Donald’s e Starbucks, solo per citarne qualcuno, con altri Paesi dell’Unione chiamati in causa, primi fra tutti Lussemburgo e Olanda. Ma vediamo nel dettaglio tutti i contenziosi fiscali aperti al momento tra Unione europea e grandi multinazionali.

Apple – Irlanda

Come detto è il caso più clamoroso scoppiato nelle scorse settimane e che sta facendo un po’ da apripista ad altre vicende della stessa natura. Nel caso specifico il colosso informatico di Cupertino è stato obbligato a pagare 13 miliardi di euro di tasse all’Irlanda, per aver ricevuto proprio da quest’ultima indebite agevolazioni fiscali. Da notare che la stessa Irlanda ha proposto un ricorso contro la decisione della Commissione perché ovviamente vorrebbe conservare il rapporto preferenziale instaurato in questi anni con la Apple.

Gdf Suez – Lussemburgo

Un’indagine fiscale approfondita è stata aperta sul colosso energetico francese Gdf Suez che dal 2015 ha assunto la nuova ragione sociale di Engie. La Commissione europea ritiene infatti che il Lussemburgo abbia derogato in maniera pesante dalle proprie norme fiscali per favorire il gruppo transalpino, in violazione proprio delle norme europee sugli aiuti di Stato.

Mc Donald’s – Lussemburgo

In questo caso a fornire indiscrezioni su una possibile indagine aperta dalla Commissione è stato il Financial Times. Secondo l’autorevole quotidiano finanziario inglese, Mc Donald’s avrebbe ottenuto sempre in Lussemburgo vantaggi fiscali tali, che potrebbe essere costretta al pagamento di ben 500 milioni di euro di tasse arretrate non regolarmente versate al Granducato.

Fiat – Lussemburgo

In questo contesto, vale la pena ricordare che il Lussemburgo sul tema delle violazioni fiscali non è certo un Paese neofita. Basti pensare che solo undici mesi fa l’Antitrust europea stabilì che il Granducato aveva concesso indebiti vantaggi fiscali alla Fiat.

Starbucks – Olanda

Ma sotto osservazione al momento non c’è solo il Lussemburgo. Tra i Paesi più indisciplinati nell’applicazione delle norme tributarie alle grandi multinazionali c’è infatti anche l’Olanda. Nel caso specifico la Commissione europea ha appurato che il governo dell’Aia avrebbe concesso al colosso americano Starbucks vantaggi fiscali irregolari.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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