Capitali all'estero: cosa cambia in Svizzera, Monaco e Vaticano
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Economia

Capitali all'estero: cosa cambia in Svizzera, Monaco e Vaticano

Il governo ha dato il via libera ai disegni di legge di ratifica degli accordi fiscali con i tre paesi e il Liechtenstein

Sarà sempre più difficile per gli italiani nascondere i capitali all’estero dove gli agenti del Fisco avranno la possibilità di compiere accertamenti più puntuali. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera, alla riunione di giovedì 27 agosto, a quattro disegni di legge per ratificare e rendere esecutivi gli accordi in materia fiscale tra Italia, Svizzera, il Principato di Monaco, Liechtestein e Vaticano

Ecco chi sono i contribuenti interessati dai provvedimenti e cosa cambierà quando entreranno in vigore (dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

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Svizzera

L’intesa con la Confederazione, siglata a Milano lo scorso 23 febbraio 2015, modifica la convenzione tra Italia e Svizzera per evitare le doppie imposizioni e per regolare alcune altre questioni fiscali, in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio.

È stato ampliato il perimetro dello scambio di informazioni, che può riguardare imposte di qualsiasi natura e prevede il superamento del segreto bancario. Sono state definite le procedure di cooperazione amministrativa tra i due Paesi che "garantiranno uno scambio di informazioni effettivo e agevole, senza tuttavia ricorrere a ricerche generalizzate e indiscriminate" spiega una nota di Palazzo Chigi, che "rendono più efficace il contrasto a meccanismi di elusione e evasione fiscale, con conseguenti effetti positivi per l'erario".

Il provvedimento avrà un'efficacia parzialmente retroattiva: il Fisco potrà chiedere informazioni sulle posizioni dei clienti fino alla data della firma dell'accordo (23 febbraio 2015).

Montecarlo

Grazie al nuovo accordo siglato lo scorso 2 marzo, che sarà reso effettivo con il disegno di legge approvato all'ultimo Consiglio dei ministri, il Principato di Monaco integra i requisiti previsti dalla normativa italiana in materia di rientro dei capitali (la cosiddetta voluntary disclosure) e sarà escluso dalle black list.

Questo consentirà ai contribuenti italiani, che aderiranno al programma di collaborazione volontaria, di fruire di una più agevole regolarizzazione in termini di riduzione delle sanzioni amministrative. Prevista l'introduzione di disposizioni che eliminano eventuali casi di doppia imposizione e applicazione del credito d'imposta.

Gli uomini del Fisco, tuttavia, potranno indagare le posizioni sospette dei contribuenti fino alla data di sottoscrizione dell'intesa tra Italia e Principato (2 marzo 2015).

Vaticano

Con il via libera al disegno di legge con la ratifica e l’esecuzione dell’a convenzione fiscale tra Italia e Santa Sede, siglata lo scorso primo aprile, sarà più facile per il Fisco italiano controllare le attività finanziarie di contribuenti italiani detenute in Vaticano.

In questo caso lo scambio di informazioni sul passato andrà ben oltre il periodo considerato per la Svizzera, Liechtesten e Monaco (rispettivamente fino al 23, 26 febbraio e 2 marzo) e potrà riguardare i periodi di imposta a partire dal primo gennaio 2009.

Interessati dal nuovo accordo saranno i contribuenti fiscalmente residenti in Italia, persona fisica o giuridica, ma anche enti religiosi e prelati che collaborano con la Santa Sede. Per il passato è prevista per le stesse attività una procedura di regolarizzazione simile alla voluntary disclosure.

Liechtenstein

Come nel caso della Svizzera, anche l'intesa con il Liechtenstein mette fine al segreto bancario, metre lo scambio di informazioni potrà riguardare le posizioni dei contribuenti fino alla data dell'accordo tra i due Paesi, e cioè lo scorso 26 febbraio 2015.

Chi ha nascosto capitali nel Principato alpino, potrà inoltre fruire (alla pari di coloro che hanno capitali non dichiarati in Svizzera e Monaco) di una più agevole regolarizzazione in caso di adesione alla procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure).

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Massimo Morici

Scrivo su ADVISOR (mensile della consulenza finanziaria), AdvisorOnline.it e Panorama.it. Ho collaborato con il settimanale Panorama Economy (pmi e management) e con l'agenzia di informazione statunitense Platts Oilgram (Gas & Power).

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