Piccole imprese, ecco come chiedere prestiti garantiti
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Piccole imprese, ecco come chiedere prestiti garantiti

Boom di iscrizioni al Fondo che permette di ottenere più facilmente liquidità dalle banche. Ancora pochi però gli istituti di credito che hanno aderito

Sembra raccogliere grandi consensi il Fondo di garanzia pubblico messo a disposizione da Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale per favorire la richiesta di prestiti alle banche da parte di piccole e piccolissime imprese meridionali. Secondo i primi dati resi noti infatti, nel primo giorno di attivazione del servizio online sarebbero arrivate già più di 3.000 richieste. Parliamo, come detto, di Pmi, ma anche di studi professionali e lavoratori autonomi che possono presentare domande per ottenere una copertura fino a 25mila euro di prestito. Si tratta dunque di cifre di modesta entità, che però in un periodo come quello attuale, che continua ad essere di forte crisi, per piccole realtà imprenditoriali possono rappresentare una vera e propria boccata d’ossigeno.

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Tra l’altro le domande presentate finora corrisponderebbero ad un controvalore di circa 80 milioni di euro, una cifra che rappresenta praticamente il doppio del plafond messo a disposizione come copertura del Fondo di garanzia, che corrisponde appunto a 40 milioni di euro. Un problema che però potrebbe purtroppo risolversi da sé e la ragione è presto spiegata. Una volta ottenuta la garanzia, il soggetto richiedente ha a disposizionecinque giorni per poterla utilizzare in una qualsiasi banca per chiedere un prestito. Una volta passati i 5 giorni in questione infatti, la garanzia scade e bisogna eventualmente richiederne una nuova. Ebbene, si dà il caso però che attualmente sono davvero poche e di scarsa rilevanza, gli istituti di credito che hanno aderito all’iniziativa, ossia che hanno annunciato di voler dare seguito a eventuali richieste di prestito che avessero come garanzia quella concessa dal Fondo costituito da Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale.

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Attualmente, tutti i grandi gruppi bancari nazionali sembrano essere rimasti del tutto passivi di fronte a un’iniziativa che per tante piccole aziende e tanti piccoli professionisti rappresenta praticamente l’unico modo pratico per farsi prestare del denaro dal circuito bancario. In ogni caso, per il momento, le richieste di garanzia verranno comunque ancora accettate. Verosimilmente si dovrebbe arrivare fino a un massimo di 13.000 domande, che dovrebbero corrispondere a circa 250 milioni di euro di controvalore. Per quel momento c’è solo da sperare che un numero consistente di richieste di garanzia si siano davvero trasformate in prestiti erogati, una circostanza realizzabile solo se almeno qualcuno dei grandi gruppi bancari nazionali decida finalmente di aderire all’iniziativa.

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Nel frattempo vale comunque la pena ricordare, a chi fosse interessato, che la procedura di prenotazione può essere effettuata direttamente sul sito www.mcc.it/microcredito, raggiungibile anche dal portale www.fondidigaranzia.it/microcredito.  Una volta effettuata la domanda si otterrà una ricevuta contenente un codice identificativo e, come già ricordato, si avranno cinque giorni lavorativi di tempo per trovare un ente disposto a erogare il finanziamento, e viste le difficoltà sopra accennate, non si può che fare un grosso in bocca al lupo a chi proverà ad ottenerlo.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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