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ANSA/Gianni Favero
Economia

Veneto Banca e Popolare Vicenza, cosa fare con gli indennizzi ai soci

Rimborsi fino al 15% del capitale per gli azionisti che oggi si ritrovano con il patrimonio azzerato. Ma per le associazioni dei consumatori sono briciole

Le lettere sono già partite e arriveranno presto. Sono le comunicazioni con cui la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca offriranno un indennizzo ai loro soci, rimasti beffati negli anni scorsi per aver comprato delle azioni che poi si sono pesantemente svalutate fino ad azzerarsi. Conviene aderire a queste proposte di risarcimento?. Ecco, di seguito, una ricostruzione di tutta la vicenda e una guida per capire cosa conviene fare. (CLICCA SU AVANTI).

Risparmiatori beffati

I destinatari delle lettere con l'offerta di indennizzo sono 94mila soci della Popolare di Vicenza e 75mila di Veneto Banca, per un totale di 169mila persone. Si tratta di piccoli risparmiatori che negli anni scorsi, dal 2007 in poi, hanno acquistato le azioni delle due banche, spesso su suggerimento dei loro sportellisti e consulenti finanziari di fiducia. Per sostenere i loro ripetuti aumenti di capitale, infatti, la Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno piazzato nelle tasche dei loro clienti una montagna di azioni di nuova emissione, spesso accompagnate dall'offerta di qualche fido o finanziamento. I titoli, che non erano quotati in borsa e sono stati collocati a prezzi spropositati pari a parecchie decine di euro, si sono trasformati in carta straccia quando entrambe le banche sono finite sull'orlo del fallimento e sono state salvate dal Fondo Atlante.

600 milioni sul piatto

Per indennizzare integralmente delle perdite subite da tutti i risparmiatori, Veneto Banca e la Popolare di Vicenza dovrebbero sborsare la bellezza di 4 miliardi di euro. Essendo una somma da capogiro, le due banche hanno deciso di offrire un indennizzo parziale, per un totale di 600 milioni di euro. La Popolare di Vicenza propone un risarcimento di 9 euro per azione (su titoli che furono collocati a un valore molto più alto, sopra i 60 euro). Veneto Banca offre invece un rimborso pari al 15% del capitale versato in origine.

Altre agevolazioni

Chi accetterà le offerte potrà inoltre beneficiare di altre agevolazioni sui prodotti delle due banche, con rendimenti maggiorati sui conti correnti e sui depositi o risparmi sui costi dei mutui. Inoltre, in aggiunta ai 600 milioni di euro stanziati, verrà creato un fondo da 60 milioni di euro (30 milioni per Veneto Banca e 30 milioni per la Popolare di Vicenza) per le situazioni particolarmente problematiche (cioè per indennizzare, in accordo con le associazioni dei consumatori, quei clienti che hanno investito nei titoli della banca tutto il loro patrimonio finanziario).

Associazioni in rivolta

Le associazioni che difendono i diritti dei risparmiatori come l'Adusbef e il Movimento dei Consumatori considerano “briciole” i risarcimenti proposti dalle due banche venete. Invitano quindi a non prendere decisioni affrettate e a consultarsi prima coi loro esperti. Per decidere se aderire all'offerta c'è tempo fino al 15 marzo. Chi accetta si preclude la possibilità di ottenere un indennizzo maggiore portando avanti una causa giudiziaria contro la banca (una scelta che costringe però ad affrontare i soliti tempi lunghi della giustizia italiana).

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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