Gino Paoli indagato per evasione fiscale
Economia

Gino Paoli indagato per evasione fiscale

Secondo la procura di Genova il cantautore avrebbe fatto arrivare in Svizzera due milioni di euro

La procura di Genova accusa il cantautore Gino Paoli di evasione fiscale: secondo gli inquirenti il cantante, che attualmente ricopre anche la carica di presidente della Siae, avrebbe fatto arrivare in Svizzera due milioni di euro.

L'inchiesta su Gino Paoli è nata da alcune intercettazioni fatte nell'ambito dell'inchiesta sulla maxi truffa ai danni di Banca Carige, in cui gli inquirenti hanno sentito il commercialista Andrea Vallebuona, professionista del quale si è avvalso anche l'ex presidente di Carige Giovanni Berneschi, parlare con il cantautore della possibilità di trasferire circa due milioni di euro in Svizzera proprio attraverso il Centro fiduciario di Carige. 

Gino Paoli avrebbe poi effettivamente portato in Svizzera nel 2008 i soldi, che non sono stati poi né scudati né riportati nella sua dichiarazione dei redditi, per un'evasione fiscale di 800 mila euro. Nell'inchiesta, sempre secondo le fonti investigative, sarebbe indagata anche la moglie Paola Penzo, oltre a due altri soci di Gino Paoli, mentre non ci sarebbe al momento alcuna accusa nei confronti del commercialista Andrea Vallebuona.

Si attendono comunque nuovi sviluppi dell'indagine, con la Guardia di Finanza genovese che sta vagliando la documentazione sequestrata durante le perquisizioni nella villa di Quarto del cantautore e nella sede genovese delle tre società che fanno capo a Paoli e che hanno la sede legale nello stesso stabile in cui si trova lo studio di Vallebuona.

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