Imu e Tasi, quanto costano agli italiani
Riccardo Antimiani/Ansa
Economia

Imu e Tasi, quanto costano agli italiani

Un risparmio inferiore a 300 euro per molti proprietari. Gli effetti dello sconto fiscale promesso da Renzi sulla prima casa

Circa 23 miliardi di euro in tutto, di cui 3,5 miliardi arrivano dall'abitazione principale. E' questo il gettito dell'Imu ( Imposta Municipale Unica) e della Tasi (Tassa Servizi Indivisibili), i due prelievi con cui il fisco italiano colpisce ogni anno un bene molto amato dai nostri connazionali: la casa. Secondo le statistiche pubblicate nel sito web del Ministero dell'Economia, a pagare la tasi nel 2014 sono stati più di 25 milioni di contribuenti, mentre 21 milioni di italiani hanno versato l'imu.


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Analizzando le statistiche, si scopre che lo sconto fiscale promesso dal premier Renzi non sarà poi così grandioso, se si concentrerà soltanto sull'abitazione principale. Il presidente del consiglio ha infatti annunciato di voler togliere le tasse sulla prima casa, che oggi viene colpita soprattutto dalla tasi e, in maniera assai marginale, anche dall'imu (ormai circoscritta da un paio di anni ai soli immobili di lusso). Messe tutte assieme, le risorse raccolte dallo Stato con il prelievo sull'abitazione principale ammontano appunto a 3,5 miliardi di euro (3,4 miliardi per la tasi e meno di 100 milioni per l'imu). Su quasi 20 milioni di contribuenti che si vedono tassata la prima casa, ben 8 milioni versano meno di 100 euro all'anno. Altri 8 milioni e mezzo di italiani, invece, pagano per l'imu e per la tasi (sempre sull'abitazione principale) una somma compresa tra 100 e 300 euro ogni 12 mesi. Soltanto una fetta residuale di 3 milioni e mezzo di contribuenti è costretta a pagare al fisco più di 300 euro all'anno.


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Togliendo le imposte sulla prima casa, dunque, per oltre 16 milioni di nostri connazionali (cioè per la maggioranza dei proprietari di un'abitazione principale) vi sarebbe un risparmio fiscale inferiore a 300 euro all'anno, in media circa 25 euro al mese. Non si tratta di grandi cifre, dunque, anche perché va ricordato un particolare importante: la maggior parte del gettito della tassazione sugli immobili oggi deriva dal prelievo sulla seconda casa e sugli altri fabbricati che, negli ultimi 5 anni, hanno subito un vero e proprio salasso, soprattutto da quando l'imu ha sostituito la vecchia ici. Per rendersene conto, basta leggere ancora le statistiche contenute nel sito del Ministero dell'Economia. Nel 2014, l'imu e la tasi sui fabbricati secondari hanno permesso allo Stato di incassare nel complesso più di 18,6 miliardi di euro. Di questi, ben 11,2 miliardi (quasi la metà di tutti i soldi raccolti con la tassazione degli immobili), vengono sborsati ogni anno da una piccola fascia di contribuenti: circa 1,6 milioni di italiani, che pagano in media almeno 1.800 euro a testa. Altri 4 milioni di contribuenti, invece, sborsano ogni 12 mesi tra 600 e 1800 euro, garantendo allo Stato un gettito di quai 4 miliardi e mezzo. Per questi “grandi pagatori” di imu e di tasi, oggi non si vede alcun cambiamento all'orizzonte, visto che la rivoluzione fiscale annunciata da Renzi sembra destinata a concentrarsi sulla prima casa.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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