Bonus mobili, ecco tutte le novità
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Bonus mobili, ecco tutte le novità

Abolita qualsiasi restrizione: si potranno acquistare arredamenti anche di valore superiore a quello della ristrutturazione

Novità decisamente molto interessanti sono contenuto nel testo del Decreto casa licenziato in queste ore dal Senato. Sono state infatti apportate alcune modifiche rilevanti al cosiddetto bonus mobili, un provvedimento che in questi mesi ha subito vari tira e molla, e sul quale dunque è opportuno fare chiarezza. In un primo momento infatti, secondo quanto stabilito dalla legge di stabilità del 2014 le spese da portare in detrazione per l'acquisto di arredamenti e di grandi elettrodomestici non potevano superare l'importo dei lavori di ristrutturazione a cui il bonus è collegato.

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E’ bene sottolineare infatti che si può usufruire della deducibilità fiscale per i mobili solo se l’acquisto avviene in concomitanza con lavori di ammodernamento della propria abitazione. Dunque, secondo la prima versione del bonus, se si spendevano ad esempio 2mila euro per ristrutturare un immobile non si potevano acquistare arredamenti con sconto fiscale per una cifra superiore ad essa. Un limite che in Parlamento in diverse occasioni in seguito si è cercato di abolire, ma senza successo.

QUANDO UN BONUS CREA LAVORO

Ora però questo vincolo sembra essere definitivamente decaduto. E' stato infatti approvato un emendamento al citato Decreto casa che abolisce definitivamente la limitazione di spesa decisa in origine dalla legge di Stabilità. Il Senato ha infatti approvato una modifica che ha inserito due nuovi commi all'articolo 7, nei quali viene stabilito che le spese da detrarre per l'acquisto dei mobili sono calcolate indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

ECCO COME SI OTTENGONO LE DETRAZIONI

Una misura che tra l’altro,altra novità non da poco, risulterà  retroattiva,e valida dunque  per gli tutti gli acquisti passati e futuri, eseguiti o che si eseguiranno dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014. Quello che serve ora è il via libera definitivo alla norma che dovrà arrivare nei prossimi giorni dall’altro ramo del Parlamento, ossia dalla Camera. All’interno del provvedimento restano poi invariate le altre regole valide per ottenere i benefici fiscali in questione che vale la pena comunque ricordare. Innanzitutto il bonus è pari al 50%, è valido, come già accennato fino al 31 dicembre 2014 e si può utilizzare fino a un massimo di spesa pari a 10mila euro.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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