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Economia

Tassa sulle auto aziendali: chi e quanto pagherebbe

La stangata che andrebbe ad abbattersi sul ceto medio potrebbe arrivare a valere fino a mezzo miliardo di euro

Due milioni di dipendenti che utilizzano l'auto aziendale per lavoro potrebbero arrivare a pagare quasi 2.000 euro in più di tasse l'anno. Questo accadrebbe se dovesse essere approvata la nuova super tassa a misura di ceto medio voluta dall'esecutivo giallo rosso.

Cos'è la tassa sulle auto aziendali

All'interno della manovra fiscale 2020, infatti, potrebbe arrivare a essere triplicata la tassa per chi usufruisce del benefit delle auto aziendali. Una stangata che ricadrà in primo luogo sui lavoratori dipendenti e che sarà più o meno gravosa a seconda del modello di auto che si utilizza e dal lavoro che si fa (esenti solo coloro che rientrano nella categoria di "agenti e rappresentanti di commercio").

Cosa prevede

Il provvedimento, così come è stato pensato nella sua formula originale, ma non ancora approvato,  prevede l'aumento dal 30 al 60% del valore del fringe benefit per i veicoli di uso comune benzina o diesel e al 100% (o 60% come si discute in queste ore) del valore per le auto superinquinanti. Gli unici veicoli esenti dal nuovo obolo sarebbero quelli utilizzati a fini commerciali.

ll balzello, sebbene pensato come misura tutela-ambiente, riguarda perfino le auto ibride ed elettrichecon la quota imponibile che resterà al 30% del valore convenzionale, mentre per tutte le altre la quota sarà al 60%.

I modelli interessati

L’aumento dovrebbe interessare i modelli che hanno un livello di emissioni di Co2 che supera la soglia dei 160 grammi/chilometro.

I più colpiti saranno i suv e le macchine di grossa cilindrata, ma anche utilitarie come la Giulietta, un allestimento della 500L, la Fiat Tipo o la Fiat Qubo. La lista dei modelli è ancora provvisoria, ma verranno colpite in maniera trasversale tutte le case automobilistiche.

In termini pratici un lavoratore dipendente che abbia un reddito annuo da 40.000 euro che per motivi di lavoro debba noleggiare una semplice Punto 1.4 andrebbe a pagare circa 2.000 euro di tasse in più l'anno.

La ricaduta sul settore automobilistico

Per molte persone, quindi, se il balzello giallo rosso contro cui l'opposizione tutta giura battaglia, dovesse essere approvato non sarebbe più conveniente utilizzare il benefit dell'auto aziendale e se si considera che il 40% delle nuove immatricolazioni sono proprio di auto che verranno utilizzate a fini aziendali si evince che il danno ricadrebbe non solo sui due milioni di dipendenti che usano ma macchina aziendale, ma, a pioggia sull'intero settore automobilistico che già oggi fa fatica a far quadrare i conti.


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Barbara Massaro