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Economia

Cartelle Equitalia, ecco come funzionerà l’invio tramite Pec

Da giugno, per società individuali, di capitali e professionisti, gli avvisi di pagamento viaggeranno solo su mail certificata

Dal prossimo primo giugno 2016, per tutta una serie di contribuenti, le cartelle di Equitalia non giungeranno più via posta ordinaria, ma arriveranno a destinazione tramite posta elettronica certificata, ossia attraverso la Pec. Si tratta di una piccola rivoluzione burocratica non di poco conto.

Come funziona oggi
Attualmente, il cittadino destinatario di una cartella esattoriale dovrebbe vedersi recapitare il documento dal classico postino, che in sua assenza però, lascia una comunicazione che comporta, in particolare nelle grandi città, che il ritiro dell’avviso di pagamento avvenga presso le Case comunali. Questo significa innanzitutto dover perdere, se tutto va bene, almeno una mezza giornata, tra file e numeretti. Il tutto condito poi amaramente dal dubbio inevitabile che si innesca su quale possa essere l’oggetto della cartella in questione, visto che spesso si tratta di questioni accadute anni e anni addietro. Una sorta di clima di terrore, dovuto alla totale mancanza di informazioni, cala dunque sul contribuente in attesa di conoscere il contenuto della cartella. Proprio per ovviare anche a questo problema non da poco, Equitalia ha deciso di ricorrere alla Pec, che permetterà al contribuente, tra le altre cose, di ottenere con maggior tempestività la conoscibilità degli atti che lo riguardano, senza snervanti attese. Ovviamente la nuova procedura si colloca poi anche nell’ambito di un ampio piano di efficienza operativa e di riduzione dei costi burocratici.

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Chi riceverà le cartelle via Pec
Da qualche tempo era stata già avviata una sperimentazione che, in Molise, Toscana e Lombardia, prevedeva che le cartelle riguardanti società di persone e di capitali, fossero inviate via Pec. Ora dai test si passa alla pratica quotidiana che riguarderà tutto il Paese. A partire dal primo giugno infatti, come già ricordato, tutti i soggetti che attualmente sono obbligati a detenere un indirizzo Pec, riceveranno le cartelle solo attraverso questo mezzo di comunicazione. Stiamo parlando quindi di imprese individuali, di capitali e di professionisti iscritti ad albi. Una platea dunque quanto mai ampia a cui si potranno aggregare anche i cittadini privati che detengono una Pec, e che attraverso una domanda esplicita, potranno richiedere ad Equitalia che anche per loro l’invio delle cartelle avvenga in maniera elettronica.

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Come funzionerà la nuova procedura
Fin d’ora, tramite una circolare interna, Equitalia ha allertato i propri uffici territoriali affinché attraverso gli elenchi delle Camere di commercio, rilevino tutti gli indirizzi Pec necessari ad effettuare eventuali future comunicazioni. Tra l’altro, è stato già previsto che nel caso un indirizzo Pec risulti sbagliato o non più attivo, l’agente della riscossione dovrà procedere alla notificazione mediante deposito presso la Camera di commercio competente per territorio. Sarà poi compito di Equitalia pubblicare il relativo avviso sul sito informatico della Camera di commercio e inviarne notizia al destinatario mediante raccomandata con avviso di ricevimento. A questo proposito, secondo quanto comunicato da Equitalia, sono state già avviati contatti con il sistema camerale, per definire tutti i dettagli di questa procedura.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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