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ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Economia

Condono cartelle: ecco come funziona il “saldo e stralcio”

L’Agenzia delle entrate ha predisposto un modello ad hoc per le richieste. Si potrà pagare in un’unica soluzione o in 5 rate

Comincia ad assumere contorni sempre più chiari quella parte del condono fiscale, contenuta nella manovra appena approvata dal Parlamento, che va sotto il nome di “saldo e stralcio”.

Una denominazione, quest’ultima, neanche tanto giornalistica come si potrebbe pensare, se si considera che il modello che l’Agenzia delle entrate ha approntato e che i contribuenti interessati dovranno compilare per poter aderire allo sconto fiscale previsto, si chiama “Sa–St”, ovvero proprio gli acronimi di saldo e stralcio.

Ma andiamo per ordine, e cerchiamo di capire innanzitutto a chi si rivolge questa parte del condono e quale sarà la procedura da seguire per poterne usufruire.

Chi potrà beneficiarne

Cominciamo con il dire che la sanatoria in questione riguarda gli omessi pagamenti di tasse e contributi previdenziali, che siano stati causati da oggettive difficoltà economiche del contribuente debitore.

La manovra prevede dunque che chi è appunto in difficoltà economica, e ha dichiarato un Isee non superiore ai 20mila euro, potrà ottenere, come detto, il cosiddetto stralcio delle cartelle per omessi versamenti di tasse o contributi tra il 2000 e il 2017 pagando con tre diverse percentuali.

La prima sarà del 16% con un Isee entro gli 8.500 euro, la seconda con un’aliquota al 20% e con un Isee fino a 12.500 euro. E infine una terza categoria che potrà saldare i propri conti con l’erario versando il 35% del dovuto (sanzioni, interessi e quota capitale), se in possesso, come già anticipato, di un Isee fino a 20mila euro.

Come e quando si paga

È fondamentale specificare che il debito potrà essere pagato senza sanzioni e interessi, in un'unica soluzione, entro il 30 novembre del 2019. In alternativa sarà possibile saldare il proprio conto con il fisco in 5 rate, con un interesse annuo del 2% a decorrere dal 1° dicembre 2019.

In questa seconda ipotesi bisognerà rispettare un calendario di versamenti che avrà le seguenti scadenze: 35% del totale dovuto entro il 30 novembre 2019, il 20% entro il 31 marzo 2020, il 15% entro il 31 luglio 2020, il 15% entro il 31 marzo 2021 e il restante 15% entro il 31 luglio 2021.

Vademecum per la corretta presentazione

Come già evidenziato, l’Agenzia delle entrate ha predisposto, per questo tipo di condono, un modello ad hoc denominato Sa-St. Quest’ultimo andrà presentato entro il 30 aprile 2019 ed è disponibile, oltre che sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, anche presso gli sportelli dell’agenzia stessa.

Il modello, opportunamente compilato, dovrà essere inviato tramite Pec all’Agenzia delle entrate, anche se per i contribuenti meno avvezzi all’uso dell’e-mail sarà riservata comunque la possibilità di consegnare a mano la domanda presso gli sportelli dell’agenzia, con modalità che però sono ancora da definire.

Importante infine ricordare che entro il 31 ottobre 2019 l’agenzia comunicherà al contribuente l'ammontare delle somme dovute e le scadenze delle rate oppure, in mancanza dei requisiti per il “saldo e stralcio”, gli importi dovuti calcolati invece secondo la cosiddetta rottamazione-ter.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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