Il tassametro della famiglia italiana
Economia

Il tassametro della famiglia italiana

Panorama in edicola da giovedì 11 aprile ha seguito una famiglia per capire quanto paga realmente in tasse (oltre all'Irpef) e come tutto questo cambi usi e costumi

Tra Imu, accise sui carburanti, tasse rifiuti, addizionali e Iva, una famiglia media italiana versa allo Stato, oltre all’Irpef, il 50 per cento di tasse in più di in una miriade di imposte distribuite lungo tutto l’anno. È quanto racconta il settimanale Panorama nell’inchiesta di copertina del numero in edicola da domani, giovedì 11 aprile. Il calcolo è stato condotto con accuratezza sulla famiglia-tipo di un bancario padovano di 44 anni, Nicola Dainese, il cui reddito lordo annuo è di 44.747 euro, equivalenti a circa 2.800 euro netti al mese.

Accanto a un’Irpef di 12.032 euro sullo stipendio del padre, la famiglia (composta da una moglie che non lavora e due figlie in età scolastica) paga in più, nella sua vita quotidiana fatta di acquisti, consumi di elettricità, perfino attività scolastica, tasse, imposte, addizionali e accise per 6.511 euro: un valore pari appunto a circa il 50 per cento in più rispetto all’Irpef. Panorama calcola che la famiglia Dainese paga 624 euro di Imu, mentre le tasse sull’energia elettrica pesano per 231 euro, le imposte sui due telefoni cellulari famigliari 110 euro. L’Iva pagata dalla famiglia sugli acquisti di prodotti alimentari, in un anno, vale 315 euro. La spesa relativamente più elevata è quella per le accise versate per gli acquisti di carburante: pesano per 1.438 euro.

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